Callo osseo

Sostanza ossea che deriva dal tessuto connettivo e permette il consolidamento di un osso dopo una frattura. La formazione di un callo osseo avviene in due fasi: in un primo tempo si forma un callo provvisorio, detto callo connettivale, che si consolida nel giro di qualche settimana dando vita all’osso immaturo; il callo connettivale viene […]



Sostanza ossea che deriva dal tessuto connettivo e permette il consolidamento di un osso dopo una frattura.

La formazione di un callo osseo avviene in due fasi: in un primo tempo si forma un callo provvisorio, detto callo connettivale, che si consolida nel giro di qualche settimana dando vita all’osso immaturo; il callo connettivale viene poi progressivamente sostituito (entro qualche mese) da un nuovo osso calcificato, identico a quello fratturato. La corretta immobilizzazione di una frattura, con l’inserimento di una piastra o di chiodi, permette al callo di svilupparsi normalmente in un lasso di tempo variabile a seconda dell’osso interessato.

Se il consolidamento non rispetta l’anatomia dell’osso, si parla di callo vizioso. Quando il callo osseo tarda a formarsi o mostra uno sviluppo anomalo, insorge una pseudoartrosi: si forma cioè, a causa dell’assenza totale e definitiva di consolidamento osseo, una nuova articolazione anomala.