ATC: J01FA09 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine: ![]() |
Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE |
Presenza Lattosio: ![]() |
La claritromicina è indicata negli adulti e nei bambini dai 12 anni in su (per le formulazioni solo per adulti, come le compresse). La claritromicina è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni batteriche, acute e croniche, causate da micro-organismi sensibili alla claritromicina: - infezioni del tratto respiratorio superiore come tonsilliti/faringiti, come alternativa quando gli antibiotici β-lattamici non sono appropriati. - otiti medie acute nei bambini. - infezioni del tratto respiratorio inferiore come polmoniti acquisite in comunità. - sinusiti ed esacerbazione acuta delle bronchiti croniche negli adulti e negli adolescenti di età superiore ai 12 anni. - infezioni di gravità da lieve a moderata della pelle e dei tessuti molli. - in appropriata associazione con i regimi terapeutici antibatterici e con un appropriato medicinale per la guarigione dell’ulcera, per l’eradicazione dell’Helicobacter pylori nei pazienti adulti con ulcere associate ad Helicobacter pylori (vedere il paragrafo 4.2). È necessario tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici, incluse le linee guida nazionali e locali.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
L’uso dei seguenti medicinali è strettamente controindicato a causa della possibilità di sviluppare gravi effetti causati dall’interazione tra farmaci: Cisapride, pimozide, astemizolo e terfenadina In pazienti trattati con claritromicina e cisapride concomitantemente, è stato riportato un aumento dei livelli di cisapride. Questo può provocare prolungamento dell’intervallo QT e aritmie cardiache incluse tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta. Effetti simili sono stati osservati in pazienti che hanno assunto claritromicina e pimozide concomitantemente (vedere paragrafo 4.3). È stata riportata l’alterazione del metabolismo della terfenadina causata da macrolidi, che ha causato un incremento dei livelli di terfenadina occasionalmente associati ad aritmie cardiache come prolungamento dell’intervallo QT, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta (vedere paragrafo 4.3). In uno studio in 14 volontari sani, la somministrazione concomitante di claritromicina e terfenadina ha provocato un incremento da due a tre volte dei livelli sierici del metabolita acido della terfenadina e prolungamento dell’intervallo QT che non ha portato a nessun effetto clinico rilevabile. Effetti simili sono stati osservati durante la somministrazione concomitante di astemizolo e altri macrolidi. Ergotamina/Diidroergotamina L’esperienza post-marketing ha evidenziato che la co-somministrazione di claritromicina e ergotamina o diidroergotamina è associata a tossicità acuta da ergot, caratterizzata da vasospasmo, ischemia delle estremità e di altri tessuti incluso il sistema nervoso centrale. La somministrazione concomitante di questi medicinali e claritromicina è controindicata (vedere paragrafo 4.3). Inibitori della HMG-CoA riduttasi L’uso concomitante di claritromicina e lovastatina o simvastatina è controindicato (vedere paragrafo 4.3) poiché queste statine sono largamente metabolizzate dal CYP3A4 e il trattamento concomitante con claritromicina incrementa le loro concentrazioni plasmatiche, aumentando il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi. Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi in pazienti che hanno assunto claritromicina contemporaneamente a queste statine. Se il trattamento con claritromicina non può essere evitato, la terapia con lovastatina o simvastatina deve essere sospesa nel corso del trattamento. È richiesta cautela quando si prescrive la claritromicina con le statine. Nelle situazioni in cui l’uso concomitante di claritromicina e statine non può essere evitato, si raccomanda di prescrivere la più bassa dose disponibile di statina. Deve essere preso in considerazione l’utilizzo di una statina (es. fluvastatina) il cui metabolismo non sia dipendente dal CYP3A. I pazienti devono essere monitorati per i segni e sintomi di miopatia. Effetti di altri medicinali sulla claritromicina Medicinali induttori del CYP3A (per es. rifampicina, fenitoina, carbamazepina, fenobarbital, prodotti contenenti Iperico) possono indurre il metabolismo della claritromicina. Ciò può portare a livelli sotto-terapeutici di claritromicina, diminuendone l’efficacia. Inoltre potrebbe essere necessario monitorare i livelli plasmatici degli induttori del CYP3A, i quali potrebbero aumentare a causa dell’inibizione del CYP3A da parte della claritromicina (vedere anche le pertinenti informazioni di prodotto relative agli inibitori del CYP3A4 somministrati). I seguenti medicinali sono noti o sono sospettati di incidere sulla concentrazione della claritromicina circolante; può essere necessario un aggiustamento della dose di claritromicina o una terapia alternativa. Efavirenz, nevirapina, rifampicina, rifabutina e rifapentina Potenti induttori del sistema metabolico del citocromo P-450 come efavirenz, nevirapina, rifampicina, rifabutina e rifapentina possono accelerare il metabolismo della claritromicina e, di conseguenza, ridurne i livelli plasmatici, incrementando quelli della 14-OH-claritromicina (un metabolita che è anche microbiologicamente attivo). Poiché le attività microbiologiche della claritromicina e della 14-OH-claritromicina sono differenti nei diversi batteri, l’effetto terapeutico voluto potrebbe essere compromesso con la somministrazione concomitante di claritromicina e induttori enzimatici. Sono stati osservati una riduzione del 39% dell’AUC della claritromicina ed un aumento del 34% dell’AUC del metabolita attivo 14-OH quando la claritromicina viene usata in concomitanza con l’induttore di CYP3A4 efavirenz. Etravirina L’esposizione a claritromicina viene diminuita da etravirina; tuttavia la concentrazione del metabolita attivo, 14-OH-claritromicina, viene incrementata. Poiché la 14-OH-claritromicina ha una minore efficacia nei confronti del Mycobacterium avium complex (MAC), l’efficacia complessiva nei confronti di questo patogeno può essere alterata; quindi devono essere prese in considerazione alternative alla claritromicina per il trattamento del MAC. Fluconazolo La somministrazione concomitante di fluconazolo 200 mg una volta al giorno e di claritromicina 500 mg due volte al giorno in 21 volontari sani ha portato ad un incremento della concentrazione minima media di claritromicina allo stato stazionario (Cmin) e dell’area sotto la curva (AUC) rispettivamente del 33% e del 18%. Le concentrazioni allo stato stazionario del metabolita attivo 14-OH-claritromicina non sono state significativamente influenzate dalla somministrazione concomitante di fluconazolo. Non è necessario alcun aggiustamento della dose di claritromicina. Ritonavir Uno studio farmacocinetico ha dimostrato che la somministrazione concomitante di ritonavir 200 mg ogni 8 ore e claritromicina 500 mg ogni 12 ore provoca una marcata riduzione del metabolismo della claritromicina. Con la somministrazione concomitante di ritonavir, la Cmax della claritromicina è aumentata del 31%, la Cmin del 182% e l’AUC del 77%. È stata notata un’inibizione sostanzialmente completa della formazione di 14-OH-claritromicina. In ragione della larga finestra terapeutica di claritromicina, non è necessaria alcuna riduzione della dose in pazienti con funzione renale nella norma. Comunque, in pazienti con compromissione renale devono essere considerati i seguenti aggiustamenti della dose: nei pazienti con CLCR compresa tra 30 e 60 ml/min la dose di claritromicina deve essere ridotta del 50%. Nei pazienti con CLCR < 30 ml/min la dose di claritromicina deve essere ridotta del 75%. Dosi di claritromicina maggiori di 1 g/die non devono essere somministrate in concomitanza a ritonavir. Simili aggiustamenti della dose devono essere presi in considerazione in pazienti con funzionalità renale ridotta quando ritonavir è usato come enhancer farmacocinetico con altri inibitori delle proteasi di HIV, inclusi atazanavir e saquinavir (vedere sotto, "Interazioni farmacologiche bidirezionali") Interazione nei regimi di eradicazione dell’Helicobacter Pylori Sebbene le concentrazioni plasmatiche della claritromicina e dell’omeprazolo possano essere aumentate quando vengono somministrati in associazione, non è necessario alcun aggiustamento della dose. Alle dosi raccomandate, non c’è interazione clinicamente significativa tra la claritromicina e il lansoprazolo. L’aumento delle concentrazioni plasmatiche della claritromicina può verificarsi anche quando viene somministrata contemporaneamente ad antiacidi o a ranitidina. Non è necessario aggiustare la dose. Non ci sono interazioni farmacocinetiche con i relativi antibiotici utilizzati per la terapia di eradicazione dell’Helicobacter pylori. Effetto della claritromicina su altri prodotti medicinaliInterazioni mediate dal CYP3A La somministrazione concomitante di claritromicina, noto inibitore del CYP3A e della glicoproteina P di trasporto, e di un medicinale metabolizzato principalmente dal CYP3A può provocare un innalzamento delle concentrazioni del farmaco che possono portare un incremento o un prolungamento sia degli effetti terapeutici sia degli effetti avversi del medicinale concomitante. La claritromicina deve essere usata con cautela nei pazienti in terapia con altri medicinali noti per essere substrati dell’enzima CYP3A, specialmente se il substrato del CYP3A ha un ridotto margine di sicurezza (es. carbamazepina) e/o il substrato è largamente metabolizzato da questo enzima. Nei pazienti in cui la claritromicina è somministrata concomitantemente, può essere preso in considerazione un aggiustamento della dose e, quando possibile, devono essere strettamente monitorate le concentrazioni sieriche dei medicinali metabolizzati principalmente dal CYP3A. I seguenti medicinali o classi di medicinali sono noti o sospettati di essere metabolizzati dallo stesso isoenzima CYP3A: alprazolam, astemizolo, carbamazepina, cilostazolo, cisapride, ciclosporina, disopiramide, alcaloidi dell’ergot, lovastatina, metilprednisolone, midazolam, omeprazolo, anticoagulanti orali (es. warfarin), antipsicotici atipici (per es. quetiapina), pimozide, chinidina, rifabutina, sildenafil, simvastatina, tacrolimus, terfenadina, triazolam e vinblastina, ma l’elenco non è completo. Tra i medicinali che interagiscono con meccanismo analogo attraverso altri isoenzimi appartenenti al sistema del citocromo P-450 ci sono fenitoina, teofillina e valproato. Antiaritmici Nell’esperienza post-marketing sono stati riportati casi di torsione di punta associati all’uso concomitante di claritromicina e chinidina o disopiramide. Durante la co-somministrazione di claritromicina con questi medicinali è necessario un monitoraggio elettrocardiografico per il prolungamento dell’intervallo QT. Durante la terapia con claritromicina devono essere monitorati i livelli sierici di chinidina e disopiramide. Sono state registrate segnalazioni post-marketing di ipoglicemia a seguito della somministrazione contemporanea di claritromicina e disopiramide. Pertanto i livelli di glucosio nel sangue devono essere tenuti sotto controllo durante la somministrazione concomitante di claritromicina e disopiramide. Ipoglicemizzanti orali/Insulina Con alcuni medicinali ipoglicemizzanti come nateglinide e repaglinide, può essere di rilievo l’inibizione dell’enzima CYP3A da parte della claritromicina e tale interazione può causare ipoglicemia quando questi medicinali sono usati in concomitanza. Si raccomanda un accurato monitoraggio della glicemia. Omeprazolo La claritromicina (500 mg ogni 8 ore) è stata somministrata in combinazione con omeprazolo (40 mg una volta al giorno) in individui adulti sani. Le concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario di omeprazolo sono state innalzate (Cmax, AUC0-24 e t1/2 sono aumentate rispettivamente del 30%, 89% e 34%) dalla somministrazione concomitante di claritromicina. Il valore medio del pH gastrico nelle 24 ore è stato 5.2 quando omeprazolo è stato somministrato singolarmente e 5.7 quando omeprazolo è stato somministrato concomitantemente a claritromicina. Sildenafil, tadalafil e vardenafil Tutti questi inibitori delle fosfodiesterasi sono metabolizzati, almeno in parte, dal CYP3A il quale può essere inibito dalla somministrazione concomitante di claritromicina. La co-somministrazione di claritromicina con sildenafil, tadalafil o vardenafil potrebbe portare ad un incremento dell’esposizione a inibitori delle fosfodiesterasi. Una riduzione della dose di sildenafil, tadalafil e vardenafil deve essere presa in considerazione quando questi medicinali sono somministrati in concomitanza a claritromicina. Teofillina e carbamazepina Risultati di studi clinici indicano un modesto ma statisticamente significativo (p ≤ 0.05) aumento dei livelli di teofillina o carbamazepina circolanti quando l’uno o l’altro di questi medicinali sono somministrati concomitantemente a claritromicina. Potrebbe essere necessario considerare una riduzione della dose. Tolterodina La tolterodina è metabolizzata principalmente attraverso l’isoforma 2D6 del citocromo P-450 (CYP2D6). Tuttavia, in un sottoinsieme della popolazione privo di CYP2D6, la via di metabolizzazione identificata è attraverso il CYP3A. In questo sottoinsieme di popolazione, l’inibizione del CYP3A provoca un sensibile aumento delle concentrazioni sieriche di tolterodina. In presenza di inibitori del CYP3A, come claritromicina, potrebbe essere necessaria una riduzione della dose di tolterodina nella popolazione priva di CYP2D6. Triazolobenzodiazepine (es. alprazolam, midazolam, triazolam) Quando midazolam è stato somministrato concomitantemente alle compresse di claritromicina (500 mg due volte al giorno), l’AUC di midazolam è aumentata di 2.7 volte dopo somministrazione endovenosa di midazolam e di 7 volte dopo somministrazione orale. La somministrazione concomitante di midazolam per via orale e claritromicina deve essere evitata. Se midazolam per via endovenosa è co-somministrato con claritromicina, il paziente deve essere strettamente monitorato al fine di permettere un aggiustamento della dose. Le stesse precauzioni devono applicarsi anche alle altre benzodiazepine che sono metabolizzate dal CYP3A, incluse triazolam e alprazolam. Per le benzodiazepine che non vengono eliminate attraverso il CYP3A (temazepam, nitrazepam, lorazepam) un’interazione clinicamente rilevante con claritromicina è improbabile. Esistono segnalazioni post-marketing di interazioni farmacologiche e effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) (es. sonnolenza e confusione) con l’uso concomitante di claritromicina e triazolam. Si consiglia il monitoraggio del paziente relativamente all’incremento degli effetti farmacologici sul SNC. Ciclosporina, tacrolimus e sirolimus La somministrazione concomitante della forma orale della claritromicina con ciclosporina o tacrolimus porta ad un aumento di più di due volte della Cmin plasmatica di ciclosporina e tacrolimus. Ci si possono aspettare effetti simili con sirolimus. I livelli plasmatici di ciclosporina, tacrolimus o sirolimus devono essere attentamente monitorati quando si inizia il trattamento con la claritromicina nei pazienti trattati con uno degli immunosoppressori sopra menzionati, e le loro dosi devono essere ridotte se necessario. La sospensione della claritromicina in questi pazienti richiede anche un completo monitoraggio dei livelli plasmatici di ciclosporina, tacrolimus o sirolimus per definire l’aggiustamento della dose. Warfarin Gli effetti degli anticoagulanti possono essere potenziati se la claritromicina viene usata in pazienti che ricevono il warfarin. Quindi, in questi pazienti, il tempo di protrombina deve essere frequentemente monitorato. Altre interazioni farmacologiche Aminoglicosidi Si consiglia cautela nella somministrazione concomitante di claritromicina e altri medicinali ototossici, specialmente con gli aminoglicosidi (vedere paragrafo 4.4). Colchicina La colchicina è un substrato sia del CYP3A sia dell’efflux transporter P-glicoproteina (Pgp). È noto che la claritromicina e altri macrolidi inibiscano CYP3A e Pgp. Quando claritromicina e colchicina sono somministrate concomitantemente, l’inibizione di Pgp e/o CYP3A da parte della claritromicina può portare ad un incremento dell’esposizione alla colchicina (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Digossina Si ritiene che la digossina sia un substrato dell’efflux transporter P-glicoproteina (Pgp). È noto che la claritromicina sia in grado di inibire Pgp. Quando claritromicina e digossina sono somministrate in concomitanza, l’inibizione di Pgp da parte della claritromicina può portare ad un incremento dell’esposizione alla digossina. Concentrazioni sieriche elevate di digossina in pazienti in cui sono state somministrate claritromicina e digossina concomitantemente sono state riportate anche nel corso della vigilanza post-marketing. Alcuni pazienti hanno mostrato segni clinici analoghi a quelli dovuti alla tossicità da digossina, incluse aritmie potenzialmente fatali. Le concentrazioni sieriche di digossina devono essere monitorate attentamente mentre i pazienti sono sottoposti a terapia concomitante con digossina e claritromicina. Zidovudina La somministrazione orale concomitante di compresse di claritromicina e di zidovudina in pazienti adulti con infezione da HIV può determinare una riduzione delle concentrazioni di zidovudina allo stato stazionario. Poiché la claritromicina sembra interferire con l’assorbimento della zidovudina somministrata contemporaneamente per via orale, generalmente si può evitare questa interazione sfalsando le dosi di claritromicina e zidovudina al fine di interporre un intervallo di 4 ore tra ogni somministrazione. Questa interazione non sembra comparire nei pazienti pediatrici con infezione da HIV che assumono la sospensione di claritromicina in concomitanza a zidovudina o didanosina. Questa interazione è improbabile quando la claritromicina è somministrata per infusione endovenosa. Fenitoina e valproato Esistono segnalazioni spontanee o pubblicate relativamente all’interazione tra gli inibitori del CYP3A, inclusa la claritromicina, con medicinali che non si ritiene siano metabolizzati dal CYP3A (es. fenitoina e valproato). Si raccomanda la determinazione dei livelli sierici di questi medicinali quando somministrati in concomitanza a claritromicina. È stato riportato un incremento dei livelli sierici. Interazioni farmacologiche bidirezionali Atazanavir Claritromicina e atazanavir sono entrambi substrati e inibitori del CYP3A, ed è stata evidenziata un’interazione farmacologica bidirezionale. La somministrazione concomitante di claritromicina (500 mg due volte al giorno) e atazanavir (400 mg una volta al giorno) ha determinato un incremento di due volte dell’esposizione a claritromicina e una diminuzione del 70% dell’esposizione alla 14-OH-claritromicina, con un aumento del 28% dell’AUC di atazanavir. In virtù della larga finestra terapeutica della claritromicina, non dovrebbe essere necessaria alcuna riduzione della dose in pazienti con funzionalità renale normale. Nei pazienti con una compromissione della funzione renale di grado moderato (clearance della creatinina da 30 a 60 ml/min), la dose di claritromicina deve essere ridotta del 50%. Nei pazienti con clearance della creatinina < 30 ml/min, la dose di claritromicina deve essere ridotta del 75% utilizzando una formulazione di claritromicina appropriata. Dosi di claritromicina maggiori di 1000 mg al giorno non devono essere somministrate in concomitanza a inibitori delle proteasi. Bloccanti dei canali del calcio Si consiglia cautela nella somministrazione concomitante di claritromicina e bloccanti dei canali del calcio metabolizzati da CYP3A4 (es. verapamil, amlodipina, diltiazem) a causa del rischio di ipotensione. Le concentrazioni plasmatiche di claritromicina tanto quanto quelle dei bloccanti dei canali del calcio possono aumentare a causa dell’interazione. Ipotensione, bradiaritmia e acidosi lattica sono state osservate in pazienti che hanno assunto claritromicina e verapamil allo stesso tempo. Itraconazolo Claritromicina e itraconazolo sono entrambi substrati e inibitori del CYP3A, determinando un’interazione farmacologica bidirezionale. La claritromicina potrebbe portare ad un incremento dei livelli plasmatici di itraconazolo mentre l’itraconazolo potrebbe aumentare i livelli plasmatici di claritromicina. I pazienti che assumono itraconazolo e claritromicina in concomitanza devono essere strettamente monitorati per rilevare la presenza di segni e sintomi del potenziamento o del prolungamento degli effetti farmacologici di questi farmaci. Saquinavir Claritromicina e saquinavir sono entrambi substrati e inibitori del CYP3A, ed è stata evidenziata un’interazione farmacologica bidirezionale. La somministrazione concomitante di claritromicina (500 mg due volte al giorno) e saquinavir (capsule molli di gelatina, 1200 mg tre volte al giorno) in 12 volontari sani ha determinato valori di AUC e Cmax di saquinavir allo stato stazionario superiori rispettivamente del 177% e del 187% rispetto a quelli rilevati in caso di somministrazione di saquinavir in monoterapia. I valori di AUC e di Cmax della claritromicina sono risultati superiori approssimativamente del 40% rispetto a quelli rilevati con claritromicina in monoterapia. Quando i due medicinali sono co-somministrati, nelle formulazioni e nelle dosi oggetto di studio, per un periodo di tempo limitato, non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Le osservazioni emerse dagli studi di interazione farmacologica eseguiti utilizzando la formulazione in capsule molli di gelatina potrebbero non essere rappresentative degli effetti rilevati utilizzando la formulazione di saquinavir in capsule rigide di gelatina. Le osservazioni emerse dagli studi di interazione farmacologica eseguiti con saquinavir in monoterapia potrebbero non essere rappresentative degli effetti rilevati con la terapia combinata saquinavir/ritonavir. Quando saquinavir è somministrato in concomitanza a ritonavir, si deve procedere ad una valutazione dei potenziali effetti di ritonavir sulla claritromicina.Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Claritromicina DOC Generici 250 mg: 1 compressa rivestita con film contiene 250 mg di claritromicina. Claritromicina DOC Generici 500 mg: 1 compressa rivestita con film contiene 500 mg di claritromicina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.