Contro la gastroenterite da rotavirus serve il vaccino

È gratuito, si prende per bocca e protegge i più piccoli dal rischio di infezione fino al 90%



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Febbre, vomito, diarrea, mal di pancia. Sono le gastroenteriti da rotavirus, che colpiscono soprattutto i lattanti  fino a due anni e, in Italia, rappresentano la principale causa di ospedalizzazione in età pediatrica. Perché, oltre a un profondo senso di malessere che rende il piccolo apatico e inappetente, causano spesso pericolose forme di disidratazione e perdita di peso che esigono un ricovero.


È inserito nei Lea

La soluzione? Vaccinare tutti i bambini. «Il vaccino anti-rotavirus è stato introdotto in Italia 12 anni fa, ma è solo dal 2017 che il Ministero della Salute l’ha inserito nei Lea (livelli essenziali di assistenza) offrendolo in modo gratuito in tutte Regioni italiane», spiega il dottor Giorgio Conforti, pediatra di famiglia a Genova, referente nazionale vaccini per la Federazione italiana medici pediatri.

«Ai genitori arriva una lettera che li invita a presentarsi al centro vaccinale di pertinenza per sottoporre il piccolo alla vaccinazione. Anche in mancanza della comunicazione, si può comunque richiedere il vaccino che può essere somministrato in tutta sicurezza già dalla sesta settimana di vita. È quindi essenziale attivarsi prima possibile per evitare l’infezione, specie se il neonato ha fratelli e sorelle che frequentano il nido o la scuola materna».


Due versioni disponibili

Esistono 2 tipi di vaccino, entrambi sotto forma di soluzione orale (ovvero goccine). Il primo prevede 2 somministrazioni a distanza di 2 mesi l’una dall’altra, mentre il secondo 3, sempre con lo stesso intervallo. La protezione contro il rischio di infezione raggiunge il 90% ed entrambi sono ben tollerati.

A volte, come effetto collaterale si possono avere 2 o 3 giorni di scariche diarroiche, mentre è molto rara l’eventualità di un forte mal di pancia dovuto a invaginazione intestinale (il piegamento all’interno di una o più parti dell’intestino). Evenienza che viene azzerata se si fa il vaccino entro i 5-6 mesi di vita.


C’è anche una campagna

Per aumentare la consapevolezza nei confronti delle infezioni da rotavirus e imparare a prevenirle, Gsk, con il patrocinio della Federazione italiana medici pediatri, ha organizzato una campagna chiamata #unapreoccupazioneinmeno.

L’iniziativa, rivolta a medici e genitori, si avvale di un sito (unapreoccupazioneinmeno.it) ed è presente anche su Facebook e YouTube.


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Articolo pubblicato sul n. 45 di Starbene in edicola dal 22 ottobre 2019


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