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I 6 cibi che contengono più sale

Non solo formaggi stagionati e salumi. Nella lista nera anche il pane e alcuni dolci

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Dal 12 al 18 marzo torna la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo di sale, promossa dalla World Action on Salt & Health, associazione che coinvolge più di 90 Paesi di diversi continenti.

L’iniziativa, alla quale partecipa anche la Società italiana di nutrizione umana (sinu.it), ha lo scopo di migliorare la salute e prevenire le malattie legate all’eccessivo consumo di cloruro di sodio.

Come? Coinvolgendo il maggior numero possibile di cittadini, sensibilizzando le aziende alimentari alla riduzione di questo ingrediente e ricordando ai governi l’importanza di promuovere una corretta informazione.

E tu ti stai impegnando per consumarne poco? Per scoprirlo rispondi alle domande del test messo a punto dalla Società italiana di nutrizione umana, che trovi cliccando sondaggi.sinu.it. Nella sezione “Meno Sale, Più Salute” del sito troverai poi i consigli per quando vai a fare la spesa così come per quando cucini o ancora mangi fuori casa (al tema è dedicato un apposito decalogo). Ci trovi anche un talk-show in tre puntate, dal titolo O’ Sale Mio, sempre finalizzato a farti seguire una dieta più sana.


5 motivi per mangiare meno sale

1. Non affatichi i reni. Il sodio in più è infatti eliminato con le urine.

2. Combatti la ritenzione. Quando la concentrazione di sodio nei liquidi extracellulari aumenta, l’acqua presente all’interno delle cellule passa all’esterno e resta intrappolata tra i tessuti.

3. Proteggi il cuore. Troppo sale aumenta i liquidi presenti nel sangue e la pressione.

4. Eviti l’osteoporosi. Un eccesso di sodio favorisce la perdita di calcio dalle ossa.

5. Salvaguardi lo stomaco. Un sovradosaggio di sale riduce infatti il muco che riveste le pareti gastriche.


Dagli un taglio in 4 mosse

1. Usa ingredienti saporiti

Rucola, pomodorini, peperoni... non hanno bisogno di essere salati. Per esaltare il sapore dei piatti, primi o secondi che siano, utilizza sedano, carota, aglio, cipolla, prezzemolo, menta, basilico, salvia, rosmarino, erba cipollina, finocchietto, anice.

2. Scegli i condimenti OK

Per le tue insalate usa aceto di vino o di mele, succo di limone oppure, se ti piace, un cucchiaino di yogurt e frutta secca al naturale. Taglierai il sale senza rinunciare al gusto.

3. Punta su formaggi freschi

Rispetto a quelli stagionati sono più “dolci”. I migliori? Quelli preparati con il latte di mucca, meno salato di quello di bufala, pecora o capra.

4. Lascia la saliera in dispensa

Non salare i cibi durante la cottura, fallo solo alla fine (limitando al massimo le dosi). Per non correre il rischio di aggiungere altro cloruro di sodio, non portare in tavola la saliera.


Per scoprire i cibi che contengono più sale, sfoglia la gallery qui sotto!

Pane

50 g (3 fette di filone) contengono in media 0,8 g di sale. A esserne totalmente privi sono solo il pane Toscano (proprio per questo chiamato “sciocco”) e quello Azzimo: entrambi poco saporiti, ma decisamente più sani.  

Tonno

1 scatoletta da 52 g (peso sgocciolato) fornisce più o meno 0,4 g di sale. Che il tonno sia conservato sott’olio o al naturale non fa differenza. Se lo vuoi poco sapido, devi puntare su quello iposodico (0,13 g in 52 g).

Olive in salamoia

Basta mangiarne 5 (pari a 35 g) per incamerare ben 1,1 g di sale. All’aperitivo, preferisci le verdure sottaceto: con la stessa dose da 35 g (corrispondente a circa 1,5 cucchiai) ne assumi 0,7 g.

Brioche

1 vuota (circa 40 g) è dolce ma... piena di sale (ben 0,4 g). A parità di peso, una crostatina al cioccolato o con la marmellata te ne fornisce 0,1-0,2 g al massimo.

Prosciutto crudo

È il salume più ricco di sale: in 100 g ne trovi oltre 6. Anche cacciatorini e speck ne hanno troppo: rispettivamente 3,7 g e 3,2 g ogni etto. I meno ricchi sono invece la mortadella (1,26 g l’etto) e il cotto (2,24 g).

Pecorino

In 100 g ce ne sono ben 4,5 di sale. Altre varietà da evitare: la feta (3,6 g), i formaggini fusi (2,5 g), il taleggio (2,1 g). Quelli meno sapidi sono il groviera (0,83 g), la mozzarella (0,5 g) e la ricotta (0,2 g, sempre in 100 g).




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Articolo pubblicato sul n. 12 di Starbene in edicola dal 06/03/2018

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