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Laser a femtosecondi: una tecnica all’avanguardia

di Alcon


È una delle patologie più diffuse al mondo, responsabile della perdita della vista per almeno 20 milioni di persone. In Italia, l’Istat certifica che ne soffre l’8,5 per cento della popolazione compresa tra i 70 e i 74 anni; il 12,4 per cento tra i 75 e gli 80 e il 17,1 per cento degli ultraottantenni.

Parliamo della cataratta, cioè dell’opacizzazione del cristallino naturale all’interno dell’occhio, causato da un accumulo - progressivo nel tempo - delle proteine. La loro concentrazione fa sì che il cristallino opacizzato riduca la quantità di luce che passa all’interno degli occhi, annebbiando la visione.

La chirurgia della cataratta è una delle operazioni più eseguite in Italia: circa 557 mila all’anno. Malgrado questi numeri, la conoscenza di questa patologia è decisamente poco diffusa. Proprio per colmare il deficit di «cultura» sul tema nasce il portale vediamocibene.it


Tutto quello che c’è da sapere

Notizie, contatti con cliniche specializzate e testimonianze di chi ha risolto la propria condizione. Il portale vediamocibene.it offre un ampio ventaglio di informazioni, divulgate con un linguaggio diretto e in modo intuitivo con l’aiuto di video e di animazioni. Una vera miniera di dettagli sulla cataratta, che vanno dalle basi della patologia ai sintomi più diffusi, con un’attenzione particolare sulle tecniche chirurgiche di ultima generazione.

Le video animazioni e le video-testimonianze sono centrali nella linea divulgativa del portale, poiché puntano a illustrare le procedure chirurgiche in modo semplice e a raccontare l’esperienza di chi ha già subito l’intervento, con l’obiettivo - non secondario - di rassicurare chi sta raccogliendo informazioni per un proprio intervento.

Inoltre, una mappa di geolocalizzazione permette all’utente di identificare le cliniche specializzate a lui più vicine, e di avere a disposizione tutte le informazioni necessarie per prendere contatto con l’equipe medica del centro che verrà scelto per l’intervento.

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Il laser a femtosecondi

Per quanto riguarda le tecniche di ultime generazione, il laser a femtosecondi - noto anche come femtolaser - è senza dubbio l’avanguardia degli interventi chirurgici per risolvere la cataratta. Tale tecnica si basa sull’utilizzo di una luce infrarossa con impulsi della grandezza di pochi micron e di brevissima durata. La luce può essere focalizzata a diverse profondità nell’occhio per tagliare i tessuti nel punto desiderato, evitando l'impiego del bisturi.

I passaggi più critici dell’intervento chirurgico (accessi, apertura della capsula e frammentazione del cristallino) vengono eseguiti dal chirurgo grazie al laser, preparando così l’occhio per i successivi passi della chirurgia tradizionale (aspirazione della cataratta e inserimento della lente artificiale).

L’elevata velocità del fascio di luce laser produce bassa energia e non arreca alcun danno all’interno dell’occhio.

I vantaggi del femtolaser possono quindi essere riassunti come segue:

  • Tecnica più sicura e precisa
  • Intervento rapido e indolore
  • Guarigione rapida
  • Recupero visivo molto veloce
  • Nessun punto di sutura
  • Minore astigmatismo indotto
  • Risultati refrattivi più precisi e stabili
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La fase finale dell’intervento

L’intervento si conclude con l’impianto di una lente intraoculari (IOL) che sostituisce il cristallino asportato. Si tratta di una lente molto piccola, caratterizzata da materiale morbido e flessibile che aiuta a mettere a fuoco le immagini sulla retina per ripristinare correttamente la visione.

Le lenti possono essere monofocali o multifocali: entrambe permettono di correggere l'astigmatismo (lenti toriche). Il semplice design ottico delle lenti monofocali consente la messa a fuoco di un unico punto focale. Le lenti multifocali, e in particolare l'ultima generazione di IOLs trifocali, sono invece state concepite per mettere a fuoco da lontano, da vicino e soprattutto nelle distanze intermedie, cioè quelle che tipicamente caratterizzano le normali attività quotidiane.

Gestendo al meglio la luce, questo tipo di lente consente la messa a fuoco alle distanze maggiormente utilizzate: 40 cm per leggere un libro o il cellulare, 60 cm per l'uso del computer o per vedere bene il cruscotto della macchina. Il loro utilizzo è quindi decisivo per ridurre in modo significativo la dipendenza dagli occhiali.



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