ATC: N04BC05 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
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Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE DIVISIBILI |
Presenza Lattosio:
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Oprymea è indicato negli adulti nel trattamento sintomatologico della malattia di Parkinson idiopatica, da solo (senza levodopa) o in associazione con levodopa, cioè nel corso della malattia, in fase avanzata quando l’effetto della levodopa svanisce o diventa discontinuo ed insorgono fluttuazioni dell’effetto terapeutico (fluttuazioni di fine dose o "on/off"). Oprymea è indicato negli adulti per il trattamento sintomatico della Sindrome delle Gambe senza Riposo idiopatica da moderata a grave con dosi fino a 0,54 mg di base (0,75 mg di sale) (vedere paragrafo 4.2).
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Legame alle proteine plasmatiche Il pramipexolo ha affinità molto bassa per le proteine plasmatiche (< 20%) e la biotrasformazione osservata nell’uomo è minima. Quindi sono improbabili interazioni con altri medicinali che influiscono sul legame delle proteine plasmatiche o sull’eliminazione mediante biotrasformazione. Poichè gli anticolinergici sono eliminati principalmente per biotrasformazione, la possibilità di interazione è limitata, anche se un’interazione con anticolinergici non è stata studiata. Non c’è interazione farmacocinetica con selegilina e levodopa. Inibitori/competitori della eliminazione renale attiva La cimetidina ha determinato una riduzione nella clearance renale del pramipexolo del 34% circa, presumibilmente tramite l’inibizione della secrezione da parte del sistema di trasporto cationico dei tubuli renali. Pertanto, i medicinali che inibiscono questo meccanismo di eliminazione renale attiva o che sono eliminati tramite questa via, quali la cimetidina, la amantadina, la mexiletina, la zidovudina, il cisplatino, la chinina e la procainamide, possono interagire con il pramipexolo determinandone una diminuzione della clearance. Quando questi medicinali sono somministrati contemporaneamente si deve valutare l’opportunità di una riduzione della dose di pramipexolo. Quando Oprymea è somministrato in associazione con levodopa si raccomanda di ridurre la dose di levodopa e di tenere costante la dose degli altri medicinali antiparkinsoniani durante l’incremento della dose di Oprymea. A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare attenzione quando i pazienti assumono medicinali sedativi o alcool in associazione a pramipexolo (vedere paragrafi 4.4, 4.7 e 4.8). Medicinali antipsicotici La co-somministrazione di medicinali antipsicotici con il pramipexolo deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4) se per esempio possono essere attesi effetti antagonistici.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Oprymea 0,088 mg compresse Ogni compressa contiene 0,088 mg di pramipexolo (come 0,125 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato). Oprymea 0,18 mg compresse Ogni compressa contiene 0,18 mg di pramipexolo (come 0,25 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato). Oprymea 0,35 mg compresse Ogni compressa contiene 0,35 mg di pramipexolo (come 0,5 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato). Oprymea 0,7 mg compresse Ogni compressa contiene 0,7 mg di pramipexolo (come 1 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato). Oprymea 1,1 mg compresse Ogni compressa contiene 1,1 mg di pramipexolo (come 1,5 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato). Nota: Le dosi di pramipexolo pubblicate in letteratura si riferiscono al sale, quindi le dosi saranno espresse sia in termini di pramipexolo base che di pramipexolo sale (tra parentesi). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Posologia Malattia di Parkinson Il dosaggio giornaliero è somministrato 3 volte al giorno in dosi uguali. Trattamento iniziale I dosaggi devono essere aumentati gradualmente iniziando da 0,264 mg di base (0,375 mg di sale) al giorno e poi incrementati ogni 5-7 giorni. Per ciascun paziente è necessario incrementare gradualmente il dosaggio fino al raggiungimento del massimo beneficio terapeutico, purché non compaiano effetti indesiderati gravi.
Schema Posologico Ascendente di Oprymea | ||||
Settimana | Posologia (mg di base) | Totale dose giornaliera (mg di base) rnaliera | Posologia (mg di sale) | Totale dose giornaliera (mg di sale) |
1 | 3 x 0,088 | 0,264 | 3x0,125 | 0,375 |
2 | 3 x 0, 1 8 | 0,54 | 3 x 0,25 | 0,75 |
3 | 3 x 0,35 | 1,1 | 3x0,5 | 1,50 |
Tabella di dosaggio di Oprymea | ||
Fase di Titolazione | Dose Serale Una Volta al Giorno (mg di base) | Dose Serale Una Volta al Giorno (mg di sale) |
1 | 0,088 | 0,125 |
2* | 0,18 | 0,25 |
3* | 0,35 | 0,50 |
4* | 0,54 | 0,75 |
* se necessario |
Avvertenze e precauzioni
Quando Oprymea viene prescritto a pazienti, affetti da malattia di Parkinson, con compromissione renale, si suggerisce una riduzione della dose come descritto nel paragrafo 4.2. Allucinazioni Un noto effetto indesiderato del trattamento con agonisti della dopamina e levodopa è la comparsa di allucinazioni. I pazienti devono essere informati che possono verificarsi allucinazioni (soprattutto visive). Discinesia Nella malattia di Parkinson in fase avanzata, in associazione con levodopa, nel corso della titolazione iniziale di Oprymea si può verificare discinesia. Se ciò dovesse avvenire la dose di levodopa deve essere diminuita. Distonia La distonia assiale, inclusi torcicollo anteriore, camptocormia e pleurototono (sindrome di Pisa), è stata occasionalmente riportata in pazienti con morbo di Parkinson a seguito dell’inizio o dell’aumento progressivo della dose di pramipexolo. Malgrado la distonia possa essere un sintomo del morbo di Parkinson, i sintomi in questi pazienti sono migliorati dopo la riduzione o l’interruzione di pramipexolo. In caso di distonia, è necessario rivedere la terapia farmacologica dopaminergica e considerare un aggiustamento della dose di pramipexolo. Esordio improvviso di episodi di sonno e sonnolenza Il pramipexolo può provocare sonnolenza ed episodi di sonno ad insorgenza improvvisa, particolarmente in pazienti con malattia di Parkinson. In casi non comuni, è stato riportato sonno ad esordio improvviso durante le attività diurne, talvolta senza avviso o segni premonitori. I pazienti in trattamento con Oprymea devono essere informati di questo e avvertiti di prestare attenzione durante la guida di autoveicoli o durante l’utilizzo di macchine in funzione. I pazienti che hanno manifestato sonnolenza e/o un episodio di sonno ad esordio improvviso, devono astenersi dalla guida o dall’uso di macchinari durante il trattamento con Oprymea. Inoltre, potrebbe essere considerata una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia. Occorre raccomandare attenzione quando i pazienti assumono medicinali sedativi o alcool in associazione a pramipexolo, causa di possibili effetti additivi (vedere paragrafi 4.5, 4.7 e 4.8). Disturbi del controllo degli impulsi I pazienti devono essere monitorati regolarmente per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e chi se ne prende cura devono essere avvertiti che in pazienti trattati con dopamino agonisti, incluso Oprymea possono manifestarsi sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi inclusi gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata ed alimentazione compulsiva. Se si sviluppano tali sintomi, devono essere prese in considerazione riduzione della dose / sospensione graduale. Mania e delirio I pazienti devono essere regolarmente controllati per verificare lo sviluppo di mania e delirio. I pazienti e chiunque li accudisca devono essere consapevoli che mania e delirio possono manifestarsi nei pazienti trattati con pramipexolo. Se si sviluppano tali sintomi, la riduzione della dose/sospensione graduale deve essere prese in considerazione. Pazienti con disturbi psicotici Pazienti con disturbi psicotici devono essere trattati con agonisti dopaminergici solo se i potenziali benefici superano i potenziali rischi. La somministrazione concomitante di medicinali antipsicotici e di pramipexolo deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5). Controlli oftalmologici Si raccomandano controlli oftalmologici ad intervalli regolari o qualora si verifichino alterazioni della visione. Gravi malattie cardiovascolari In caso di gravi malattie cardiovascolari è necessaria particolare attenzione. Si raccomanda di controllare la pressione arteriosa, specialmente all’inizio del trattamento, a causa del generale rischio di ipotensione posturale associata alla terapia dopaminergica. Sindrome maligna da neurolettici A seguito di interruzione brusca della terapia dopaminergica, sono stati riportati sintomi da sindrome maligna da neurolettici (vedere paragrafo 4.2). Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici Per interrompere il trattamento nei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, il pramipexolo deve essere diminuito progressimente (vedere paragrafo 4.2). In caso di riduzione del dosaggio o interruzione degli agonisti dopaminergici, tra cui il pramipexolo, possono verificarsi eventi avversi non motori. I sintomi comprendono apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore, che possono essere di entità severa. I pazienti devono essere informati di ciò prima di ridure il dosaggio dell’agonista dopaminergico e successivamente monitorati regolarmente. Nel caso in cui i sintomi persistano, può essere necessario aumentare temporaneamente il dosaggio del pramipexolo (vedere paragrafo 4.8). Peggioramento Dati di letteratura indicano che il trattamento della Sindrome delle Gambe senza Riposo con medicinali dopaminergici può indurne il peggioramento. Il peggioramento comporta insorgenza dei sintomi anticipata alla sera (o perfino al pomeriggio), esacerbazione dei sintomi e diffusione dei sintomi fino a coinvolgere altre estremità. Il fenomeno del peggioramento (augmentation) è stato studiato specificatamente in uno studio clinico controllato della durata di 26 settimane. Il peggioramento (augmentation) è stato osservato nell’11,8% dei pazienti in terapia con pramipexolo (N = 152) e nel 9,4% dei pazienti in terapia con placebo (N = 149). L’analisi Kaplan-Meier che valuta il tempo necessario per la comparsa del peggioramento (augmentation) non ha evidenziato differenze significative tra i due gruppi di trattamento, pramipexolo e placebo.
Interazioni
Legame alle proteine plasmatiche Il pramipexolo ha affinità molto bassa per le proteine plasmatiche (< 20%) e la biotrasformazione osservata nell’uomo è minima. Quindi sono improbabili interazioni con altri medicinali che influiscono sul legame delle proteine plasmatiche o sull’eliminazione mediante biotrasformazione. Poichè gli anticolinergici sono eliminati principalmente per biotrasformazione, la possibilità di interazione è limitata, anche se un’interazione con anticolinergici non è stata studiata. Non c’è interazione farmacocinetica con selegilina e levodopa. Inibitori/competitori della eliminazione renale attiva La cimetidina ha determinato una riduzione nella clearance renale del pramipexolo del 34% circa, presumibilmente tramite l’inibizione della secrezione da parte del sistema di trasporto cationico dei tubuli renali. Pertanto, i medicinali che inibiscono questo meccanismo di eliminazione renale attiva o che sono eliminati tramite questa via, quali la cimetidina, la amantadina, la mexiletina, la zidovudina, il cisplatino, la chinina e la procainamide, possono interagire con il pramipexolo determinandone una diminuzione della clearance. Quando questi medicinali sono somministrati contemporaneamente si deve valutare l’opportunità di una riduzione della dose di pramipexolo. Quando Oprymea è somministrato in associazione con levodopa si raccomanda di ridurre la dose di levodopa e di tenere costante la dose degli altri medicinali antiparkinsoniani durante l’incremento della dose di Oprymea. A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare attenzione quando i pazienti assumono medicinali sedativi o alcool in associazione a pramipexolo (vedere paragrafi 4.4, 4.7 e 4.8). Medicinali antipsicotici La co-somministrazione di medicinali antipsicotici con il pramipexolo deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4) se per esempio possono essere attesi effetti antagonistici.
Effetti indesiderati
Sulla base dell’analisi dei dati accorpati degli studi verso placebo, comprendenti un totale di 1923 pazienti trattati con OPRYMEA e 1354 pazienti trattati con placebo, le reazioni avverse sono state frequentemente riportate in entrambi i gruppi. Il 63% dei pazienti trattati con pramipexolo ed il 52% dei pazienti trattati con placebo ha riportato almeno una reazione avversa. Solitamente la maggior parte delle reazioni avverse al farmaco si manifesta all’inizio della terapia e la maggior parte di esse tende a scomparire continuando il trattamento. All’interno delle classi organo sistemiche, le reazioni avverse sono elencate per frequenza (numero di pazienti che si prevede manifestino la reazione), utilizzando i seguenti valori: (molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Malattia di Parkinson, reazioni avverse più comuni Le più comuni reazioni avverse al farmaco (≥ 5%) riportate in pazienti con la malattia di Parkinson più frequenti con il trattamento con pramipexolo rispetto a placebo sono state nausea, discinesia, ipotensione, capogiri, sonnolenza, insonnia, stipsi, allucinazioni, cefalea e senso di affaticamento. L’incidenza della sonnolenza è più alta a dosi maggiori di 1,5 mg al giorno (vedere paragrafo 4.2). Reazioni avverse al farmaco più frequenti in associazione a levodopa sono state discinesie. L’ipotensione può verificarsi all’inizio del trattamento, specialmente se il pramipexolo è titolato troppo velocemente. Tabella 1: Malattia di Parkinson
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune (≥1/10) | Comune (≥1/100, <1/10) | Non comune (≥1/1.000, < 1/100) | Raro (≥1/10.000, <1/1.000) | Non nota |
Infezioni e infestazioni | polmonite | ||||
Patologie endocrine | inappropriata secrezione di ormone antidiuretico1 | ||||
Disturbi psichiatrici | Insonnia, allucinazioni, sogni anomali, stato confusionale,sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi e compulsioni | shopping compulsivo, gioco d’azzardo patologico, irrequietezza, ipersessualità, delirio, disturbi della libido, paranoia, delirium, alimentazione incontrollata1, iperfagia1 | mania | ||
Patologie del sistema nervoso | Sonnolenza, capogiri, discinesia | cefalea | episodi di sonno ad esordio improvviso, amnesia, ipercinesia, sincope | ||
Patologie dell’occhio | alterazioni della vista inclusa diplopia, visione offuscata, acutezza visiva ridotta | ||||
Patologie cardiache | insufficienza cardiaca1 | ||||
Patologie vascolari | ipotensione | ||||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea, singhiozzo | ||||
Patologie gastrointestinali | nausea | Stipsi, vomito | |||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Ipersensibilità, prurito, rash | ||||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | senso di affaticamento, edema periferico | Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici accompagnata da apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore. | |||
Esami diagnostici | calo di peso accompagnato da calo di appetito | aumento di peso | |||
1Questo effetto indesiderato è stato osservato nell’esperienza post-marketing, Con una certezza del 95%, la classe di frequenza non è maggiore di non comune, ma potrebbe essere inferiore. Non è possibile effettuare una stima precisa della frequenza poiché l’effetto indesiderato non si è verificato nel database di studi clinici di 2.762 pazienti con la malattia di Parkinson trattati con pramipexolo. |
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune (≥1/10) | Comune (≥1/100, <1/10) | Non comune (≥1/1.000, < 1/100) | Non nota |
Infezioni e infestazioni | polmonite1 | |||
Patologie endocrine | inappropriata secrezione di ormone antidiuretico1 | |||
Disturbi psichiatrici | Insonnia, sogni anomali | Irrequietezza, stato confusionale, allucinazioni, disturbi della libido, delirio1, iperfagia1, paranoia1, mania1, delirium1 , sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi e compulsioni1 (ad esempio, shopping compulsivo, gioco d’azzardo patologico, ipersessualità, alimentazione incontrollata) | ||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea, capogiri, sonnolenza | episodi di sonno ad esordio improvviso, sincope, discinesia, amnesia1, ipercinesia1 | ||
Patologie dell’occhio | alterazioni della vista inclusa acutezza visiva ridotta, diplopia, visione offuscata | |||
Patologie cardiache | insufficienza cardiaca1 | |||
Patologie vascolari | ipotensione | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea, singhiozzo | |||
Patologie gastrointestinali | nausea | Stipsi, vomito | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Ipersensibilità, prurito, rash | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | senso di affaticamento | edema periferico | Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici accompagnata da apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore | |
Esami diagnostici | calo di peso accompagnato da calo di appetito, aumento di peso | |||
1Questo effetto indesiderato è stato osservato nell’esperienza post-marketing, Con una certezza del 95%, la classe di frequenza non è maggiore di non comune, ma potrebbe essere inferiore. Non è possibile effettuare una stima precisa della frequenza poiché l’effetto indesiderato non si è verificato nel database di studi clinici di 1.395 pazienti con Sindrome delle Gambe senza Riposo trattati con pramipexolo. |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non sono stati studiati nella donna gli effetti sulla gravidanza e l’allattamento. Il pramipexolo non si è dimostrato teratogeno nel ratto e nel coniglio, ma è risultato embriotossico nel ratto a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Oprymea non deve essere utilizzato durante la gravidanza tranne che sia chiaramente necessario, cioè solo se i potenziali benefici giustificano i potenziali rischi per il feto. Allattamento Poiché il trattamento con il pramipexolo inibisce nell’uomo la secrezione di prolattina, si può verificare un’inibizione della lattazione. Nella donna non sono stati effettuati studi sull’escrezione di pramipexolo nel latte materno. Nel ratto la concentrazione di principio attivo, valutata mediante radiomarcatura, è maggiore nel latte rispetto a quella ematica. Non essendo disponibili dati clinici, Oprymea non deve essere somministrato durante l’allattamento. Comunque, se la sua somministrazione è necessaria, l’allattamento deve essere interrotto. Fertilità Non sono stati condotti studi sugli effetti di pramipexolo sulla fertilità nell’uomo. Negli studi sugli animali il pramipexolo ha alterato i cicli estrali e ridotto la fertilità nelle femmine, come atteso per un agonista della dopamina. Tuttavia questi studi non hanno evidenziato effetti diretti o indiretti dannosi sulla fertilità maschile.
Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.