Cani e gatti, perché è importante il pedigree

Indispensabile per far partecipare il tuo cane o gatto alle mostre, il pedigree è importante anche per altri motivi



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Subito una precisazione: se proviene da un allevamento certificato, il tuo cucciolo deve avere il pedigree. «La legge italiana proibisce la vendita di cani e gatti di razza senza questo documento», spiega Dino Muto, presidente dell’Enci, Ente nazionale cinofilia italiana. È la carta d’identità del pet e viene emesso per i cani dall’Enci e per i gatti dalle associazioni feline (Anfi, Enfi, Afef), i soli organismi preposti a certificare le origini dell’animale.

Sul pedigree, o certificato genealogico, sono indicati: i dati dell’animale (razza, nome, sesso, data di nascita, colore, microchip); il numero d’iscrizione ai libri genealogici di Enci e associazioni feline; i genitori, nonni, bisnonni e trisnonni; i controlli sanitari obbligatori svolti; i dati dell’allevatore e del proprietario.


Pedigree, garanzia anche di salute

«Il pedigree attesta la provenienza dell’animale, la linea di sangue e lo qualifica come di razza», spiega Sandra Ferrini, segretaria del Libro genealogico Anfi (Associazione nazionale felina italiana). «Se l’animale che ti vendono non dispone di questo documento, potrebbe arrivare per esempio dai Paesi dell’Est, dove spesso vengono allevati gatti - ma anche cani - senza adeguati standard sanitari (oltre che essere tolti troppo presto alla madre), o addirittura di un meticcio che per una combinazione di geni somiglia molto a un micio di razza».

Conferma Dino Muto: «Un cane senza pedigree non può essere considerato di razza anche se ne ha l’aspetto, non può partecipare a esposizioni, prove di lavoro eccetera... Inoltre, sarà assai improbabile che un allevatore accetti di farlo accoppiare con un suo esemplare provvisto di documento».

I pedigree dà inoltre garanzie per la salute del piccolo perché attesta l’assenza di alcune patologie nei suoi ascendenti, come displasia dell’anca o del gomito nei cani e cardiomiopatia ipertrofica o rene policistico nei gatti.


Un tuo diritto averlo

Se l’allevatore a cui ti sei rivolta ti dice che con il pedigree il pet di razza costerà di più, c’è sotto qualcosa. L’allevatore serio prima denuncia la nascita del cucciolo all’Enci o alla sua associazione felina e poi richiede il pedigree, il cui costo dovrebbe essere quindi già incluso nel prezzo. «Acquistare un gatto senza pedigree, ma con un forte sconto, non ha senso», spiegano al proposito dall’Anfi. «Se invece dicono che il pedigree non è pronto ma che arriverà, chiedi di vedere la copia della richiesta che è stata inoltrata».


Perché c’è chi sceglie un animale di razza

Un cucciolo non ha certo bisogno di avere un pedigree per renderci felici, sceglierlo di razza però dice qualcosa in più su cosa ci attende.

«Di un cane si conoscono per esempio da subito le dimensioni che raggiungerà da adulto, le attitudini, le esigenze di movimento. Il rapporto con l’uomo è fondamentale per la formazione del carattere, ma sapere in anticipo quali sono le principali caratteristiche del cane, come del gatto, che variano appunto da razza a razza, consente di scegliere un animale che si inserisca bene nel contesto e che difficilmente costituirà un problema», spiega Dino Muto, presidente dell’Enci.



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