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6 step per un viso perfetto

Con sei semplici step puoi fare del tuo viso una tela perfetta, pronta a ricevere anche il make up più elaborato

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I truccatori sono unanimi: per avere un make up perfetto, che dura tutto il giorno, devi iniziare da una base altrettanto perfetta. Se pensi che questo non ti riguardi perché ti trucchi poco, però, sbagli: vale a maggior ragione se il tuo maquillage si limita a pochi gesti, perché lo splendore della pelle fa la differenza tra un look naturale e uno trasandato, tra un effetto nude e un viso nudo.

«Il volto è la tela del pittore: più l’incarnato è uniforme, meglio riflette la luce, dando un’impressione di freschezza», spiega Mirko Tagliaferri, truccatore e personal looker di attrici e modelle. Dunque, ecco come fare dell’effetto “pelle di porcellana” il tuo punto forte.


1. Detergi con cura

Prima ancora di tirare fuori pennelli e piumini, aiuta il viso a risplendere partendo dalla detersione: con latte e tonico se hai la pelle secca o sensibile, con acqua micellare o prodotti a risciacquo per quella normale e mista.

«Consiglio anche una maschera specifica per il tipo di pelle, da applicare una o due volte alla settimana per purificare la cute oleosa, idratare quella secca e illuminare quella spenta», aggiunge Alessio Giovannelli, make up artist.

Del resto, inutile aspettarsi grandi risultati se non ci si strucca a fondo ogni sera, rimuovendo ogni residuo di mascara & Co, oltre alle polveri che ogni giorno si depositano sulla pelle. Idem per il mattino: come iniziare il maquillage senza aver lavato e tonificato il viso?


2. Usa l’idratante adatto

 «La crema da giorno è un passaggio dal quale non si può prescindere se si vuole far durare il trucco. L’importante è scegliere il prodotto adatto al tipo di pelle», raccomanda Tagliaferri.

L’idratazione quotidiana infatti non solo prolunga la durata del maquillage, ma rende, giorno dopo giorno, l’epidermide più elastica e luminosa.

«Se hai la pelle mista, scegli un prodotto opacizzante, altrimenti una crema idratante fluida, da applicare dopo un eventuale siero se hai superato gli “anta”, è la base ideale», aggiunge Alessio Giovannelli.


3. Abbina bene primer e fondotinta

Sono comodi, fanno durare a lungo il make up, ma per usare i primer al meglio occorre qualche astuzia.

«Il loro compito è fare aderire i pigmenti alla pelle, quindi spesso seccano troppo e, essendo di solito a base siliconica, possono occludere i pori se usati ogni giorno su tutto il viso; molto meglio mixarli al fondotinta per prolungarne la durata nelle occasioni speciali, oppure limitarne l’uso alla zona T (fronte, naso, mento), in genere più grassa e tendente a luccichii sgraditi; oppure puoi usare quello specifico occhi sulla palpebra mobile per evitare depositi di ombretto nelle pieghe», spiega Alessio Giovannelli.

Quanto al fondotinta, il tipo fluido è quello che più si presta al mélange, mentre se decidi di non usare primer e hai la pelle mista, opta per quello compatto e mat.

«Chi ha la carnagione secca o qualche rughetta, ottiene migliori risultati con quello in crema. La nuance deve essere la stessa della pelle, usando il collo come tonalità di riferimento», suggerisce Mirko Tagliaferri. Che aggiunge: «Un primer specifico labbra è utile quando si usano rossetti molto carichi, come il rosso o il bordeaux. Facendo aderire i pigmenti alle labbra, evita sbavature e garantisce una bocca impeccabile per ore, ma lo riserverei alle occasioni speciali».


4. Scegli il tuo correttore

Carnagione perfetta significa assenza di ombre scure, macchioline, arrossamenti. «Le discromie scompaiono grazie al correttore, che si usa dopo il fondotinta e non prima, per evitare di metterne troppo e ottenere un effetto naturale», dice Tagliaferri.

La nuance può essere la stessa del fondotinta o appena più chiara, per illuminare la zona occhiaie. Se il tuo problema è la presenza di imperfezioni dovute alla pelle grassa, utilizza invece il correttore specifico prima del fondotinta: le mascheri e al tempo stesso isoli il brufolo.


5. Contouring o strobing?

Una volta uniformata la carnagione, occorre pensare a come cade la luce sul viso e a come avvantaggiarsene: è il principio del contouring e del suo contraltare, lo strobing.

«Il primo usa i chiaroscuri per scolpire il viso, assottigliando il naso, se serve, affinando un ovale un po’ paffuto, accorciando otticamente un viso lungo. Basta spennellare un po’ di terra (deve essere più scura di due toni) sui lati del naso, sotto agli zigomi o all’attaccatura dei capelli, a seconda delle esigenze. Il secondo, lo strobing, imita il colpo di luce dei fari stroboscopici delle discoteche, mettendo in valore altre zone del viso: basta un tocco di cipria iridescente o di stick olografico sulla parte alta dello zigomo, sfumando verso la tempia per ottenere un effetto luminoso senza strafare», spiega Mirko Tagliaferri.


6. C’è cipria e cipria

A perfezionare il risultato e creare così una base “di porcellana” arriva in aiuto la cipria. Fissa il make up e impedisce al naso di brillare, dona subito un aspetto più sofisticato e mat.

Scegli però quella più adatta al tuo tipo di pelle: «Se hai la cute grassa, preferiscila in polvere libera e applicala con il pennello, mentre se hai l’epidermide mista, opta per quella minerale compatta e usa la spugnetta-piumino. In caso di pelle secca, per un risultato perfetto senza perdere idratazione, procurati una cipria liquida, è incolore e sembra vetro satinato fluido, ne bastano poche gocce passate sul viso», conclude il truccatore Mirko Tagliaferri.


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Articolo pubblicato sul n. 8 di Starbene in edicola dal 06/02/2018

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