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I 3 segreti per campare cent’anni

Giuseppe Ottaviani, classe 1916, è il re mondiale del salto in lungo, categoria master. Il suo segreto? Allenamenti regolari, tante verdure in tavola e un atteggiamento positivo e solare verso la vita

iStock



di Oscar Puntel


Cento anni e non sentirli. Cento anni e godere di buona salute a tal punto di partecipare a manifestazioni sportive agonistiche. Il protagonista è Giuseppe Ottaviani, che ai Campionati italiani master indoor, svoltisi ad Ancona alla fine di febbraio 2017, è riuscito nell’impresa di migliorare il proprio primato nel salto in lungo (categoria M100).

Nato il 20 maggio 1916, marchigiano, di Sant’Ippolito, l’atleta centenario è riuscito a superare se stesso. Ha chiuso la sua gara saltando 1,16 metri. Lo scorso anno, alla stessa manifestazione, aveva fissato il limite degli 1,08 metri. Partecipando ai diversi campionati master (competizioni di atletica leggera riservate agli over 35, divisi in sottocategorie per specialità e fascia d’età), Ottaviani nel suo palmares colleziona medaglie e piazzamenti anche nel salto in alto, nel lancio del peso, del martellone e del giavellotto e del disco, nella corsa di 100, 200 metri e nel salto triplo.

Un vero recordman. Ma quali sono i segreti di questo campione? Ecco che cosa abbiamo scoperto.


IN PALESTRA 3 VOLTE ALLA SETTIMANA

Giuseppe si allena ogni giorno, seguendo un programma ben definito che alterna cardio e pesistica. Per la parte cardio, ci sono ovviamente la camminata veloce e la corsa su tapis-roulant o all’aperto.

In palestra, dove si allena 3 volte alla settimana, svolge una serie di esercizi improntati sulla pesistica. «Il vantaggio, in un allenamento di questo tipo, è il rinforzo della muscolatura», spiega Pietro di Prampero, fisiologo e professore emerito dell’Università di Udine. «Oltre i 65 anni, le fibre dei muscoli tendono a un normale processo di disgregazione, se non vengono stimolate. È per questo che molti anziani cadono, inciampano, scivolano e si fanno male, soprattutto in casa. La caduta spesso è dovuta a qualche agente accidentale nell’ambiente circostante, ma se i muscoli fossero robusti avremmo solo qualche botta come risultato. Tenendosi costantemente allenato il signor Ottaviani mantiene il fisico tonico e in vigore e ha minori probabilità di incorrere in incidenti domestici».

C’è un altro vantaggio: allenamenti quotidiani dei muscoli rinforzano anche i riflessi, le risposte automatiche del nostro fisico quando c’è uno stimolo esterno “improvviso”. «Con il progredire dell’età, le reazioni motorie a stimoli esterni tendono a essere più lente: la risposta muscolare arriva qualche millisecondo più tardi rispetto a quella prodotta da un fisico giovane», dice l’esperto. «Tenendo allenati i muscoli, invece, la risposta neuromuscolare si mantiene pronta. Per intenderci, questo signore alla guida dell'auto, trovandosi di fronte un pedone, è in grado di frenare prontamente tanto quanto un cinquantenne». Ecco perché è molto utile rinforzare i muscoli degli arti inferiori, le gambe. Se non si ha la possibilità di andare in palestra, basta anche fare le scale, ogni giorno, meglio a due gradini per volta», consiglia il fisiologo.


INSALATA A OGNI PASTO

Il signor Ottaviani dice di mangiare di tutto. Ma c’è una cosa che caratterizza la sua dieta: l’insalata. Non c’è pietanza, sulla sua tavola, pranzo o cena che sia, che non venga abbinata alle verdure crude. «È un trucco ben conosciuto degli atleti», commenta il nostro esperto. «Tutti i vegetali contengono fibre. E questi elementi “proteggono” l’organismo dallo stress cui è sottoposto dopo una prestazione sportiva. Inoltre hanno un effetto prebiotico, a livello intestinale, favoriscono la normale attività e proliferazione dei batteri del colon. In concreto, vuol dire prevenzione per alcune malattie dell’intestino, come diverticolosi e tumori, frequenti con l’avanzare dell’età. Le fibre vegetali riducono anche il rischio di diabete e malattie dell’apparato cardiovascolare», spiega l'esperto.


INTERESSI E PROGETTI SEMPRE IN PRIMO PIANO

Giuseppe Ottaviani ha un atteggiamento molto positivo: progetta, studia sempre, usa regolarmente il computer. Si dice gioiosamente curioso di quello che lo circonda. Una personalità "solare" può portarci a rompere il muro dei 100 anni? «Conoscere, imparare, pensare al futuro mantiene vivo il nostro organismo che si sente proiettato a un domani indefinito e avvolto da un presente ricco e fertile. Cominciamo a morire, invece, quando smettiamo di immaginare il futuro e sentiamo le nostre azioni inutili, in una prospettiva dove non c'è più il tempo di godere e di pianificare», spiega Zaira Di Mauro, psicologa di Milano.

«Mantenere attivi mente e corpo allunga la vita psicologica, e di conseguenza quella fisica. Se siamo impegnati emozionalmente, affettivamente e intellettualmente trasciniamo tutto il nostro organismo verso la vita stessa, produciamo endorfine e ormoni alla base del benessere e del piacere di viverla. Al contrario, lasciarsi andare all'inattività, alla stasi eccessiva, al risparmio energetico e alla ripetizione dei gesti quotidiani induce il nostro organismo a spegnersi».

1 marzo 2017

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