Tumori del cavo orale: 6 consigli per prevenirli

Fumo e alcol costituiscono i principali fattori di rischio per lo sviluppo dei tumori del cavo orale



Numeri che fanno riflettere quelli relativi ai tumori del cavo orale: si stima che queste patologie colpiscano il 5% degli italiani, con 43.000 nuovi casi ogni anno in persone sempre più giovani.

La diagnosi di queste forme tumorali è quasi sempre tardiva, fattore che provoca ogni anno circa 8.000 morti. All’aumento dell’incidenza di tali tumori contribuisce anche la scarsa propensione degli italiani per le visite odontoiatriche.


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I principali fattori di rischio per lo sviluppo di queste forme tumorali sono rappresentati sicuramente dal vizio del fumo e dell’alcol, ma al loro sviluppo contribuisce anche la scarsa igiene orale, lo scorretto posizionamento delle protesi dentarie, lo scarso consumo di frutta e verdura e le infezioni da papilloma virus (HPV), un virus trasmissibile per via sessuale.

I tumori del cavo orale mostrano un andamento in controtendenza rispetto agli altri carcinomi, il cui numero di casi va diminuendo: il dato lascia un po’ stupiti, anche perché i tumori del cavo orale dovrebbero essere facilmente diagnosticabili, non solo dallo specialista, ma i campanelli d’allarme sono numerosi e facilmente osservabili da ciascuno.

Bisognerebbe sempre guardarsi bene in bocca, tirando fuori la lingua quanto più possibile, soprattutto verificando che non vi siano macchie biancastre ai lati o posteriormente.

È bene accertarsi che sulla lingua non ci siano noduli o grumi; la lingua è la più colpita dai tumori della bocca nei non fumatori. È buona norma accertarsi che anche le guance e le labbra siano prive di macchie e noduli.

È bene esaminare anche il pavimento della bocca con le dita così come il palato, anche nelle parti molli per sentire se ci sono noduli o grumi; bisognerebbe palpare anche l’area del collo e della gola per capire se eventualmente sono i ingrossati i linfonodi, una possibile spia di qualcosa di serio.

Non va mai trascurato alcun inspiegabile dolore o bruciore della bocca, delle labbra, delle guance o della gola o difficoltà persistenti nella deglutizione e nella masticazione.

Come puntualizza la professoressa Antonella Polimeni, Direttore del Dipartimento Testa Collo del policlinico Umberto I, Sapienza Università di Roma, «il numero globale di nuovi casi è in aumento e la sopravvivenza a cinque anni resta attualmente ancora bassa. Per invertire il trend di incidenza è necessario far convergere le migliori energie sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sul trattamento multi-specialistico».

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