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Rapporti sessuali non protetti: quali rischi?

Il sesso non sicuro è diffuso e non solo tra i giovani, ma il rischio di trasmissione di malattie è alto: ecco perché avere rapporti sessuali protetti

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di Paola Toia


Sembra impossibile dover parlare ancora della necessità di praticare sesso sicuro nel 2018? Purtroppo no, sono tanti, soprattutto tra i giovani, ad essere poco informati sulle conseguenze di un rapporto sessuale non protetto. La preoccupazione principale riguarda spesso una possibile gravidanza, ma i rischi sono vari e la salute va messa in primo piano.

Oggi l'età in cui i ragazzi si avvicinano al sesso è sempre più vicina all'adolescenza ed è dunque necessario fornire loro le giuste basi per affrontare la situazione al meglio, con consapevolezza e preparazione. Ma non sono solo i giovani a non praticare sesso sicuro e le malattie sessualmente trasmissibili hanno diversi gradi di rischio.

L'informazione dunque è il cardine per una vita sessuale sana e serena


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Rapporti sessuali non protetti: quali i rischi? 

Qualche dato dall’Osservatorio Nazionale per l’Adolescenza (2016) per capire meglio di cosa stiamo parlando:

- 40%, gli adolescenti che hanno avuto rapporti sessuali;

- 14 anni, l’età media della prima volta;

- 38%, gli adolescenti sessualmente attivi che hanno rapporti senza protezione;

- 14%, quelli che usano contraccettivi.

Contraccettivi: li usano solo il 14% dei giovani

In un mondo in cui è tutto sempre più veloce e precoce, appare chiaramente come questo sui giovanissimi significhi essere sempre più esposti al rischio di imbattersi prematuramente nella sessualità, spesso senza averne gli strumenti adeguati.

Cresce la preoccupazione se pensiamo che, secondo un’indagine online di Skuola.net e dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza, il 7% degli adolescenti sessualmente attivi confessa di assumere farmaci (1%), droghe (3%) o entrambe le cose (3%) prima di un rapporto.

Quello dei rapporti sessuali non protetti continua ad essere un tema sotto gli occhi di tutti: iper-connessione, live chat e social network non fanno che amplificarlo, ma quali sono i rischi?

Gravidanze non pianificate, che tra le giovanissime passano spesso dall’abbandono del preservativo come atto di fiducia nei confronti del partner, e Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST).

Note ai più come "malattie veneree", sono malattie infettive che possono causare infezioni croniche, complicanze e danni permanenti, nonostante in molti casi si presentino come asintomatiche. Anzi, proprio per questa ragione, sono ancor più pericolose e un ruolo concreto nel combatterle può essere giocato solo da educazione, prevenzione e diagnosi precoce.

Infezioni sessualmente trasmesse: alcune tra le più diffuse

- Candida vaginale, è causata da un fungo presente naturalmente nel nostro corpo, che in alcune circostanze può diventare patogeno.

- Clamidia, si tratta di un’infezione causata da un batterio trasmesso tramite rapporti non protetti con persone infette.

- Herpes genitale, una malattia infettiva che si trasmette sessualmente, e che rischia di essere trasferita al neonato durante il parto.

- Aids, tra le più note e maggiormente oggetto di campagne di sensibilizzazione, è una malattia causata dal virus HIV, che attacca il sistema immunitario rendendo l’individuo immunodeficiente e quindi più suscettibile a infezioni e altre malattie.

- Papilloma virus, un’infezione trasmessa sessualmente e che può causare il carcinoma della cervice uterina.

- Sifilide, una malattia trasmessa per via sessuale che – se non curata – può portare a complicate conseguenze.

Malattie veneree: come avviene la trasmissione?

Le infezioni sessualmente trasmesse non sono a rischio contrazione solo tramite rapporti sessuali, ma anche:

- per contatto con liquidi organici infetti (sperma, sangue, saliva);

- attraverso il sangue (ad esempio in caso di trasfusioni, ferite, siringhe, tatuaggi, piercing);

- con il trapianto di organi e tessuti;

- per passaggio dalla madre al feto o al neonato durante gravidanza, parto o allattamento.

Perché preoccuparsi?

L’OMS attesta che le Infezioni Sessualmente Trasmesse sono in costante crescita a livello globale, e l’Italia non fa eccezione.

Contemporaneamente, nel nostro Paese, altri due grandi trend complicano la situazione:

- negli ultimi 5 anni è calato l’interesse relativo agli argomenti "profilattico" e "contraccezione" sui principali motori di ricerca online, ovvero è diminuito il numero di ricerche su questi temi da parte degli utenti. Possiamo dunque temere che parallelamente sia calata la consapevolezza in merito, soprattutto tra i più giovani, che fanno di questa fonte il loro principale strumento di conoscenza;

- una delle più note app di speed dating ha superato la soglia dei 7 milioni di utenti iscritti: continua così ad aumentare l’impatto del mondo virtuale su una sfera intima come quella della sessualità.

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