Stop al raffreddore di notte

Il vero problema del raffreddore è riuscire a respirare col naso così tappato quando si dorme. O meglio, quando si vorrebbe provare a dormire, perché il raffreddore spesso disturba il sonno. Come fare allora? Ci sono un po’ di soluzioni: la prima è quella di cercare la posizione giusta. Quella ideale è sul fianco, in modo che le secrezioni nasali defluiscano con più facilità. Va bene tenere sollevata la testa con un cuscino in più, mentre è meglio evitare le posizioni prona e supina.Altra accortezza, mantenere in camera da letto un clima il più possibile umido, al 40/50%, anche con l’aiuto di un umidificatore, magari aggiungendo nel serbatoio un po’ di olio essenziale di eucalipto, o 10 gocce di tintura madre di calendula. Sono sostanze che aprono le vie respiratorie con un effetto antinfiammatorio. Se l’umidificatore non basta, si può fare un salto in farmacia per comprare dei cerottini nasali, o i dilatatori: sono piccoli dispositivi morbidi fatti a U che, inseriti nelle narici, allargano le vie aeree facilitando subito la respirazione.Sempre in farmacia si trovano i decongestionanti nasali in spray, da usare se proprio non ce la si fa più a stappare il naso. Ma senza esagerare, perché questi farmaci vasocostrittori, se usati continuativamente, perdono il loro effetto e occorre aumentare le dosi. Meglio ricorrere alle soluzioni saline già pronte, da nebulizzare o in fiale. Un lavaggio nasale alla sera pulisce a fondo le fosse nasali, e le libera da inquinanti, batteri e muco infetto.Esistono poi i classici rimedi della nonna, sempre molto efficaci: ad esempio si può preparare una compressa calda da posizionare sul naso, prendendo un piccolo asciugamano da immergere in acqua calda insieme a un paio di gocce di olio essenziale di eucalipto. Dopo averlo strizzato bene, va appoggiato sul naso coprendo la zona degli zigomi: il sollievo è immediato. Sempre la nonna, raccomanderebbe i tradizionali suffumigi, da fare la sera prima di andare a letto con acqua bollente e oli essenziali, oppure con un cucchiaio di bicarbonato. E se lo dicono le nonne che questi sistemi funzionano, c’è da fidarsi.