Lipofilling, quando il grasso è utile per la medicina rigenerativa

I nonni dicevano “del grasso non si butta via nulla” ed è proprio così. L’adipe può essere utilizzato per spianare rughe, rimpolpare labbra, mento e zigomi; oppure per correggere difetti post traumatici, guarire ustioni e piaghe da decubito



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Sogni di ritrovare la forma fisica dei vent’anni o di avere la pelle elastica senza quelle antiestetiche rughe che segnano inesorabilmente il passare del tempo, ma non vuoi ricorrere a filler e botox? Sappi che la natura offre la risposta alle tue esigenze grazie all’adipe del tuo corpo con il lipofilling.

Liposcultura e lipofiller, la differenza

I nostri nonni dicevano “del grasso non si butta via nulla” ed è proprio così. Ancor più oggi con il lipofilling, una procedura estetica e chirurgica con la quale è possibile rimodellare il nostro corpo. «È finalizzata a rimpolpare zone svuotate a causa dell’invecchiamento, o per un incidente», dice  Dario Bazzano chirurgo estetico, esperto in liposculture. «Il grasso prelevato dalla zona donatrice viene reintrodotto nella sede desiderata come un comune filler, ma prodotto naturalmente dal corpo».

Il lipofilling può essere di due tipologie: lipofiller per correggere piccole imperfezioni del viso o liposcultura + lipofiller riservato a interventi di grandi dimensioni per correggere difetti post traumatici, per guarire ustioni o piaghe da decubito. «Nel primo caso viene prelevata una piccola quantità di grasso che viene iniettata sul viso per spianare rughe naso lignee, oppure per rimpolpare labbra, mento e zigomi», spiega lo specialista. «Mentre con la liposcultura di grosse dimensioni si possono ampliare i volumi persi con quantità considerevoli di grasso, anche superiori ai 100 grammi. Si correggono in questo modo grandi depressioni oltre a determinare una contrazione del tessuto che restituisce un aspetto più compatto alla pelle». Una volta prelevato il grasso viene lasciato decantare prima di essere reinserito.

Come viene asportato il tessuto adiposo

L’intervento di asportazione del grasso viene effettuato con canule apposite. Si realizza in anestesia locale per piccole quantità, o in sedazione per grandi volumi. «Ad essere asportato è il grasso superficiale, ricco di cellule simili alle staminali che hanno una proprietà stimolativa nella produzione del collagene, ideale per il ringiovanimento dei tessuti. Dove c’è accumulo di adipe può essere fatto un intervento di asportazione, anche se, più di frequente, si procede nel sotto gluteo nelle culottes o sulle ginocchia».

Per l’intervento si utilizzano aghi con punta arrotondata, atraumatici. «Il foro d’ingresso per l’asportazione del grasso viene fatto con un ago tradizionale, poi, per evitare ematomi, si introduce un ago canula», aggiunge il chirurgo estetico.
Nella visita preoperatoria è necessario che il paziente comunichi al medico se ha effettuato in precedenza altri trattamenti estetici o interventi di chirurgia estetica. Inoltre, nelle due settimane precedenti l’intervento è meglio non prendere antinfiammatori e smettere di fumare perché potrebbero alterare la microcircolazione.

Un trattamento semi permanente

L’impiego del proprio grasso offre comunque un vantaggio temporale rispetto a vitamine e acido ialuronico.

«Il filler tradizionale ha una durata compresa tra sei e nove mesi, dopodiché deve essere reinnestato. Il grasso invece ha una durata superiore ai dodici mesi e soprattutto solo il 30/40% viene riassorbito; mentre la maggior parte rimane in situ e aiuta la produzione di collagene», fa notare Bazzano. «Per una condizione ottimale  in grado di migliorare la struttura della pelle sono necessari tre interventi di lipofilling».

Costi, rischi e complicanze del lipofilling

Non c'è alcun effetto collaterale per il filler realizzato con il proprio adipe, se non qualche ematoma. «L’intervento non è doloroso», sostiene l’esperto. «L'ago canula ha una punta arrotondata che non provoca dolore al paziente».

Non tutti però possono sottoporsi a un lipofiller: «Ci sono soggetti con malattie autoimmuni che non possono fare questo intervento, così come chi è affetto dalla sindrome di Raynaud e i soggetti con neoplasie», conclude Bazzano.

Il costo di un trattamento varia a seconda del paziente e dal tipo di intervento. Se si effettua un lipofiller tradizionale, la cifra è compresa tra 1000 e 1200 euro. Una liposcultura può costare invece anche 7000 euro perché richiede la presenza di un team di medici e una durata maggiore.  


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