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Stitichezza e pancia gonfia? Le piante medicinali più indicate

Le piante medicinali risultano valide alleate nel ristabilire il benessere di un tratto tanto importante del nostro organismo

Aloe Vera © Corbis



Stitichezza, difficoltà a evacuare, gonfiore addominale, bruciore di stomaco sono disturbi così comuni che quasi tutti ne sono colpiti almeno una volta nella vita. Possono essere spia di un problema serio ma anche frutto di cattive abitudini e dunque più facilmente risolvibili, anche ricorrendo alle piante medicinali o ad altre sostanze naturali.

Il termine stipsi (o stitichezza) designa sia un rallentamento del transito intestinale, per cui il soggetto non avverte la necessità di evacuare, lo fa di rado (meno di una volta ogni due giorni) ed emette feci piccole e dure; sia una difficoltà evacuativa, caratterizzata dallo stimolo alla defecazione ma anche da una sensazione di impedimento, di “tappo”, fino a un dolore a livello anale in fase di espulsione.

Nella maggior parte dei casi la stitichezza è riconducibile a cattive abitudini, a un’alimentazione scorretta o alla sedentarietà.

In caso di transito intestinale rallentato possono essere di aiuto la Senna e l’Aloe, due piante medicinali ricche di sostanze attive chiamate antrachinoni. Della prima si usano le foglie, della seconda il succo; gli estratti vengono assunti in genere la sera in modo da ottenere gli effetti desiderati al mattino seguente. Se utilizzate in maniera attenta e nel rispetto dei dosaggi queste piante sono sicure e funzionali.

I soggetti che non avvertono una sensazione di gonfiore addominale ma che emettono feci piccole e dure possono ricorrere a fibre di Psillio e Glucomannano: la loro capacità di assorbire acqua rende le feci più morbide.

Da segnalare anche le proprietà del miele, spesso presente nei microclismi. Questa sostanza infatti, se somministrata per via rettale, stimola la defecazione in maniera non aggressiva. Il miele, se arricchito con una frazione polisaccarida da Aloe e Malva, svolge anche azione protettiva e lenitiva della mucosa rettale, utile per contrastare l’irritazione e l’infiammazione caratteristici di una difficoltà evacuativa.

Il quantitativo dei gas intestinali dipende dall’equilibrio tra i fattori che li producono (per esempio la deglutizione) e i meccanismi deputati alla loro eliminazione (come l’eruttazione). Il gonfiore compare nel caso in cui i meccanismi di produzione siano superiori a quelli di eliminazione. La sensazione di gonfiore percepita e riferita da un soggetto non sempre coincide con un effettivo eccesso di gas addominali e viceversa.

In caso di pancia gonfia le piante più indicate sono quelle dalla cosiddetta azione carminativa, ovvero capaci di ridurre i gas intestinali e i disturbi a essi correlati. Queste piante sono in genere ricche di oli essenziali. Le più note e importanti sono il Finocchio, la Menta piperita, il Cumino, il Coriandolo, il Carvi. Si caratterizzano per un effetto rapido grazie allo stimolo che esercitano a contatto con la mucosa dello stomaco.


Se il gonfiore è a livello dell’intestino ed è magari associato a un reale eccesso di gas, queste piante possono essere associate anche ad altre, come per esempio lo Zenzero, capace di favorire sia una corretta motilità sia il riassorbimento intestinale dei gas.