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Filler, laser, ultrasuoni: quali trattamenti si possono fare in estate e quali no

L’esposizione al sole in alcuni casi è controindicata, in altri permessa: la pelle va comunque sempre difesa con alte protezioni, per non pregiudicare l’effetto antiage

Foto: iStock



Le vacanze sono alle porte e magari prende la voglia di un ultimo ritocchino per mostrasi al meglio nel periodo più libero dell'anno: ma si può, considerando che la pelle sarà esposta al sole? «La risposta è semplice: per filler e ultrasuoni sì, per laser no»: il dottor Domenico Piccolo, dermatologo e medico estetico a Pescara, L'Aquila e Avezzano sgombra subito il campo dai dubbi. E ci spiega perché.


I filler: sì, ma con attenzione

«I filler si possono fare anche in estate, sia prima delle vacanze, sia quando la pelle è già abbronzata», conferma il dottor Piccolo. Che però precisa: «Se il filler è a base di acido iauloronico, bisogna fare attenzione con i tipi meno densi (ovvero poco crosslinkati) che vengono iniettati in superficie per un effetto refresh: con la sudorazione e il calore, infatti, la loro parte acquosa può evaporare, e quindi il risultato estetico essere un po' meno duraturo».

In generale, comunque, meglio evitare di esporsi al sole per 3-4 giorni dopo le punturine e, in caso di eventuali ematomi, finché non sono perfettamente riassorbiti.


Laser no, per l'epilazione nì

L'estate è off limits per i trattamenti con i laser. «Assolutamente vietati i laser chirurgici e ablativi, no anche ai laser frazionali e a quelli vascolari per il trattamento dei capillari: anche se non segnano la pelle, creano comunque problemi con la melanina, perché possono dare luogo a macchie», mette in guardia lo specialista.

Per questo, i trattamenti con il laser sono sconsigliati anche al ritorno dalle vacanze: meglio aspettare quando la pelle avrà completamente perso l'abbronzatura.

«Unica eccezione: sì anche d'estate ad alcuni tipi di laser per l'epilazione di ultima generazione, in grado di combinare (a seconda delle stagioni) l'alessandrite e il neodimio yag, così da potere lavorare su fototipi scuri o pelle abbronzata senza danneggiare la cute. Suggerisco comunque cautela: in generale, durante e dopo un periodo trascorso al sole meglio evitare l'epilazione a laser, se non strettamente necessaria», consiglia il dermatologo.


Ultrasuoni: via libera

I trattamenti antilassità con gli ultrasuoni, sia sul viso, sia sul corpo, si possono fare 365 giorni all'anno. «Non causano alcun danneggiamento superficiale della pelle, non ci sono esiti che possono interferire con l'esposizione al sole. Particolarmente sicuri gli ultrasuoni microfocalizzati con sonda ecografica: veicolano energie a bassa intensità per tempi brevissimi (millisecondi) e raggiungono punti precisi posti a 3 diversi livelli di profondità: il derma profondo a 1,5 mm, il tessuto sottocutaneo a 3 mm e la fascia muscolare a 4,5 mm.

Mentre sulla superficie della pelle non avviene alcuna dispersione di calore, in profondità gli ultrasuoni microfocalizzati inducono un riscaldamento intorno ai 70°, ideale per denaturare le vecchie fibre collagene indebolite dagli anni. Questa “distruzione” controllata fa sì che, con un'unica seduta, la pelle attivi un graduale processo di autoriparazione detto neocollagenesi, ovvero produca, in sostituzione del vecchio, nuovo collagene, con conseguente ricompattamento della pelle», spiega il dottor Piccolo.

«I vantaggi, anche nella prospettiva dell'esposizione al sole, sono due: oltre al fatto che non vi è riscaldamento superficiale e quindi eventuali rossori scompaiono in poche ore, tutto il procedimento avviene sotto guida ecografica, così il medico vede cosa accade sotto la pelle e può evitare i vasi sanguigni, senza rischiare che si formino lividi: quindi la paziente potrà prendere subito il sole, ovviamente sempre con l'opportuna protezione» specifica l'esperto.

Unico neo: il ringiovanimento indotto da questo tipo di trattamento non è visibile immediatamente, ma bisogna aspettare un mese, quindi non si può sfoggiare il proprio aspetto ringiovanito durante le vacanze. Ma il risvolto positivo è che i risultati miglioreranno ulteriormente e saranno perfettamente apprezzabili nei 90-120 giorni successivi; inoltre si manterranno stabili anche a due anni di distanza.


Combinazioni vincenti

In estate sono infine possibili delle intelligenti combinazioni di trattamenti.

«Ultrasuoni microfocalizzati e filler, così come ultrasuoni microfocalizzati e botulino sono perfettamente combinabili anche nel periodo estivo, in due sedute successive», precisa il dottor Piccolo.

Come? «Prima si agisce con gli ultrasuoni, avviando l'organizzazione di nuovo collagene che sarà visibile sotto forma di ringiovanimento della pelle in 90-120 giorni. Nel frattempo, dopo un paio di settimane, si integra con filler o botulino (particolarmente indicato per le rughe centrali della fronte, che non si trattano con gli ultrasuoni), così da ottenere risultati visibili subito e migliori e più duraturi a lungo termine, perché i tratatmenti si rafforzano l'un con l'altro».


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