ATC: N02BG09 | Descrizione tipo ricetta: RNR - NON RIPETIBILE (EX S/F) |
Presenza Glutine:
|
Classe 1: C | Forma farmaceutica: SOLUZIONE PER INALAZIONE |
Presenza Lattosio:
|
Trattamento di emergenza in caso di dolore da moderato a grave in pazienti adulti coscienti con trauma e dolore associato.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Non sono state riportate interazioni farmacologiche quando utilizzato con il dosaggio analgesico (3-6 ml). Il metabolismo di metossiflurano è mediato dagli enzimi CYP 450, in modo particolare dal CYP 2E1 e in misura minore dal CYP 2A6. È possibile che induttori enzimatici (come alcool o isoniazide per CYP 2E1 e fenobarbital o rifampicina per CYP 2A6) che accelerano la velocità di metabolizzazione del metossiflurano possano aumentare la sua potenziale tossicità e l’uso concomitante con metossiflurano deve essere evitato. L'uso concomitante di farmaci con metossiflurano (ad es. mezzi di contrasto e alcuni antibiotici), noti per avere un effetto nefrotossico, deve essere evitato in quanto potrebbe verificarsi un effetto additivo sulla nefrotossicità. Gli antibiotici noti per essere potenzialmente nefrotossici includono tetraciclina, gentamicina, colistina, polimixina B e amfotericina B. è consigliabile evitare di utilizzare l'anestesia con sevoflurano dopo analgesia con metossiflurano, poiché il sevoflurano aumenta i livelli di fluoro sierico e la nefrotossicità di metossiflurano è associata a livelli elevati di fluoro nel siero. L'uso concomitante di Penthrox con farmaci deprimenti del SNC, quali oppioidi, sedativi o ipnotici, anestetici generali, fenotiazine, tranquillanti, miorilassanti, sedativi, antistaminici e alcol può determinare effetti depressivi aggiuntivi. Se gli oppioidi vengono somministrati in concomitanza con Penthrox, il paziente deve essere strettamente monitorato, come è normale pratica clinica con gli oppioidi. Quando metossiflurano è stato utilizzato per l'anestesia alle dosi più elevate di 40-60 ml, sono state segnalate: a) interazione farmacologica con induttori degli enzimi epatici (ad esempio barbiturici) che aumenta il metabolismo del metossiflurano, in questo caso sono stati riportati pochi casi di nefrotossicità. Non esistono informazioni sufficienti per dimostrare se l’induzione enzimatica causa danni al fegato dopo una dose analgesica di metossiflurano. b) Riduzione del flusso sanguigno renale e quindi effetto renale maggiore anticipato quando usato in combinazione con farmaci (ad esempio barbiturici) che riducono la gittata cardiaca. c) Effetto di classe sulla depressione cardiaca che può essere aumentata da altri farmaci antiaritmici, per esempio practololo per via endovenosa durante la chirurgia cardiaca.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni flacone contiene 3 ml di metossiflurano 99,9%. Eccipienti con effetti noti: idrossitoluene butilato (E321) (0,01% p/p)
Controindicazioni
Utilizzare come agente anestetico. Ipersensibilità al metossiflurano, a qualsiasi anestetico fluorurato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipertermia maligna: i pazienti che sono noti per essere o sono geneticamente suscettibili ad ipertermia maligna. Pazienti con anamnesi di gravi reazioni avverse o pazienti con storia familiare di gravi reazioni avverse a seguito di somministrazione di anestetici inalatori. Pazienti che hanno una storia di segni evidenti di danni epatici a seguito di un precedente impiego di metossiflurano o idrocarburi alogenati come analgesici. Insufficienza renale clinicamente significativa. Alterato livello di coscienza dovuta a qualsiasi causa tra cui trauma cranico, droghe o alcol. Instabilità cardiovascolare clinicamente evidente. Depressione respiratoria clinicamente evidente.
Posologia
Penthrox deve essere auto-somministrato sotto la supervisione di personale esperto nella sua somministrazione, mediante l’inalatore portatile di Penthrox. Il farmaco viene inalato attraverso l’apposito dispositivo per l’inalazione. Posologia Adulti Un primo flacone da 3 ml di Penthrox come singola dose, somministrata utilizzando il dispositivo fornito. Il secondo flacone deve essere utilizzato solo se necessario. La frequenza con cui Penthrox può essere utilizzato in modo sicuro non è stabilita (vedere paragrafo 4.4). Si raccomanda il seguente schema di somministrazione: non più di 6 ml in un solo giorno, la somministrazione per più giorni consecutivi non è raccomandata, e la dose totale assunta dal paziente in una settimana non deve superare i 15 ml. Il sollievo dal dolore è rapido e si verifica dopo 6-10 inalazioni. I pazienti devono essere istruiti a respirare in modo intermittente per ottenere un'adeguata analgesia. I pazienti sono in grado di valutare il proprio livello di dolore e dosare la quantità di Penthrox inalato per ottenere un adeguato controllo del dolore. L'inalazione continua di un flacone contenente 3 ml fornisce un sollievo analgesico per un massimo di 25-30 minuti. L’inalazione intermittente può produrre un effetto analgesico più lungo. I pazienti devono essere avvisati di usare la dose più bassa possibile per ottenere sollievo dal dolore (vedere paragrafo 4.4). Insufficienza renale Si deve usare cautela nei pazienti con condizioni cliniche che potrebbero predisporre ad un danno renale (vedere paragrafo 4.4).Insufficienza epatica La somministrazione di Penthrox con frequenza superiore ad una volta nell’arco di tre mesi deve essere valutata con cauto giudizio clinico (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica Penthrox non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di età. Modo di somministrazione Per uso inalatorio. Le istruzioni per la preparazione dell’inalatore di Penthrox e la corretta somministrazione sono riportate di seguito. 1. Assicurarsi che il filtro a carbone attivo (AC) sia inserito nel foro diluitore sulla parte superiore dell’inalatore di Penthrox. 2. Rimuovere manualmente il tappo del flacone. In alternativa, utilizzare la base dell’inalatore di Penthrox per allentare il tappo con un mezzo giro. Separare l'inalatore dal flacone e rimuovere il tappo a mano. 3. Inclinare l’inalatore di Penthrox di 45° e versare il contenuto totale del flacone di Penthrox nella base dell'inalatore mentre viene ruotato. 4. Mettere il cinturino al polso del paziente. Il paziente inspira ed espira Penthrox attraverso il boccaglio per ottenere l’effetto analgesico. All’inizio respirare piano e poi normalmente attraverso l’inalatore. 5. Il paziente espira nell’inalatore di Penthrox. Il vapore esalato passa attraverso il filtro a carbone attivo che assorbe il metossiflurano espirato. 6. Se è necessario un effetto analgesico maggiore, il paziente può coprire il foro diluitore sulla camera del filtro AC con il dito durante l'uso. 7. Se è necessaria un'ulteriore riduzione del dolore, dopo aver usato il primo flacone, è disponibile un secondo flacone. In alternativa utilizzare un secondo flacone da una nuova confezione combinata. Seguire i passaggi 2 e 3 come per il primo flacone. Non è necessario rimuovere la camera con il filtro AC. Mettere il flacone utilizzato nel sacchetto di plastica fornito.8. Il paziente deve essere istruito a respirare in modo intermittente per ottenere un'adeguata analgesia. L'inalazione continua ridurrà la durata di utilizzo. Deve essere somministrata la minima dose efficace per ottenere l'analgesia. 9. Rimettere il tappo sul flacone di Penthrox. Riporre l’inalatore di Penthrox e il flacone usati nel sacchetto di plastica sigillato e smaltire in modo responsabile (vedere paragrafo 6.6). Il medico, e/o l’infermiere, e/o il paramedico e/o la persona addestrati per la somministrazione di Penthrox devono spiegare e fornire al paziente il foglietto illustrativo.
Avvertenze e precauzioni
Patologia renale Per garantire l'uso sicuro di Penthrox come analgesico devono essere osservate le seguenti precauzioni. - Utilizzare la dose minima efficace per controllare il dolore - Usare con cautela nei pazienti anziani o in altri pazienti con fattori di rischio noti per malattie renali. - Usare con cautela nei pazienti con diagnosi di condizioni cliniche che possono predisporre al danno renale. Metossiflurano ad alte dosi causa una significativa nefrotossicità. Si pensa che la nefrotossicità sia associata agli ioni fluoruro inorganici, prodotti dalla metabolizzazione del farmaco. Quando somministrato come suggerito per l'indicazione analgesica, una singola dose di 3 ml di metossiflurano produce livelli sierici di ioni fluoruro inorganici inferiori a 10 micromoli/l. In passato, quando usato come agente anestetico, il metossiflurano a dosi elevate ha causato nefrotossicità significativa, che si è verificata con livelli sierici di ioni fluoruro inorganici maggiori di 40 micromoli/l. La nefrotossicità è anche legata alla velocità di metabolizzazione. Pertanto fattori che accelerano la metabolizzazione quali i farmaci che inducono gli enzimi epatici possono aumentare il rischio di tossicità del metossiflurano e così pure nei sottogruppi di persone con variazioni genetiche che portano ad un rapido metabolismo, cosiddetti metabolizzatori rapidi (vedere paragrafo 4.5). Patologia epatica Il metossiflurano viene metabolizzato nel fegato, pertanto l’aumentata esposizione nei pazienti con insufficienza epatica può causare tossicità. Penthrox non deve essere somministrato a pazienti che hanno un’anamnesi di segni di danno epatico dopo un precedente uso di metossiflurano o di idrocarburi alogenati anestetici (vedere paragrafo 4.3). Penthrox deve essere usato con cautela in pazienti con patologie epatiche o che presentano rischi di disfunzione epatica (come induttori enzimatici - vedere anche il paragrafo 4.5). È stato segnalato che una precedente esposizione ad idrocarburi alogenati anestetici (compreso il metossiflurano quando usato in passato come un agente anestetico), specialmente se l'intervallo trascorso è inferiore a 3 mesi, può aumentare il rischio di danno epatico. La somministrazione di Penthrox con frequenza superiore ad una volta nell’arco di tre mesi deve essere valutata con cauto giudizio clinico. Depressione del sistema cardiovascolare/uso negli anzianiPotenziali effetti sulla pressione sanguigna e sulla frequenza cardiaca sono effetti di classe noti a dosi elevate di metossiflurano utilizzate in anestesia e di altri anestetici. Tali effetti non sembrano essere significativi alle dosi analgesiche. Non si registrano variazioni particolari nei livelli di pressione arteriosa sistolica dei pazienti dopo la somministrazione di metossiflurano come analgesico nelle varie fasce di età. Tuttavia, poiché il rischio può potenzialmente aumentare negli anziani con ipotensione e bradicardia, si deve usare cautela nei pazienti anziani a causa di un possibile calo della pressione sanguigna. Effetti del sistema nervoso centrale (SNC) Gli effetti farmacodinamici secondari, tra cui i potenziali effetti sul SNC come sedazione, euforia, amnesia, abilità nella concentrazione, coordinazione sensitivo-motoria alterata e variazioni di umore sono ulteriori effetti di classe noti. L’auto-somministrazione di metossiflurano a dosi analgesiche sarà limitata dalla comparsa di effetti sul SNC, come la sedazione. Benché la possibilità di effetti sul SNC possa essere considerato come fattore di rischio per potenziali abusi, le segnalazioni dal mercato sono molto rare. Frequente uso ripetuto A causa delle limitazioni sulla dose di Penthrox (vedi paragrafo 4.2) e la durata del sollievo dal dolore, Penthrox non è appropriato per fornire sollievo da dolore episodico intenso/esacerbazioni in condizioni di dolore cronico. Inoltre Penthrox non è indicato per alleviare da episodi ripetuti e frequenti di dolore legato a traumi nello stesso paziente. Idrossitoluene butilato Penthrox contiene l'eccipiente idrossitoluene butilato (E321), uno stabilizzatore. L’idrossitoluene butilato può causare reazioni cutanee locali (ad esempio dermatite da contatto), o irritazione agli occhi e alle mucose. Vedere il paragrafo 6.1. Esposizione professionale Gli operatori sanitari che sono regolarmente esposti a pazienti che usano inalatori Penthrox devono conoscere tutte le linee guida per la salute e sicurezza sul lavoro concernenti l'uso di agenti inalatori. Per ridurre l'esposizione professionale a metossiflurano, l’inalatore Penthrox deve sempre essere utilizzato con il filtro a carbone attivo (AC) che assorbe il metossiflurano espirato. Il molteplice uso di inalatori Penthrox senza il filtro AC crea ulteriori rischi. Aumento degli enzimi epatici, dell’azotemia e dell’acido urico nel siero sono stati segnalati nel personale del reparto maternità esposto in sala parto quando metossiflurano è stato utilizzato in passato in partorienti al momento del travaglio e del parto.
Interazioni
Non sono state riportate interazioni farmacologiche quando utilizzato con il dosaggio analgesico (3-6 ml). Il metabolismo di metossiflurano è mediato dagli enzimi CYP 450, in modo particolare dal CYP 2E1 e in misura minore dal CYP 2A6. È possibile che induttori enzimatici (come alcool o isoniazide per CYP 2E1 e fenobarbital o rifampicina per CYP 2A6) che accelerano la velocità di metabolizzazione del metossiflurano possano aumentare la sua potenziale tossicità e l’uso concomitante con metossiflurano deve essere evitato. L'uso concomitante di farmaci con metossiflurano (ad es. mezzi di contrasto e alcuni antibiotici), noti per avere un effetto nefrotossico, deve essere evitato in quanto potrebbe verificarsi un effetto additivo sulla nefrotossicità. Gli antibiotici noti per essere potenzialmente nefrotossici includono tetraciclina, gentamicina, colistina, polimixina B e amfotericina B. è consigliabile evitare di utilizzare l'anestesia con sevoflurano dopo analgesia con metossiflurano, poiché il sevoflurano aumenta i livelli di fluoro sierico e la nefrotossicità di metossiflurano è associata a livelli elevati di fluoro nel siero. L'uso concomitante di Penthrox con farmaci deprimenti del SNC, quali oppioidi, sedativi o ipnotici, anestetici generali, fenotiazine, tranquillanti, miorilassanti, sedativi, antistaminici e alcol può determinare effetti depressivi aggiuntivi. Se gli oppioidi vengono somministrati in concomitanza con Penthrox, il paziente deve essere strettamente monitorato, come è normale pratica clinica con gli oppioidi. Quando metossiflurano è stato utilizzato per l'anestesia alle dosi più elevate di 40-60 ml, sono state segnalate: a) interazione farmacologica con induttori degli enzimi epatici (ad esempio barbiturici) che aumenta il metabolismo del metossiflurano, in questo caso sono stati riportati pochi casi di nefrotossicità. Non esistono informazioni sufficienti per dimostrare se l’induzione enzimatica causa danni al fegato dopo una dose analgesica di metossiflurano. b) Riduzione del flusso sanguigno renale e quindi effetto renale maggiore anticipato quando usato in combinazione con farmaci (ad esempio barbiturici) che riducono la gittata cardiaca. c) Effetto di classe sulla depressione cardiaca che può essere aumentata da altri farmaci antiaritmici, per esempio practololo per via endovenosa durante la chirurgia cardiaca.
Effetti indesiderati
Sintesi del profilo di sicurezza Le reazioni non gravi più comuni, come capogiri e sonnolenza, coinvolgono il sistema nervoso centrale e sono generalmente facilmente reversibili. Tabella delle reazioni avverse Grave nefrotossicità dose-correlata è stata associata al metossiflurano solo quando usato in elevate dosi per un tempo prolungato durante l’anestesia. Pertanto il metossiflurano non è più usato in anestesia prolungata. Vedere paragrafo 4.4 sotto patologia renale. La dose massima raccomandata per Penthrox dovrebbe non essere superata. Nella tabella che segue sono riportate reazioni avverse al farmaco: - osservate in studi clinici di Penthrox in analgesia - osservate con l'uso analgesico di metossiflurano durante l'esperienza post-marketing - reazioni avverse al farmaco legate all’uso del metossiflurano in analgesia riportate nell'esperienza post-marketing e nella letteratura scientifica La valutazione degli effetti indesiderati si basa sulle seguenti frequenze: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100 a <1/10); Non comuni (≥1/1.000 a <1/100); Rari (≥1/10.000 a <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione sistemica organica secondo MedDRA | Molto comune ≥1/10 | Comune ≥1/100 a <1/10 | Non comune ≥1/1.000 a < 1/100 | Non nota |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Aumento dell'appetito | |||
Disturbi psichiatrici | EuforiaEuforia | Ansia, Depressione, Disturbi affettivi | Instabilità affettiva ^, Agitazione ^, Stato confusionale^, Dissociazione ^, Irrequietezza ^. | |
Disturbi del sistema nervoso | Capogiri | Amnesia, Disartria, Disgeusia, Mal di testa, Sonnolenza | Parestesia, Neuropatia sensoriale periferica | Alterazione dello stato di coscienza^, Nistagmo ^ |
Patologie dell’occhio | Diplopia | Visione offuscata ^ | ||
Patologie vascolari | Ipotensione | Rossore | Fluttuazione della pressione arteriosa^ | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Tosse | Soffocamento ^, Ipossia^. | ||
Patologie gastrointestinali | Bocca secca, nausea | fastidio alla bocca | Vomito^ | |
Patologie epatobiliari | Insufficienza epatica*, Epatiti*, Ittero ^, Danno epatico ^. | |||
Patologie della cute e del tessuto connettivo sottocuutaneo tessutosottocutaneo | Iperidrosi | |||
Patologie renali e urinarie | Insufficienza renale^ | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Ubriachezza | Fatica, Malessere, Brividi, Sensazione di rilassamento | ||
Esami diagnostici | Aumento degli enzimi epatici^, Aumento dell’urea nel sangue Aumento dell’acido urico nel sangue^ Aumento della creatinina nel sangue ^. |
Gravidanza e allattamento
Fertilità Non sono disponibili dati clinici relativi agli effetti del metossiflurano sulla fertilità. Dati limitati provenienti da studi su animali non hanno evidenziato effetti sulla morfologia degli spermatozoi. Gravidanza Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Quando il metossiflurano è stato utilizzato per l'analgesia ostetrica nelle donne in gravidanza, è stato riportato un singolo caso di depressione respiratoria neonatale associata ad un elevato livello fetale di metossiflurano. Tuttavia, quando somministrato a basse concentrazioni, o la durata delle concentrazioni più elevate è stata mantenuta per breve tempo, per la posologia consigliata, il metossiflurano ha prodotto scarsi effetti sul feto. Nessuna complicazione fetale è stata segnalata in seguito ad analgesia con metossiflurano nella madre in tutti gli studi completati in analgesia ostetrica. Come con tutti i farmaci è necessario prestare attenzione se somministrato durante la gravidanza soprattutto nel primo trimestre. Allattamento Non è noto se metossiflurano venga escreto nel latte materno. Si deve usare cautela quando metossiflurano è somministrato ad una donna che allatta.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.