Dimagrire: come agisce e perché funziona la fosfatidilcolina

Iniettata nei tessuti, è in grado di sciogliere i pannicoli di grasso. Scopri dove è veramente efficace è perché è un trattamento sempre in auge



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Foto: iStock


Per scolpire il corpo nei punti strategici, smaltendo i cuscinetti di grasso localizzato, puoi contare sulla lipodissolve (o lecilisi), tecnica che si basa sulle iniezioni effettuate con aghi sottilissimi, di una molecola che a tutt’oggi è una delle più valide alternative soft al bisturi e alla sala operatoria richiesti, invece, dalla liposcultura.

Parliamo della fosfatidilcolina, una sostanza naturale (tecnicamente un fosfolipide), che è in grado di solubilizzare localmente i grassi, riducendo nel contempo il volume delle cellule che li contengono, ossia gli adipociti.


Perché è sempre in auge

Sono diversi i motivi per i quali, fin dagli anni ’90, la fosfatidilcolina è utilizzata in medicina estetica a scopi rimodellanti. «Anzitutto non è invasiva, dà risultati che durano nel tempo (a patto di non ingrassare nuovamente dopo il trattamento), ha un costo contenuto ed è versatile: è adatta, infatti, sia per correggere le adiposità localizzate sul corpo, per esempio su addome, braccia, interno cosce, fianchi, ginocchia e per la culotte de cheval, sia sul viso, in particolare per la riduzione del doppio mento», dice la dottoressa Dvora Ancona, direttore del centro medico Dvora di Milano.


Le nuove formulazioni

La fosfatidilcolina può essere associata ad altri principi attivi o metodiche per ampliarne il raggio d’azione. «Se è presente anche una lassità dei tessuti si può abbinare a vitamine, minerali e altre molecole tonificanti, come la carnitina, mentre se bisogna intervenire su una cellulite di tipo adiposo, le iniezioni di fosfatidilcolina possono essere abbinate, nella stessa seduta, alla radiofrequenza», spiega l’esperta.


Come si svolge la seduta

La seduta è piuttosto veloce: in genere bastano quindici minuti per trattare da 2 a 4 aree di adiposità. I primi risultati sono visibili a partire dal terzo giorno, ma raggiungono il picco dopo circa un mese. In genere sono necessarie 3-4 sedute, da circa 120 € l’una, una volta al mese.

Attenzione però: la fosfatidilcolina è efficace solo su volumi adiposi superficiali e mai eccessivi e non può essere considerata sostitutiva di diete ed esercizio fisico.

«Pur essendo indolore, le iniezioni possono comunque provocare, naturalmente, un po’ di fastidio. Inoltre, sebbene non richieda alcun tempo di recupero, il trattamento può lasciare un leggero gonfiore e a volte anche rossore per almeno 5/7 giorni», conclude la dottoressa Ancona.


C’è anche la versione crema

La fosfatidilcolina si può trovare anche nelle formule di creme, gel e patch corpo rimodellanti, con l'obiettivo di mobilizzare il grasso localizzato.

Per potenziarne l’azione, la fosfadilcolina cosmetica (che generalmente viene estratta dalla lecitina di soia, che ne contiene ottime percentuali) è associata ad altri principi attivi drenanti, lipolitici, rassodanti e vasoprotettori, come la caffeina, l’escina, la carnitina, la centella asiatica e l’equiseto.

Come per qualsiasi altro cosmetico, per ottenere un effetto apprezzabile occorre però costanza nell’applicazione (tutti i giorni, per almeno 2-3 mesi) ed è da considerare solo un complemento a un programma di remise en forme basato su dieta ed esercizio fisico.


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Articolo pubblicato sul n. 39 di Starbene in edicola dall'11/9/2018



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