• Magazine
  • Calcola e scopri
  • Esperti
Starbene
  • Medicina A-Z
  • Salute
    • News
    • Problemi e soluzioni
  • Alimentazione
    • Diete
    • Dimagrire
    • La dieta di Starbene
    • Mangiare sano
    • Ricette della salute
  • Diete
  • Bellezza
    • Capelli
    • Corpo
    • Viso
  • Fitness
    • Esercizi
    • Palestra fai da te
    • Sport
  • Sessualità
    • Amore
    • Coppia
    • Sesso
  • Vivere meglio
    • Corpo e mente
    • Psicologia
    • Rimedi naturali di benessere
  • Oroscopo
  • Video
ABBONATI
  • Home
  • Medicina A-Z
  • Trapianto di fegato

Trapianto di fegato

Trapianto di tutto il fegato o di una sua parte da un donatore a un malato ricevente. Realizzato per la prima volta nell’uomo nel 1963, per mano del chirurgo statunitense Thomas Starzl, il trapianto di fegato viene praticato in caso di malattia epatica congenita o cirrosi; altre indicazioni potenziali, quali i tumori epatici, sono poco pertinenti. Il fegato del malato viene asportato per essere sostituito da quello di una persona deceduta. Nel bambino si può eseguire, per motivi di dimensioni, un trapianto parziale (si trapianta soltanto una parte del fegato di un adulto, che sarebbe troppo voluminoso).

Attualmente, lo scarso numero di organi disponibili per il trapianto sta portando a valutare nuove soluzioni, per esempio il trapianto condiviso (due malati ricevono ciascuno una parte di un fegato) o il prelievo di un frammento di fegato in un donatore vivente; lo sviluppo di nuove tecniche che permettano di evitare il rigetto potrebbe consentire in futuro di realizzare eterotrapianti (fegato proveniente da un animale). La mortalità operatoria è oggi del 5-10% circa; la percentuale di sopravvivenza a 2 anni è di circa il 70%. Nei primi 6 mesi il soggetto è più esposto al rischio di complicanze. Sono indispensabili il trattamento immunosoppressore e controlli regolari per tutta la vita.

Cerca in Medicina A-Z

Chiedi a Starbene.it

( max 100 caratteri )

Dolore sotto costola sinistra

Le risposte dei nostri esperti

avatar Medicina Generale
Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

Tutte le domande Tutti gli esperti

Cerca tra le domande già inviate

Trova farmaco

Trova il farmaco che stai cercando all'interno dell'elenco completo dei farmaci italiani, aggiornato con schede e bugiardini.

Calcola
il tuo peso ideale

  • Informativa
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
  • Pubblicità
  • ATTENZIONE: Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico. Leggi il Disclaimer »

© 2020 Stile Italia Edizioni srl - Riproduzione riservata - P.Iva 11072110965