Sai gestire lo stress? Ecco il test psicologico per scoprirlo

Sono tante le sfide che ci troviamo ad affrontare, spesso a ritmi mozzafiato. C’è chi reagisce bloccandosi, chi rischia di farsi travolgere e chi le considera il sale della vita. Fai un check e scopri come gestirle con equilibrio



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Le nostre giornate sono spesso scandite da ritmi frenetici, con continue richieste di attenzione, sul lavoro e in famiglia. E se, a piccole dosi, lo stress può anche diventare una risorsa, una marcia in più che ci fa reagire agli imprevisti e superare gli ostacoli, è altrettanto vero che un continuo sovraccarico emotivo può causare parecchi danni all’intero organismo. C’è chi, per esempio, rischia di farsi travolgere e si ritrova senza energie. Oppure chi evita a tal punto le situazioni stressanti da scegliere l’immobilismo pur di non doverle affrontare. Con tutti gli effetti negativi che derivano: ansia, rabbia, attacchi di panico e una sensazione di malessere generale. Disturbi che poi, se somatizzati, diventano tachicardia, sudorazione, tremori, emicranie ricorrenti, mal di schiena.

Vuoi scoprire come reagisci allo stress e se lo sai gestire? Fai questo test messo a punto con la dottoressa Daniela Romano, psicoterapeuta cognitivo comportamentale a Roseto degli Abruzzi (TE).


1. Sul lavoro ti prospettano una promozione, che richiede di sviluppare competenze e capacità: la vivi come...
a. una fatica...................................... ●
b. un’opportunità............................... ■
c. un potenziale ostacolo.................... ▲

2. Il tuo partner è…
a. la colonna portante di casa.............  ●
b. anche un amico.............................. ■
c. un altro figlio..................................▲

3. Hai un lavoro in proprio che stenta a decollare...
a. attendi di vedere come vanno le cose senza prendere decisioni
affrettate.......................................... ●
b. ti chiedi se per te è meglio continuare o cambiare, considerando
anche le emozioni in gioco e le energie
a disposizione.................................... ■
c. non molli e persegui l’obiettivo......... ▲

4. Tuo figlio...
a. è di buon carattere, ma a volte è
poco concreto..................................... ●
b. è deciso e determinato..................... ■
c. è testardo e capriccioso.................... ▲

5. Il lavoro per te è…
a. una fonte di denaro.......................... ●
b. un’occasione per metterti alla prova
e misurare le tue capacità..................... ■
c. uno strumento di affermazione
sociale................................................▲

6. La tua casa è…
a. un altro compito da svolgere............. ●
b. vissuta e accogliente........................ ■
c. ordinata e pulita...............................▲

7. Il tuo lavoro, è…
a. sempre uguale, a volte un po’
noioso................................................ ●
b. soddisfacente e stimolante................. ■
c. ti tiene sempre “sulla barricata”
e interferisce con la tua vita
privata................................................▲

8. Ti chiedono di scrivere una relazione su un progetto di lavoro che stai svolgendo in gruppo…
a. ti chiedi, perché mai te ne debba
occupare tu......................................... ●
b. ti senti gratificata............................. ■
c. ti dai subito da fare per elaborare
una relazione al top..............................▲

9. Quando devi metterti in gioco e spendere le tue energie ti senti…
a. sempre un po’ giù di tono.................. ●
b. dinamica......................................... ■
c. sul filo del rasoio...............................▲

10. In genere ti senti più spesso...
a. triste o arrabbiata............................. ●
b. gioiosa............................................ ■
c. tesa, ansiosa....................................▲

11. I tuoi amici si presentano a casa senza avvisare e sembrano volersi trattenere…
a. fingi di stare male perché se ne
vadano................................................. ●
b. proponi di andare a prendere
una pizza da asporto.............................. ■
c. ti affanni a preparare un pasto
prelibato, senza dare a vedere il tuo
disappunto............................................▲

12. Le rughe sono segno di…
a. declino............................................... ●
b. emozioni vissute.................................. ■
c. saggezza.............................................▲

13. In azienda non sono stati raggiunti gli obiettivi fissati, la colpa è…
a. della pianificazione proposta dai
dirigenti o dei colleghi svogliati.................. ●
b. non è di nessuno, meglioconcentrarsi
su come si può risolvere la
situazione............................................... ■
c. forse anche un po’ tua perché
avresti potuto svolgere meglio le tue
mansioni o avanzare proposte................... ▲

14. Davanti a una frustrazione…
a. ti crolla il mondo................................... ●
b. pensi che sia arrivato il momento
di reinventarsi.......................................... ■
c. ti senti a terra e priva
di energie.................................................▲

15. Un collega ti chiede di aiutarlo per svolgere un lavoro complesso…
a. ne hai già abbastanza del tuo
e poi non vuoi prenderti la
responsabilità del lavoro altrui................... ●
b. gli dai una mano.................................. ■
c. ti fai carico del problema come
se fosse tuo.............................................▲

16. I cambiamenti di rotta sono…
a. fonte di ansia........................................ ●
b. il risultato tra ciò che si vorrebbe
fare e ciò che si deve fare........................... ■
c. un ostacolo da superare con
successo...................................................▲

17. Il detto: “l’abito non fa il monaco, è…
a. falso, l’apparenza è importante................ ●
b. dipende dal contesto, perché
l’immagine è un biglietto da visita................ ■
c. vero......................................................▲

18. La tua amica più cara è…
a. indulgente............................................. ●
b. equilibrata nelle critiche........................... ■
c. la tua complice........................................▲


Risultati del test

Tra quadrati, cerchi e triangoli, quali prevalgono nelle tue scelte? Fai i conti e leggi il profilo che ti corrisponde nella pagina seguente.

  • PREVALENZA DI ●
    Eviti lo stress

Non lo sai gestire e addirittura lo rifuggi. Probabilmente non hai una sufficiente sicurezza in te stessa ed eviti di metterti in gioco o di affrontare situazioni problematiche, certa di fallire o di avere prestazioni di serie B. Il prezzo ricade però su di te: ti senti inutile e fragile e tendi a chiedere la protezione degli altri, anche se questo ti lascia in balia di tristezza e rabbia perché svaluti te stessa e idealizzi le altre persone che, in maniera ambivalente, vivi come amorevoli o schiaccianti. Devi rompere lo schema: smetti di pensare che qualsiasi cosa tu faccia sarà fallimentare. Impara a valutare i tuoi bisogni e le tue emozioni e mettiti alla prova, senza considerare solo gli effetti immediati, ma anche quelli più duraturi che derivano dal non sperimentare mai quello che puoi e sai fare. Cerca nella tua memoria momenti no o difficoltà che hai affrontato e superato per trarne forza ed esempio. Poi, focalizza la tua attenzione su un problema attuale e individua varie soluzioni, esaminandole razionalmente una a una, soppesandone i pro e i contro. Infine, pianifica come agire. Verifica tutti gli step previsti, anche per tenere sotto controllo l’ansia e la paura di non farcela e immaginati a meta raggiunta. Solo allora rifletti su “cosa rischi se ci provi” e “cosa perdi se non ci provi”.


  • PREVALENZA DI ■
    Sai gestire lo stress

Sai che lo stress è il sale della vita, per cui hai chiari i tuoi obiettivi e le strategie per perseguirli. Sei anche consapevole di quello che ti fa stare bene e sai dosare le tue energie fisiche. Insomma, non rischi di rimanere perennemente sulla corda o di farti bruciare dallo stress. Sei capace di stabilire obiettivi mirati e realistici e riesci a pianificare tempi e modi per raggiungerli, senza cadere nella trappola di un planning eccessivo. Sai capire quando è necessario fermarti senza incappare in sentimenti di inadeguatezza e frustrazione. Inoltre, non eviti di prendere decisioni e sei in grado di assumerti sempre le tue responsabilità. Continua così. Se i piccoli eventi stressanti quotidiani o un grande singolo stress perturbano il tuo equilibrio, riesci comunque ad affrontare le sfide o gli ostacoli che si frappongono tra te e la meta che ti sei prefissata, sicura della tua resilienza e sostenuta da un pensiero non illusorio ma ottimista. Sai aspettare che le cose vadano come devono andare e mantieni un atteggiamento curioso e aperto verso gli imprevisti. E anche quando le cose non prendono la direzione che vuoi, sai accettare intoppi o sconfitte, e non metti in discussione il tuo valore personale né tantomeno quello degli altri.

  • PREVALENZA DI▲
    Rincorri lo stress

Rincorri lo stress, sottoponendo te stessa a tensioni eccessive. Probabilmente dai poco spazio alla spontaneità e alle emozioni e pensi che l’autorealizzazione sia perseguire la perfezione. E così, scandisci la tua quotidianità con ritmi frenetici, imponendoti doveri a cui assolvere, in modo organizzato e rigoroso. Comincia invece ad ascoltare il tuo corpo e il batticuore di cui probabilmente sei spesso preda: è un segnale che ti invita a fermarti. Senza rendertene conto, sei intollerante verso gli errori, in particolare i tuoi: vuoi essere “brava” a tutti i costi, perché pensi che sia l’unico modo per ottenere amore, mentre con il tuo “essere sempre in prima linea” in realtà rinunci inconsapevolmente alla pienezza affettiva. Interrompi invece la routine, affronta l’ansia di confrontarti con il tuoi bisogni interni , abbandona le certezze della ritualità, inventa modi insoliti di fare le stesse cose, proponiti obiettivi realistici. Impara a mettere dei confini tra il lavoro e la vita affettiva, perché i doveri non straripino e sommergano i piaceri. Dosa le energie, e soprattutto, prenditi cura di te stessa. Impara ad accettare che ognuno di noi è determinante nella sua esistenza, ma che gli eventi hanno il loro corso naturale e che non sempre è utile intervenire.


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