Michelle Hunziker e suoi segreti di benessere: «La mia salute parte dal sorriso»

Da quando a 9 anni le hanno curato una carie senza anestesia, l’igiene orale è la sua fissazione. In questa intervista ci racconta: «Sono stata vegetariana per 14 anni. Oggi mangio di tutto e credo nelle diete bilanciate “alla Starbene”»



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Bellissima. Arguta e simpatica. Con un sorriso che ti stende e “buca” anche la mascherina che ci protegge durante l’intervista. Michelle Hunziker si svela ai lettori di Starbene con grande spontaneità e una sorprendente preparazione sui temi della salute.


Michelle, perché questa “mania” dell’igiene orale?

«A 9 anni ho avuto la mia prima e ultima carie. All’epoca non sempre ti facevano l’anestesia e ho sofferto talmente tanto che mi sono detta “mai più!”. Così mi lavo i denti almeno tre volte al giorno rigorosamente per due minuti, come raccomandano i dentisti, anche se bisogna abituarcisi: due minuti possono risultare lunghi. Anche per questo da anni uso solo lo spazzolino elettrico: lo alternavo con quello normale ma poi, confrontandomi con il dentista, ho adottato la soluzione più tecnologica anche perché non mi dava problemi di gengive (nonostante avessi le gengive sensibili come molte donne) e pulivo più a fondo. La tecnologia aiuta molto. Per esempio Oral-B iO, lo spazzolino di cui sono testimonial, dà anche ritmi e tempistica corretta dello spazzolamento, avverte se fai troppa pressione e si connette con lo smartphone per guidarti nella pulizia».


Quindi hai imparato presto a fare prevenzione...

«Da piccola, una volta al mese, arrivavano dei dentisti a scuola che ci davano il fluoro per lo smalto e ci insegnavano come spazzolare i denti. In più l’acqua di rubinetto in Svizzera contiene fluoro, e quindi crescono delle generazioni con smalto e denti molto forti. L’educazione alla prevenzione a scuola e in famiglia sono fondamentali, ecco perché parlo molto di questi temi alle mie figlie».


Sottolinei spesso il collegamento della bocca con la salute generale: perché?

«Oltre ad aver avuto una sola carie da piccola, avevo spesso le gengive infiammate: ora so che non era solo un problema della bocca. Sono sempre attenta agli studi scientifici che vengono pubblicati sui media come Starbene, e mi hanno colpito quelli che collegano le malattie dentali ai problemi cardiaci, al sistema immunitario e a zone anche “lontane” dalla bocca. Per non parlare della connessione fra masticazione non in equilibrio, mal di schiena e postura: chi fa attività fisica e tanto sport come me non può non tenerne conto».


Usi il filo interdentale?

«Sì, ma anche lo scovolino: dipende da quello che mangio ma confesso che quest’ultimo mi dà più soddisfazione nella pulizia, per la mia manualità va meglio. Questi attrezzi sono molto importanti anche se, purtroppo, mi risulta non siano utilizzati abbastanza: so che la carie interdentale è la più diffusa fra gli adulti proprio perché magari si puliscono bene le superfici più visibili dello smalto, trascurando gli spazi fra dente e dente».


Tieni molto all’attività fisica: hai quasi 5 milioni di follower su Instagram e sei seguitissima sul tuo canale dedicato al fitness...

«Sì, ma al di là degli effetti sul corpo prettamente estetici fa proprio “star bene”. Lo sport è una filosofia di vita, è benefico anche per lo spirito: oltre a rafforzare il sistema immunitario, la nostra prima linea di difesa contro le malattie, permette il rilascio di endorfine, che io chiamo le ”molecole della gioia”. Per esempio, io ho iniziato a correre a 14 anni anche per scaricare le tensioni psicologiche legate alla separazione dei miei. Inoltre, attraverso la respirazione che ti impone e insegna l'attività fisica ossigeni il sangue e il cervello. Noi ci dimentichiamo di respirare nella vita, quindi lo sport ci aiuta anche a respirare, oltre che a farlo al meglio».


Quante volte ti alleni alla settimana? E come?

«Minimo tre volte, e sulla costanza consiglio di non cedere mai, tre volte sono il minimo per ottenere e mantenere i risultati. Faccio molto corpo libero, amo il Pilates e la ginnastica posturale. Mi piace variare, inserendo il cardio hit fra le altre attività. Un po’ come mi sento quando mi sveglio, devi avere voglia di fare quel tipo di esercizio, e variare ti aiuta: c’è il giorno per il Pilates e il giorno per gli attrezzi. Le sessioni sono due al mattino e una pomeridiana o serale, dipende dagli impegni. Se mi alleno alla sera deve essere una cosa tranquilla perché se “spingo” troppo i battiti cardaci poi non riposo bene per colpa dell’eccesso di adrenalina. Quindi a fine giornata scelgo prevalente Pilates o Yoga. Se ti alleni bene e contieni il tempo di recupero puoi fare sessioni da 45 minuti».


Parli spesso di ginnastica posturale: è così importante?

«A me ha cambiato la vita. A 33 anni mi si bloccava spesso il collo, fino a quando ho incontrato Massimiliano Morbini, personal trainer ex ginnasta che mi ha aiutato. Non mi sono più bloccata o avuto un mal di schiena».


Come concili il tempo con tutto questo allenamento?

«Ormai ci sono abituata, ma se devo dare un consiglio ai lettori di Starbene, iniziamo col non nasconderci dietro al dito del “non ho abbastanza tempo, rimando”. Bastano anche 15 minuti al giorno facendo dei distretti muscolari mirati e che vuoi migliorare di più (solo addominali per esempio). L’ideale è fare subito attività motoria appena svegli, che non significa allenamento “da guerra” ma per esempio stretching, importantissimo e un po’ trascurato in generale. La costanza premia».


Sei gufo o allodola?

«Decisamente allodola. Mi alzo presto e intorno alle nove e mezzo-dieci inizio ad avere gli occhi a fessura. Quindi, a quell’ora metto a letto le bambine. Subito dopo arriva il momento più bello, quando cala il silenzio in tutta la casa. Un bel libro e massimo alle 11 sono a letto. È il mio bioritmo. E poi la mattina è troppo bella per perdere anche una sola ora».


Il tuo rapporto con il cibo?

«Per 14 anni sono stata vegetariana soft (mangiavo il pesce), oggi mangio di tutto e mi piace anche bere bene. Ho conosciuto mio marito grazie alla passione per il buon cibo e sono disposta a fare anche 3 ore di strada per andare a mangiare in un posto di qualità. Nella mia quotidianità sto ovviamente attenta ma nel weekend no limits: il cibo è gioia e divertimento».


Il pasto più importante?

«La colazione. Opto per la nord europea, dolce e salata, completa di formaggi e affettati. Ogni pasto deve essere bilanciato, occorre mangiare di tutto e non pesarsi troppo…».


Cosa pensi degli integratori?

«Credo fortemente alla filosofia dell’integrazione legata alla natura, tanto che oggi ho una mia linea di prodotti. Mia mamma ha sempre lavorato con le api e, già negli anni ’80, quando nessuno parlava ancora dell’efficacia dei prodotti dell’alveare, mi dava prima dell’inverno il polline per il sistema immunitario e prima della primavera la pappa reale. Non ho mai fatto un’influenza».


LA FORMA FISICA AIUTA LA GRAVIDANZA

Michelle ha tre figlie. Aurora, avuta a 19 anni con Eros Ramazzotti, e poi Sole (nata nel 2013) e Celeste (arrivata nel 2015) con il nuovo marito Tomaso Trussardi. «Ho avuto tre gravidanze senza accorgermene», racconta Michelle. «Mi ha aiutato la muscolatura allenata, che ha eliminato la fatica durante l'attesa che vedevo gravare già sulle mie amiche dal quarto mese, sempre stanche e con il fiatone. Non solo: sono convinta che l’allenamento abbia influenzato in meglio anche la percezione del dolore».




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Articolo pubblicato sul n. 1 di Starbene in edicola e digitale dal 15 dicembre 2020


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