Postmaturità
Stato di un bambino nato dopo il termine naturale di gravidanza (41 settimane di amenorrea), limite oltre il quale gestante e feto vanno sottoposti ad attenta sorveglianza. Poiché il parto viene generalmente indotto dopo 1 settimana di ritardo sul termine, la postmaturità è oggi molto rara. Una volta superato il termine, la placenta non è più in grado di svolgere correttamente le proprie funzioni (ossigenazione e nutrimento del feto). Il liquido amniotico comincia a scarseggiare e garantisce una minore protezione al bambino, comportando un rischio di compressione del cordone. Il liquido può inoltre divenire verde scuro per la presenza di meconio (sostanza, composta principalmente da bile e secrezioni digestive, espulsa dall’intestino del feto), che rivela una sofferenza fetale. Alla nascita, il bambino postmaturo è più lungo ma più leggero dei bambini nati a termine, e appare disidratato. La pelle è grinzosa e priva di vernice caseosa (patina biancastra che protegge il feto); il palmo delle mani e la pianta dei piedi si desquamano. Sebbene il neonato postmaturo sia più esposto a rischi in utero, i controlli eseguiti dopo la nascita sono gli stessi previsti per i bambini nati a termine.
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