Colpocistografia
Procedura radiologica che permette di evidenziare un prolasso (discesa d’organo) nella donna. Consente di valutare le caratteristiche di un prolasso e di scegliere così la tecnica chirurgica più adatta per il suo trattamento. È indicata anche nel bilancio delle forme di incontinenza urinaria da sforzo.
Svolgimento
L’esame si svolge nell’unità di radiologia. La paziente giace sul tavolo d’esame, in posizione ginecologica, con le ginocchia flesse. Vagina, vescica, uretra e retto vengono resi opachi per iniezione di mezzo di contrasto nelle vie naturali. Il tavolo viene poi inclinato in modo da permettere la realizzazione di radiografie in posizione eretta. Ne vengono eseguite due, la prima sotto sforzo di contenimento (massima contrazione muscolare), la seconda sotto sforzo espulsivo (massima estensione muscolare). In seguito le immagini vengono ricalcate sullo stesso supporto, detto colpocistogramma, per valutare lo scarto esistente tra le due posizioni. Questa valutazione è resa più agevole dalla radiografia assistita dal computer.
Effetti secondari
I giorni successivi all’esame la paziente può avvertire un leggero bruciore durante la minzione, dovuto all’introduzione della sonda nel canale uretrale e destinato a scomparire spontaneamente. L’allergia allo iodio non costituisce una controindicazione, in quanto il mezzo di contrasto non passa nel sangue.
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