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Tacchi alti: gli esercizi anti dolore

I tacchi a spillo? Nessun divieto. Per calzare gli stiletti senza dolori e con disinvoltura, allena i piedi seguendo il metodo di una trainer italiana, che sta spopolando negli States. Bastano 10 minuti 2 volte alla settimana. Ecco gli esercizi

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di Cristina Sarto


I tacchi? Fantastici appena indossati, ma che male dopo averli calzati per una giornata intera! La soluzione arriva da New York, dove un’insegnante di Pilates, richiestissima dalle celeb, ha messo a punto un workout per svettare sugli stiletto senza perdere il sorriso.

«Si tratta proprio di un allenamento, perché quando indossiamo le scarpe alte siamo come atlete professioniste: ci serve la giusta preparazione e un programma di defaticamento» spiega Ilaria Cavagna, ex ballerina e ideatrice del metodo High Heel Rescue. «I tacchi, infatti, ci costringono a una posizione innaturale: il peso del corpo è distribuito solo su una piccola parte del piede (la punta) e così il baricentro si sposta in avanti. L’effetto più evidente è che ci fanno male i piedi, ma a lungo andare anche ginocchia, anche e colonna vertebrale rischiano di risentirne».

La tecnica prende spunto dal Pilates, ma si basa anche sui principi della posturologia. «L’obiettivo è rinforzare i muscoli del piede e della caviglia, fondamentali per darci stabilità quando camminiamo» conclude l’esperta. «Ma non solo.

Alcuni esercizi sono studiati apposta per ridistendere e riallargare le dita, che vengono messe alla prova non solo dall’altezza del tacco, ma anche dalla forma stretta e appuntita. In questo modo, si stimola un maggior afflusso di sangue verso la punta dei piedi, alleviando eventuali infiammazioni». Con i 4 esercizi che trovi qui, praticati per 10 minuti due volte alla settimana, inizierai a sentire i primi benefici. Nell’attesa di poter ordinare sul sito ufficiale di questo training il Rescue Loop, uno speciale attrezzo salva piedi che la trainer italiana sta lanciando negli States.

Esercizio 1

Seduta a terra o su una sedia. Appoggia una caviglia sul ginocchio opposto. Infila le dita di una mano tra quelle del piede e resta così per qualche secondo, esercitando una leggera pressione. Stringendo bene la presa, ruota la caviglia 5 volte in un senso, poi nell’altro. Mentre lo fai, cerca di forzare leggermente la flessione e l’estensione delle dita del piede.

Il consiglio in più: se non riesci a infilare le dita della mano tra quelle del piede, perché troppo rigide, massaggiale con una crema idratante per un minuto. Poco alla volta, si lasceranno andare.

Esercizio 2

Seduta su una sedia, appoggia il piede su un piccolo cilindro (va bene anche una bottiglietta di plastica). Muovi velocemente il piede avanti e indietro, esercitando una leggera pressione verso il basso. Fai in modo che tutta la pianta, dal tallone alla base delle dita, entri in contatto con l’attrezzo. Continua per 30 secondi, poi dall’altra parte.

Il consiglio in più: dopo qualche giorno, puoi farlo anche in piedi, con una mano appoggiata a un muro. In questo modo, aumenti il carico sul piede. Se senti male, però, ritorna alla posizione seduta.

Esercizio 3

In piedi, gambe leggermente divaricate. Solleva leggermente le dita, tutte contemporaneamente, poi riappoggiale a terra una alla volta, partendo dal mignolino. Sollevale ancora, una alla volta, l’alluce per primo e poi tutte le altre. Continua per 30 secondi, immaginando che il pavimento sia la tastiera di un pianoforte, da suonare con il piede.

Il consiglio in più: è un esercizio difficile da coordinare, che richiede qualche giorno di allenamento. Se all’inizio hai delle difficoltà con l’equilibrio, prova da seduta.

Esercizio 4

In piedi, gambe leggermente divaricate, una mano appoggiata a un muro. Piega leggermente le ginocchia, allungando la colonna vertebrale verso l’alto. Mantenendo il busto fermo, solleva i talloni e rimani con i peso del corpo sulle punte dei piedi. Distendi le ginocchia e poi, lentamente, appoggia di nuovo i talloni a terra.

Il consiglio in più: quando diventi più pratica, puoi aggiungere un piccolo rialzo (un libro o una tavoletta di 3 centimetri) sotto le dita dei piedi. In questo modo, aumenti l’intensità dello stretching a livello dei polpacci.


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