Come prepararsi al vaccino anti-Covid

Scopri quello che ti aspetta il giorno della vaccinazione. Cosa fare prima, durante e dopo il vaccino, come gestire l’ansia, quali sono i possibili effetti collaterali e come affrontarli



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Lo hanno chiamato in tutto il mondo il V-day, il fatidico giorno della vaccinazione. La prima grande arma di massa in grado di combattere e, si spera, annientare il nuovo mostro, il Coronavirus. Dunque, in un misto di attesa speranzosa, ma anche di timori, molti di noi si accingono a fare l’iniezioneCosa aspettarsi davvero dal vaccino anti Covid-19? Cosa è importante sapere e fare prima, durante e dopo? Ce lo spiega uno dei maggiori esperti di Covid 19, il virologo Fabrizio Pregliasco.



12 ORE PRIMA DEL VACCINO: COSA FARE


  • Le coppie fragili avranno bisogno di aiuto?

    Visto che può esserci febbre alta e malesseri di vario tipo per qualche giorno, prevedete che qualcuno di famiglia, possibilmente già vaccinato o guarito, possa aiutarvi nella settimana della vaccinazione.

  • Per prevenire gonfiori alla spalla sono utili massaggi o farmaci preventivi?

    Uno degli effetti collaterali più diffusi della vaccinazione è il gonfiore nella parte dell'inoculazione. Ma è inutile "preparare" il muscolo con massaggi o tecniche di relax. L'indolenzimento passa di solito in 24 ore, e nessuna pre-medicazione è raccomandata.

  • Vanno fatti degli esami prima?

    No, e sono inutili anche le analisi della coagulazione del sangue che in questo periodo qualcuno si è preoccupato di fare per paura di uno degli effetti collaterali più gravi ma rari, la trombosi. Inutile fare anche il test di gravidanza.

  • Vanno sospesi i farmaci che si prendono di solito, prima del vaccino? 

    No. Da quelli per l’ipertensione a quelli per la gastrite agli anticoagulanti e cortisonici: si mantiene la terapia in corso. Il vaccino si può fare anche se si è in terapia antibiotica: il medico vaccinatore valuterà il grado di infezione in corso. Nemmeno la chemioterapia va sospesa e preclude alla immunizzazione.




COSA FARE IL GIORNO DEL VACCINO


  • Se ci sono febbre o sintomi respiratori occorre rimandare?

    La febbre fino a 37,5 °C permette la vaccinazione, ma è meglio sentire il medico curante o, in assenza, il 118, per sapere cosa fare. Qualsiasi sintomo deve essere comunque riportato a chi vi deve vaccinare. Alla peggio si rimanda, ma lo decide il medico.

  • Se si ha il ciclo meglio aspettare?

    No, il ciclo non incide minimamente sulla vaccinazione o crea rischi particolari. Certo, se si sa che di solito arriva anche un po’ di malumore, bisogna tenere in conto che si sommerà con l’ansia da V-day. Può essere il caso di farsi prescrivere un ansiolitico.

  • Si può guidare il giorno del vaccino?

    Certamente: il vaccino non incide sull’attenzione, la vista o le capacità di guida, e nemmeno nel caso di indolenzimento al braccio, che avviene dopo diverse ore dall’iniezione e non peggiora perché usiamo il volante. Detto questo, è meglio farsi accompagnare o prendere un taxi se si è ansiosi o ci si vuole rilassare dopo la “prova”.

  • Si può scegliere il braccio dove fare l'iniezione?

    Sì. A destra o sinistra è indifferente, tanto vale optare per il lato che usiamo quotidianamente di meno.

  • Cosa fare al momento dell'iniezione?

    Sarà un giorno di particolare ansia per alcuni, quindi meglio non guardare. Evitando così anche di irrigidire il braccio al momento dell’entrata dell’ago: meglio non aiutare eventuali tumefazioni.

  • Chi ha fatto già il Covid deve avere particolari attenzioni?

    No, anche se sarà sottoposto a un’iniezione sola o a due ma differite di mesi, perché è già, almeno parzialmente, protetto. Il vaccino viene fatto per ulteriore precauzione. D’altronde, superata l’emergenza, questo virus diventerà analogo all’influenza tradizionale e, ogni anno, dovremo vaccinarci.


COSA FARE 24 ORE DOPO LA VACCINAZIONE


  • Si può fare sport? 

    Praticare attività fisica non incide minimamente sul decorso post-vaccino. Certo ci vuole buon senso: inutile strafare se ci si sente già un po' giù. Al limite si può prendere qualche giorno di pausa per vedere come va, e poi ricominciare gradualmente.
     
  • La stanchezza è normale? 

    Lo abbiamo osservato soprattutto nelle donne e dopo la seconda dose, e in chi ha già avuto il Covid e poi fa il vaccino. Niente di preoccupante, passa da sola nel giro di qualche giorno, a volte di più. Evitiamo di sforzarci per “reagire” all'assestamento che il sistema immunitario sta compiendo. Se la stanchezza non migliora dopo 7 giorni consiglio di consultare il medico.

  • Ci sono sintomi da Pronto Soccorso? 

    Se appaiono disturbi quali mancanza di respiro, dolore toracico e mal di testa grave occorre subito rivolgersi al medico. Sono possibili segni della tromboembolia, cioè dell’occlusione dei vasi polmonari, un evento rarissimo: si calcola che si sia verificata in 25 casi su 20 milioni di dosi di vaccino e anche l’Astra Zeneca, sospeso perché sospettato di provocarla, è stato assolto poiché non è risultato nessun caso correlato alla vaccinazione.

  • Se si ha la febbre è un segno del Covid?

    La febbre è uno dei più comuni effetti collaterali ma non si deve pensare che il vaccino possa far venire il Covid. È impossibile. La febbre è la normale reazione del sistema immunitario: vuol dire che tutto sta funzionando.

  • Dopo la vaccinazione si può prendere il Covid?

    Sì ma con sintomi lievi ed evitando le conseguenze più gravi dell’infezione, quelle che portano all’uso dell’ossigeno o alla rianimazione.

  • Posso vaccinarmi in gravidanza? E se sto cercando un bimbo? 

    «La Società italiana di ostetricia e ginecologia, insieme a quella di neonatologia, afferma che il vaccino può essere fatto in sicurezza anche in gravidanza, esattamente come il vaccino dell’influenza tradizionale, che è addirittura raccomandato», assicura Fabrizio Pregliasco. Ma anche chi è fertile e non sta usando contraccettivi può vaccinarsi senza temere effetti indesiderati sull'eventuale concepimento. «Se invece sta prendendo la pillola contraccettiva non deve sospenderla, perché non interferisce minimamente».



Come gestire l'ansia da vaccino

L’hanno già ribattezzata “ansia da V-day” e non serve essere ipocondriaci per provarla in vista della fatidica data. Basta pensare a chi si è visto rimandare il vaccino a pochi minuti dalla dose per il ritiro di quello versione Astra Zeneca o, peggio, quelli che lo avevano appena fatto. Tutto finito bene per fortuna, ma come gestire l’ansia prima, durante e dopo l'iniezione?

«In effetti ci sono anche episodi di evitamento o fuga tipo “ansia prima degli esami” proprio il V-day, cosa da evitare e che si può gestire», spiega Giampaolo Perna docente di psichiatria e responsabile del Centro per i Disturbi d’Ansia e di Panico di Humanitas San Pio X a Milano.

«Innanzitutto occorre sapere che non bisogna interrompere eventuali terapie con ansiolitici e antidepressivi perché non ci sono evidenze che li controindichino. Poi, se sappiamo di essere ansiosi di natura, bisogna cercare di fare movimento nei giorni immediatamente prima. Vietato stare seduti sul divano ad aspettare la fatidica ora, perché ciò amplifica l'ansia: bisogna fare delle cose, aumentare la propria attività».


I lavori manuali, per esempio, secondo diversi studi scientifici, non “eliminano” il pensiero ma evitano che diventi ossessivo. «Avere delle sensazioni di disagio è però normale», spiega Perna. «Ma se sono ansioso di natura o ipocondriaco tendo a enfatizzare i pericoli: è bene quindi affrontare il V-day in compagnia, prima durante e dopo, magari con la stessa persona che guiderà fino al centro vaccinale per noi (meglio farsi accompagnare). Se l’ansia fosse molto forte, consiglio poi di assumere un ansiolitico a basso dosaggio la mattina dell’evento, comunque su indicazione del medico di riferimento».



Quali sono gli effetti collaterali del vaccino

Sono diversi quelli possibili, ma non è detto che compaiano sempre. Di solito si verificano il giorno dopo, soprattutto con la seconda dose di vaccino. Certi sono più comuni, altri davvero rari.
Eccoli, in ordine di frequenza:

 Gonfiore nel punto dell'iniezione. È l’effetto collaterale più diffuso e benigno, cioè senza conseguenze. Passa da solo in 24 ore, senza bisogno di fare nulla.

• FebbrePuò essere lieve o collocarsi anche sopra i 39 °C e durare anche più di un giorno. Si può usare un antipiretico, sentito il medico.

• Dolori muscolari. Assomigliano a quelli dell’influenza classica e possono essere accompagnati da febbre o meno. Anche questi passano in fretta.

• StanchezzaSoprattutto chi ha fatto la seconda dose si è sentito stanco anche per una settimana. Il riposo (non sforzatevi) è la medicina migliore. 

TromboemboliaÈ uno degli effetti collaterali più temuti di qualsiasi vaccinazione perché potenzialmente mortale. Per fortuna è rarissimo: su 43 milioni di vaccinati, nel momento in cui scriviamo, i casi di trombosi correlati a certi tipi di vaccini sono meno di 250. 



Il test che conta gli anticorpi

Dopo la vaccinazione spesso inizia la corsa a fare il test che conta il numero di anticorpi. «Ma ad oggi non esiste un test completamente affidabile», avverte Pregliasco.

«Per sapere davvero quanti anticorpi abbiamo dovremmo fare quello neutralizzante: si mettono gli anticorpi in una provetta per vedere se contrastano il virus. Una procedura complessa che si fa normalmente in ospedale».




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Articolo pubblicato sul n. 5 di Starbene in edicola e nella app dal 13 aprile 2021


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