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Bambini più tranquilli e felici con lo yoga

Più fiducia in sé stessi, maggiore concetrazione a scuola, meno stress, migliori rapporti con i compagni. Ci sono tanti buoni motivi per fare yoga con i bambini. Qui trovi tre esercizi facili da fare insieme

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Lo yoga fa bene ai bambini, li aiuta a scuola e nelle relazioni con adulti e compagni. È un’arma in più per affrontare frustrazioni e difficoltà, fisiologiche in un percorso di crescita. Lo conferma la Harvard Medical School di Boston, prestigiosa facoltà di medicina e ricerca: recenti studi sostengono, infatti, che le asana stimolano la capacità di attenzione, la concentrazione e la memoria in età scolare. I piccoli yogi hanno una maggior stima in se stessi, non si stressano per compiti e lezioni e i più vivaci, quelli che fanno fatica a seguire le regole, trovano una valvola di sfogo che migliora il comportamento in classe e con i compagni.


L’ EFFETTO CALMANTE DELLE ASANA

E poi conoscere e ascoltare le sensazioni del corpo, attraverso posizioni ed esercizi proposti come un gioco, è terapeutico per i ragazzini che fanno fatica a esprimere le loro emozioni. Quest’attività ha un prodigioso effetto calmante quando i bambini sono nervosi, magari perché nascondono ansie e preoccupazioni, che non vogliono confidare ai genitori per non preoccuparli ma anche per non sentirsi inferiori agli altri.


CON LO YOGA IMPARANO A “STARE”

«Oggi i bambini sono impegnati a scuola per tutto il giorno, devono stare seduti e possibilmente concentrati a lungo; un impegno mentale e fisico che contrasta con il loro naturale bisogno di movimento. La reazione frequente è quell’incapacità a "stare fermi" che genitori e insegnanti conoscono bene. Così quando suona la campanella, l'unico desiderio è quello di correre e saltare, sfogando quel surplus incontenibile di energia che a scuola non viene utilizzato completamente.

Pur riconoscendo l'importanza del gioco libero, lo Yoga per i bimbi si propone di insegnare al corpo una consapevolezza che permetta di gestire meglio le energie fisiche e mentali, rendendo possibile "stare", con vantaggi anche per l'apprendimento.

Inoltre lo yoga dona ai bambini il tempo necessario per entrare in contatto con il proprio mondo interiore, con emozioni spesso in subbuglio o non ancora ben definite: la pratica può diventare uno spazio adatto per sentirsi e quindi esprimersi liberamente», spiega Daniela Lanticina, mamma di una bimba di 8 anni e insegnante di hatha yoga a Milano.


UN GIOCO DI RUOLO DIVERTENTE

Non a caso molto scuole in Italia stanno inserendo questa antica disciplina come parte integrante dei programmi di educazione fisica. Anche perché, tagliata su misura per i piccoli, diventa un divertente gioco di ruolo in cui ci si trasforma in un albero, fieri della propria chioma o in una maestosa montagna, si immagina di volare come uccelli dalle piume colorate, si diventa forti come un guerriero e agili come un gatto. La pratica delle asana li aiuterà anche a conoscere meglio la fisiologia del corpo: per esempio, la camminata del soldatino (a gambe e braccia tese) diventa lo spunto per capire meglio la funzione della colonna vertebrale, che si allunga verso l’alto e che sostiene tutto il corpo, come una colonna fatta di tanti piccoli anelli o come una molla che può distendersi e accorciarsi.


TRE ESERCIZI DA FARE INSIEME

Lo yoga è un’attività che si può facilmente praticare a casa, insieme a mamma o papà. Ecco alcuni semplici esercizi (ma ce ne sono tanti altri) da ripetere insieme.


Se è agitato: il respiro dell’uccello volante e del fiore

In piedi, braccia lungo il busto, gambe separate quanto i fianchi. Spiega a tuo figlio o tua figlia che deve immaginare di essere un bellissimo uccello. Quindi, prendendo aria dal naso, di prepararsi a volare portando le mani sopra il capo fino a che i palmi si toccano. Poi, buttando fuori l’aria, sempre dal naso, riportate le braccia lungo i fianchi.

Da ripetere 2-3 volte. Potete anche chiudere gli occhi immaginando di salire su su nel cielo blu. Oppure puoi invitarlo a immaginare di annusare un fiore profumato, avvicinando le mani aperte al viso e inspirando.


Se è molto distratto: mirror, mirror (allo specchio)

A turno, uno dei due assume una posizione e l’altro lo imita, come di fronte allo specchio. Puoi cominciare dalla posizione della rana (accovacciata con le ginocchia divaricate e le mani a terra, proprio come una ranocchia pronta a saltare), per passare a quella dell’arcobaleno (in ginocchio, inclina il busto di lato e porta il braccio opposto sopra il capo allungandolo nella direzione dell’inclinazione. Poi ripeti dall’altra parte). Concludi con la posizione della stella (gambe ben divaricate e braccia aperte in linea con le spalle). Mantieni immaginando di risplendere, come se brillassi nel cielo. Poi tuo figlio farà lo stesso e toccherà a te imitarlo.


Se è turbato per una discussione o litigio

Invitalo a mettersi seduto in una posizione comoda o a sdraiarsi. Dopo aver chiuso gli occhi spiegagli che deve pensare a qualcuno a cui vuole veramente bene, immaginare di tenerlo stretto al cuore e di continuare pensare a quella persona. Lo aiuterà a migliorare l’empatia con gli altri.

24 febbraio 2016

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