Stato comportamentale naturale e periodico in cui il corpo si riposa e le sue capacità fisiologiche vengono ripristinate. È caratterizzato da una diminuzione di reattività all’ambiente esterno, e in sua presenza certi processi fisiologici del corpo e della mente funzionano in maniera diversa da come agiscono durante la veglia. Il sonno normale consiste di almeno due stati comportamentali ben definiti: il sonno sincronizzato, durante il quale la registrazione elettroencefalografica presenta onde lente ad alto voltaggio, e il sonno desincronizzato (SD) o sonno attivato, caratterizzato da rapidi movimenti oculari (sonno REM), in cui il tipo di EEG è caratterizzato da onde ad alta frequenza e bassa ampiezza.
Nel ciclo di sonno sincronizzato vengono di solito descritti 4 periodi che vengono seguiti da un periodo di sonno attivato. Ciascun ciclo dura dagli 80 ai 120 minuti, e durante una normale notte di sonno ne vengono completati 4.
Il sonno desincronizzato costituisce invece il periodo del sonno durante il quale l’EEG mostra un basso voltaggio e un ritmo veloce: è caratterizzato da rapidi movimenti oculari (REM), battiti cardiaci e respiro irregolari, periodi di involontari spasmi muscolari e movimenti, e una più alta soglia di risveglio. Si tratta dello stadio del sonno in cui frequentemente si sogna e che, da alcuni, è ritenuto essere la più riposante forma di sonno; viene detto anche sonno attivato, sonno REM, sonno paradosso, stadio I emergente, stadio D, sonno romboencefalico, sonno pontino, sonno sognante, sonno attivo.