Colesterolo: cosa c’è da sapere?

Il colesterolo è un componente necessario per la funzionalità dell’organismo: ma quali sono i valori di riferimento che è bene tener presente? E quali gli alimenti da preferire in caso di colesterolo alto?



di Margherita Monfroni

Il colesterolo è un grasso presente nel sangue che viene in parte prodotto dal fegato e in parte ricavato da alcuni tipi di alimenti, come la carne, il pesce, le uova, i latticini e i grassi di origine animale (burro, strutto etc.).

Il colesterolo svolge un ruolo fondamentale per l’organismo in quanto determina l’efficienza con cui ogni cellula lavora. Inoltre è un componente necessario per la sintesi della vitamina D, nonché per la produzione di alcuni ormoni e della bile, ovvero il liquido prodotto dal fegato che consente la demolizione e l’assorbimento dei grassi assunti con l’alimentazione.


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Colesterolo buono e cattivo

Il colesterolo viene trasportato nel sangue dalle proteine: quando questi due componenti si combinano, formano una particella chiamata lipoproteina.

I due principali tipi di lipoproteine sono:

- la lipoproteina ad alta densità (HDL), o colesterolo buono, che rimuove il colesterolo in eccesso dalle cellule e lo porta nel fegato, dove viene scisso ed eliminato dal corpo come scarto.

- la lipoproteina a bassa densità (LDL), o colesterolo cattivo, che trasporta il colesterolo in tutto il corpo ma che, se presente in quantità eccessiva, tende ad accumularsi sulle pareti dei vasi sanguigni, provocandone un indurimento ed un ispessimento progressivo che può esporre ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari.

Valori

È possibile misurare i livelli di colesterolo con un semplice esame del sangue.

I valori di riferimento sono i seguenti:

- colesterolo totale: fino a 200 mg/dl

- colesterolo LDL: fino a 100 mg/dl

- colesterolo HDL: non inferiore a 50 mg/dl

Si parla di ipercolesterolemia (o “colesterolo alto”) quando il valore del colesterolo totale (LDL più HDL) risulta maggiore a 200 mg/dl.

Colesterolo alto

Pur non producendo sintomi diretti, l’ipercolesterolemia aumenta esponenzialmente il rischio cardiovascolare in quanto può causare l'aterosclerosi, ovvero un pericoloso accumulo di colesterolo sulle pareti delle arterie.

Questi depositi (placche) possono ridurre il flusso di sangue attraverso le arterie e causare complicazioni quali:

- Angina pectoris. Se i depositi di colesterolo interessano le arterie coronarie e ostacolao l’afflusso di sangue ricco di ossigeno al cuore, si può soffrire di dolore al torace (angina), alle braccia o alla mandibola, soprattutto in concomitanza di uno sforzo fisico.

- Infarto del miocardio. Se una placca si rompe o si stacca dalla parete dell’arteria, si può formare un coagulo di sangue (trombo) che può bloccare il flusso sanguigno. Qualora l’ostruzione interessi un’arteria coronaria, si verifica un infarto miocardico, ovvero la morte di una parte del muscolo cardiaco.

- Ictus. L’origine è la stessa dell’infarto, però l’ostruzione interessa un vaso cerebrale e causa gravi danni alle cellule cerebrali.

Cause

I fattori responsabili del colesterolo alto possono essere molteplici e comprendere cattive abitudini come il fumo o l’abuso di alcol, un’alimentazione insalubre, la mancanza di esercizio fisico nonché la presenza concomitante di condizioni quali l’ipertensione, il diabete, malattie dei reni o del fegato e disturbi alla tiroide.

Oltre ad uno stile di vita scorretto, anche la familiarità può costituire un fattore di rischio: l’ipercolesterolemia familiare, infatti, è una condizione causata dall’alterazione di un gene che provoca a sua volta un aumento significativo della quantità di colesterolo LDL nel sangue, con tutte le conseguenze correlate.

Trattamento

Il trattamento farmacologico dell’ipercolesterolemia dipende dai livelli di colesterolo e da altri fattori che dovranno essere valutati da un medico. In tutti i casi, il miglioramento dello stile di vita tramite la cura dell’alimentazione e la pratica di un’attività fisica costituiscono il principale approccio utilizzato per ridurre i livelli di colesterolo.

La prescrizione delle statine, un gruppo di farmaci in grado di rallentare la produzione di colesterolo LDL e incrementare nel contempo la capacità del fegato di eliminare quello già in circolo nel sangue, è normalmente impiegata nelle persone con un rischio cardiovascolare maggiore.

Dieta

Una relazione della Harvard Health ha identificato undici alimenti utili per abbassare il colesterolo, che comprendono nello specifico:

- avena

- orzo e cereali integrali

- legumi

- melanzane e okra

- noci

- olio di origine vegetale

- frutta (soprattutto mele, uva, fragole e agrumi)

- soia e alimenti a base di soia

- pesci grassi (in particolare salmone, tonno e sardine)

- cibi ricchi di fibre

Integrare questi alimenti in una dieta equilibrata, quindi, può favorire un miglior controllo dei livelli di colesterolo. Lo stesso rapporto, peraltro, elenca anche gli alimenti che possono invece contribuire ad aumentare i livelli di colesterolo, e che comprendono nello specifico carne rossa, formaggi grassi, margarina, grassi idrogenati (come la margarina) e prodotti da forno.

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