8 oasi naturali da raggiungere in treno

Immergersi nella natura fa bene alla salute: allevia ansia, stress e depressione. Ecco allora otto oasi naturali, comode da raggiungere con i treni regionali, per momenti di benessere alla portata di tutti



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Camminare nel verde fa bene alla salute. Immergersi nella natura allevia ansia, stress e depressione, fortifica il sistema immunitario, migliora la creatività e dà una spinta in più al metabolismo. Grazie alla comodità dei treni regionali, è possibile raggiungere vere e proprie oasi naturali, dove incontrare centinaia di specie animali e ammirare i colori di piante, fiori e alberi secolari. Qui ne vediamo 8. Ecco come raggiungerle.

 

 

LIGURIA

 

  • Parco nazionale Cinque Terre

254744Con i suoi 3.868 ettari, è il Parco nazionale tra i più piccoli d’Italia e al tempo stesso il più densamente popolato, con circa 4.000 abitanti suddivisi in cinque borghi: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare. Qui l’uomo in più di mille anni ha “modificato” l’ambiente naturale sezionando gli scoscesi pendii delle colline per ricavarne strisce di terra coltivabili, i cosidetti ciàn, sorrette da chilometri di muretti a secco. Questo è il vero tratto identitario delle Cinque Terre, con un paesaggio atipico e fortemente antropizzato, diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Raggiungi il Parco da Levanto in 5 minuti.
Raggiungi il Parco da La Spezia in 15 minuti.

Cosa fare
Il Parco delle Cinque Terre offre oltre 120 chilometri di sentieri che collegano 5 borghi italiani tra i più suggestivi, 5 itinerari subacquei, 11 itinerari in kayak e un itinerario natatorio protetto.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: www.parconazionale5terre.it

 

LOMBARDIA

 

  • Parchi Oltrepò mantovano

Oltre 9.000 ettari di territorio protetto racchiudono uno spaccato degli ambienti più significativi della natura dell’Oltrepò come sabbioni, lanche, bugni, saliceti, boschi planiziali e paludi. Un’eccezionale varietà di habitat che danno ospitalità a oltre 300 specie animali, alcune delle quali di assoluta importanza a livello europeo come ad esempio il tarabuso, il tarabusino, l’airone rosso, il falco di palude, la rana di Lataste, la testuggine di palude, la lucertola vivipara e il tritone crestato, solo per citarne alcune.

Raggiungi i Parchi da Verona in 32 minuti.
Raggiungi i Parchi da Bologna in 50 minuti. 

Cosa fare
Il sistema parchi dell’Oltrepò mantovano offre percorsi pedonali, fluviali e una rete di itinerari di oltre 270 chilometri, che collega oltre 8 aree protette: si tratta di un viaggio alla scoperta della natura nel cuore della pianura padana, riservato agli amanti delle due ruote. Una natura miracolosamente sopravvissuta allo sfruttamento agricolo o amorevolmente ricostruita, il cui valore aumenta esponenzialmente per la presenza del più straordinario ecosistema padano: il fiume Po.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: www.sipom.eu

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VENETO

 

  • Parco naturale Delta del Po

È un’area di straordinario interesse naturalistico, storico e geologico. Sette rami del fiume si aprono a ventaglio e formano il Delta attivo, ricco di ambienti diversi che ospitano ciascuno una propria flora e una propria fauna e che cambiano e si modificano di stagione in stagione. Ma il territorio è una terra ricca di biodiversità anche dal punto di vista gastronomico: il punto di forza è sicuramente rappresentato dai prodotti della pesca (che vanno dal pesce azzurro ai celebri mitili coltivati nelle lagune, fino al pesce allevato in valle), ma un’altra eccellenza del territorio che in qualche modo ne ha determinato la storia è la coltivazione del riso.

Raggiungi il Parco da Bologna in 50 minuti.
Raggiungi il Parco da Venezia in 1 ora e 10 minuti. 

Cosa fare
Le attività sportive (e non) sono notevoli e tutte legate a una forma di turismo slow: si può compiere una semplice passeggiata in bicicletta sugli argini dei sei rami del Po, organizzare un’escursione in barca oppure in canoa o magari dedicarsi al birdwatching per portare a casa ottimi scatti naturalistici, soprattutto grazie alle piazzole nascoste nelle Oasi di Cà Mello o di Cà Pisani.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: www.parcodeltapo.org.

 

 

EMILIA ROMAGNA

 

  • Parco del Delta del Po

254745Sorge su un’area con caratteristiche ambientali ed ecologiche uniche di oltre 52.000 ettari, abbracciando ambienti ricchi di biodiversità, dalle aree umide alle pinete, dalle acque salmastre alle acque dolci. Questa ricchezza ambientale si riflette anche nelle numerose specie animali e vegetali identificate all’interno del Parco: quasi 300 specie di uccelli, 50 specie di pesci, 10 specie di anfibi, 15 specie di rettili, 40 specie di mammiferi e più di 1000 specie vegetali. Oltre al valore ambientale e naturalistico, il Parco è tra le aree protette più antropizzate ed economicamente sviluppate in Italia, testimonianza del crocevia culturale ed economico tra Occidente e Oriente presente fin dal passato.

Raggiungi il Parco da Ferrara in 1 ora.
Raggiungi il Parco da Ravenna in 15 minuti. 

Cosa fare
Fra le esperienze da non perdere ci sono le escursioni a piedi, in barca, in bicicletta e a cavallo nei siti più suggestivi del Parco, laboratori didattici per famiglie con bambini, degustazioni, mostre di fotografia, convegni, raduni sportivi e molto altro. Un itinerario suggestivo (ideale per gli amanti del birdwatching) è quello lungo la salina di Comacchio: estesa per oltre 600 ettari, è formata da canali, dossi, specchi d’acqua e bacini per l’accumulo delle acque marine. Un ambiente estremo prescelto come luogo di nidificazione da molte specie di uccelli acquatici, tra cui il fenicottero.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: www.parcodeltapo.it

 

 

TOSCANA

 

  • Parco nazionale Foreste Casentinesi

Entra e respira. Lascia il resto in città, tanto qui non c’è posto per clacson, smog o affari. L’unica cosa che conta, abbracciati e protetti da queste mura d’alberi, è la vita. Ne avverti il profumo, ne percepisci i movimenti, la scopri sotto l’ultima delle foglie o tra i rami più alti, la senti scorrere nei rivoli d’acqua. Crinali panoramici, foreste millenarie, antiche mulattiere e strutture ricettive sempre più in sintonia con l’area protetta animano il Parco, che ospita una delle aree forestali più pregiate d’Europa, in un territorio con borghi medievali e due poli spirituali: il Santuario della Verna e l’Eremo di Camaldoli.

Raggiungi il Parco da Firenze in 1 ora e 15 minuti.
Raggiungi il Parco da Brisighella in 25 minuti.

Cosa fare
Il Parco si può visitare con piacevoli escursioni a piedi, in mountain bike, a cavallo o, in inverno, con gli sci da escursionismo e le ciaspole, lungo i circa 600 chilometri della rete sentieristica. Oltre ai percorsi trekking più impegnativi, sono presenti nove sentieri natura, brevi itinerari situati in zone facilmente accessibili, la cui caratteristica principale è di essere predisposti per mostrare le particolarità che si incontrano lungo il cammino, e che potrebbero facilmente sfuggire ai visitatori meno attenti o poco preparati. Inoltre, a Campigna e a Badia Prataglia sono stati allestiti due “Sentieri per tutti… i sensi”, accessibili a tutti e adattati ai diversi bisogni.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: www.parcoforestecasentinesi.it

 

 

MARCHE-UMBRIA

 

  • Parco nazionale dei Monti Sibillini

254749La leggenda vuole che nell’antro della Sibilla, posto sull’omonimo monte, vivesse “l’illustre profetessa che raro i suoi segreti altrui rivela”: negromanti e cavalieri erranti giungevano da tutta Europa, dopo viaggi estenuanti nella speranza di carpire un oracolo alla Sibilla. Oggi, in questo luogo magico, sorge una catena montuosa nel cuore dell’Italia con decine di vette che superano i 2.000 metri di quota, fra cui spicca il Vettore (2476 metri). Una delle escursioni più classiche è quella alle Gole dell’Infernaccio, formate dal fiume Tenna, lungo il percorso che porta fino all’Eremo di San Leonardo.

Raggiungi il Parco da Roma in 1 ora e 30 minuti.
Raggiungi il Parco da Foligno in 20 minuti.

Cosa fare
Il territorio offre innumerevoli e diversificate possibilità per chi vuole scoprirne, camminando, i suoi tesori in tutte le stagioni. I percorsi urbani guidano negli angoli medioevali dei paesi disseminati alle pendici dei Sibillini, mentre piacevoli passeggiate conducono nel mosaico di vita dal sapore rurale e pastorale. Il contatto con la natura selvaggia e il mondo magico delle vette, invece, possono essere raggiunti attraverso escursioni più impegnative, che spesso richiedono esperienza, allenamento e attrezzatura idonea. I più sportivi possono esplorare il Parco anche in sella a una mountain-bike, viaggiando lungo strade e sentieri in origine costruiti per le tregge dei contadini, i muli dei boscaioli, gli scarponi dei pastori e i sandali dei pellegrini. Un’esperienza indimenticabile può essere vissuta infine lungo il Grande Anello dei Sibillini, un percorso escursionistico di 124 chilometri completamente segnalato che, in nove giorni di cammino, permette di scoprire l’intera catena montuosa.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: www.sibillini.net


 

UMBRIA


  • Parco naturale Fonti del Clitunno

Le fonti del Clitunno generano uno specchio d’acqua con un perimetro poco più lungo di 400 metri per una superficie di quasi diecimila metri quadrati: qui, il muschio, le fanerogame, la coda di cavallo acquatica, la mestolaccia, la brosca increspata, la gamberaja maggiore e il nasturzio acquatico sono solo alcune delle piante che si possono ammirare. Il territorio circostante permette di realizzare itinerari a piedi, a cavallo e in bicicletta dove scoprire uliveti, ma anche i cammini spirituali di San Francesco e San Benedetto.

Raggiungi il Parco da Terni in 35 minuti.
Raggiungi il Parco da Foligno in 15 minuti. 

Cosa fare
Scaricando la app Eco Museo Campello, è possibile accedere a tante informazioni sulle fonti e sugli itinerari da affrontare a piedi o in bicicletta.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: www.fontidelclitunno.it.

 

LAZIO

 

  • Bosco Macchia Grande

Con i suoi 580 ettari di superficie, costituisce una delle realtà boschive più interessanti nella zona a Nord di Roma. Più che per la sua estensione, il bosco colpisce per la maestosità dei suoi alberi. La presenza predominante di piante di Cerro adulte e mature cala immediatamente in una dimensione inusuale, restituendo quasi per incanto la sensazione antica, eppure familiare, del contatto diretto con la natura. Qui sono state ambientate le scene di vari film western italiani, tra cui Django (1966) di Sergio Corbucci, e serie televisive come La Freccia Nera (2006), Distretto di Polizia (2000) e Romanzo Criminale (2008).

Raggiungi il Bosco da Roma in 1 ora.
Raggiungi il Bosco da Viterbo in 38 minuti. 

Cosa fare
Dall’entrata principale si snodano quattro itinerari: il primo, di colore verde, è dedicato agli alberi monumentali per cui il bosco è famoso; il secondo, di colore giallo, raggiunge due fontanili (Testa di Bovo e quello del Bottaccio); il terzo, di colore azzurro, è adatto agli amanti dei set cinematografici e televisivi, perché percorre i luoghi finiti sul piccolo e grande schermo; il quarto, di colore rosso, è il più impegnativo ed è denominato Sentiero del Bologno.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: www.agrariamanziana.it



PUGLIA

 

  • Area marina protetta Torre Guaceto

254751Situata lungo un tratto di costa di sei chilometri, è costituita da un’area marina e una terrestre. Ogni forma e colore del Parco è voluta e modellata dal mare, che scorre al di là delle dune, attraverso la macchia mediterranea e le paludi, per giungere al Castello di Serranova dove, fino a Punta Penna Grossa, sono presenti gli uliveti secolari.

Raggiungi l’Area Marina da Bari in 50 minuti.
Raggiungi l’Area Marina da Brindisi in 15 minuti.

Cosa fare
È possibile effettuare escursioni a piedi e in bici con una sosta bagno nelle suggestive calette della zona costiera, fare snorkeling ed immersioni subacquee previa autorizzazione dell’ente gestore, passeggiate lungo i sentieri della macchia mediterranea e vicino ai chiari d’acqua che ospitano la fauna selvatica. A Torre Guaceto ci sono due centri recupero per gli animali scoperti in difficoltà. Uno è il “Luigi Cantoro”, dove dal 2016 vengono curate le tartarughe marine che hanno rischiato la vita in mare; l’altro, inaugurato a febbraio 2019, ospita gli uccelli e i mammiferi.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito: www.riservaditorreguaceto.it.

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