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Abbronzatura: come renderla magnifica e farla durare di più

Che grado di tintarella hai raggiunto? A seconda della sua tonalità, ecco le strategie per renderla magnifica

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Mentre l’estate volge al termine, la pelle raccoglie l’eredità del sole, con tutti i suoi benefici (colorito luminoso, aspetto più sano, imperfezioni ridotte) e le conseguenze di un’esposizione non sempre attenta (eritemi, spellature, rughe e macchie).

Per rimediare a comportamenti poco virtuosi e trattenere il più a lungo possibile il segno del passaggio del sole sulla pelle servono strategie ad hoc, che tengono conto di diversi fattori. La tipologia cutanea, il cosiddetto fototipo, ma anche il tipo di esposizione, gli errori e le abitudini.

Chi ha accumulato scottature ed eritemi deve ricorrere ai ripari con rimedi calmanti e lenitivi. Chi si è colorato grazie a lunghi bagni di sole deve stare attento alla disidratazione e al fotoinvecchiamento, mentre le più fortunate, scure in un lampo, punteranno su prodotti fissanti e prolungatori d’abbronzatura.

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ORO? LENISCI LA PELLE

 «A fine stagione la pelle delle persone che appartengono ai fototipi 1 e 2 (occhi chiari e capelli rossi o biondi), dalla carnagione lattea, spesso costellata da lentiggini e ipersensibile nei confronti dei raggi solari, è poco abbronzata e ancora facile all’arrossamento», spiega il dottor Fernando Marco Bianchi, specialista in dermatologia e venereologia a Parabiago (Milano). «Spesso presenta macchie nelle zone più esposte, come viso, collo e dorso delle mani, favorite dagli eritemi solari. Fondamentale applicare un solare con Spf 50, anche al rientro dalle vacanze, preferibilmente in latte o crema. Ciò aiuterà non solo a mantenere il colorito dorato ottenuto, ma anche a non aggiungere ulteriori danni, perché i raggi Uv colpiscono anche in città».

Per la doccia usa un olio emolliente o un docciacrema a basso tenore di tensioattivi, che non intaccano il fragile mantello protettivo dell’epidermide. Sì allo scrub, purché delicatissimo, a base zuccherina e con burri e oli vegetali altamente nutrienti. Massaggialo con gentilezza sulla pelle umida e dopo il risciacquo asciuga tamponando, senza strofinare.

Il doposole non va abbandonato: riduce l’infiammazione indotta dai raggi Uv, ripristina il film idrolipidico e contrasta la disidratazione. Sceglilo con attivi decongestionanti e lenitivi, come estratti di calendula, tiglio, camomilla. La formulazione migliore è l’emulsione, che riesce a restituire meglio alla pelle i lipidi sottratti dal sole.

Per il viso, ci sono le maschere aftersun. In crema, tessuto o idrogel, contengono un’elevata concentrazione di attivi calmanti e lenitivi che riducono il rossore coccolando la pelle. Conceditela almeno due volte alla settimana. Per ridurre le macchie ed evitare la formazione di nuove, puoi usare creme ad azione depigmentante, che uniformano il colorito.

«Valorizza l’incarnato appena illuminato dalla luce solare con un blush rosato o color pesca», suggerisce il make up artist Rossano De Cesaris. «Stendilo sorridendo, usando un pennellone a goccia: il solco naso-labiale si accentua, delimitando l’area su cui applicare il prodotto, senza possibilità di errore. Evita fondotinta e creme colorate nel tentativo di scurire: non farebbero che creare innaturali stacchi cromatici con la pelle del collo, delle orecchie e del décolleté. Per ottenere un effetto glow sulle gambe, invece, assicurando al tempo stesso idratazione e morbidezza, usa una lozione o un olio con microperle iridescenti: riflettono la luce e, unite a una punta di colore (oro, bronzo, rosa, pesca, champagne), valorizzano anche le carnagioni più chiare».

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NOCCIOLA? CONTRASTA LA SECCHEZZA

Se hai una base olivastra, sei meno suscettibile nei confronti del bacio del sole e ottieni un’abbronzatura abbastanza rapida e uniforme. «Chi rientra nei fototipi 3 e 4 (con colori tipicamente mediterranei, capelli castani e pelle bruna) può vantare un bell’incarnato color nocciola. Meno frequenti le scottature, mentre il rischio di iperpigmentazione resta. L’ideale è proseguire la fotoprotezione con un Spf 30 e applicare generose quantità di un prodotto idratante, sia durante la giornata sia alla sera», spiega il dottor Bianchi.

Se rientri in questa categoria, è probabile che, incentivata dal colorito ambrato conquistato senza troppa fatica, spesso indugi sul lettino per più tempo rispetto a quello consigliato, esponendo la pelle al rischio di secchezza dovuto all’afa e al sole. Quindi l’idratazione va rinnovata spesso, anche con le nuove acque spray che associano protezione e trattamento grazie alle formule multifunzionali, mentre dopo la doccia preferisci un balsamo emolliente ricco di attivi idratanti come pantenolo, allantoina, acido ialuronico.

Siccome la disidratazione è l’anticamera dell’invecchiamento, per evitare la formazione di rughe e macchie, per le ultime esposizioni solari, ma anche al rientro in città, scegli formule solari con attivi antiossidanti, come vitamine ed estratti di melograno, papaya, carota e pomodoro. Oltre a difendere la pelle dal fotoinvecchiamento, intensificano e accelerano l’abbronzatura, favorendo la produzione di melanina.

Gli stessi attivi sono contenuti nei doposole: scegli creme dalla consistenza densa e burrosa, altamente nutriente. Alla sera puoi usare uno spray colorato per le gambe, un olio illuminante o una mousse autoabbronzante per intensificare e prolungare la tintarella, ricordandoti di fare prima uno scrub leggero (sulla pelle ben idratata l’effetto dura fino a 6 giorni).

«Sul viso si può applicare una BB cream dalla texture leggera, di un tono lievemente più scuro di quello naturale», aggiunge il make up artist. «Osa un ombretto satinato o perlescente, accompagnato da rossetti tendenti al rosa acceso o all’arancio e blush con particelle iridescenti: sulla pelle ambrata anche i colori più audaci si smorzano».

Se a inizio stagione hai cominciato a prendere degli integratori specifici per favorire l’abbronzatura, prosegui: contengono vitamine, antocianine e flavoni, minerali che incrementano la melanogenesi, fissando e uniformando il colorito.

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CIOCCOLATO? CONSERVA LA TINTA

Se la natura ti ha assicurato una produzione di melanina super efficiente, non ti servono grandi strategie. «La carnagione dei fototipi 5 e 6 è già naturalmente scura o molto scura», spiega il dermatologo. «Pelle bruna-olivastra, occhi e capelli scuri, si abbronzano sempre e rapidamente, mantenendo a lungo un colorito intenso e uniforme. Bassissimo il rischio di scottature, ma resta l’obbligo della crema solare, scendendo a un Spf 20».

Spessa e resistente, la pelle color cioccolato rischia di ingrigire e spegnersi non appena le temperature cominciano a calare. Per assicurarle un efficace turn over cellulare fai uno scrub deciso, anche sulla pelle asciutta, una o due volte alla settimana, utilizzando un prodotto con sali marini e microsfere di origine naturale: insisti sulle parti più soggette a ruvidità e ispessimenti come gomiti, talloni e ginocchia.

Per la detersione scegli prodotti poco schiumogeni e con sostanze che aiutano a fissare il colore, come betacarotene, vitamina E, acido lipoico, e non stare troppo sotto il getto dell’acqua, che non deve mai essere calda ma tiepida. Usa idratanti leggeri e non unti, in balsamo o spray, magari arricchiti di molecole autoabbronzanti naturali come il Dha, un estratto naturale della canna da zucchero, o particelle dorate che accentuano l’effetto Tropici.

«Per sublimare il colorito del volto usa solo una terra, realizzando con un pennellone grande e morbido movimenti lenti e circolari su tutto il viso, collo e décolleté», raccomanda il truccatore Rossano De Cesaris. «Sugli occhi lanciati su tinte vivaci come il verde o l’azzurro perlescenti, sulle labbra scegli rossetti color geranio o pervinca: risaltano perfettamente sulla tintarella, senza correre il rischio di risultare eccessivi», conclude l’esperto.


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Articolo pubblicato sul n. 36 di Starbene in edicola dal 21/8/2018

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