Reflusso gastrico e/o altro
Buongiorno, da diversi anni soffro di reflusso gastrico e da gastroscopia ultima eseguita nel 2014 é presente anche un ernia iatale. Su indicazioni medica mi sono curato sempre con pantorc 40 e/o gaviscon/riopan. da circa 30 giorni sono afflitto ancora da tale disturbo che mi ha portato anche dolori retrosternali, tosse stizzosa che viene e va durante la giornata con abbassamento della voce anch'esso intermittente. Infine e per questo che ho inviato questo post, ho avuto un paio di episodi non legati a qualcosa in particolare che mi hanno dato la sensazione che mi mancasse il respiro, tanto da farmi giungere direi a qualcosa di ansioso che sopportavo andando fuori casa a fare qualche passo quasi a caccia d'aria. Per tali episodi sono stato anche al pronto soccorso ma dopo aver scongiurato problemi di cuore con esami specifici sono stato trattato con benzodiazepine e mandato a casa; Un medico mi ha soggiunto che se si dovessero presentare ancora detti sintomi dovrei ricorrere alle gocce in questione. Ne ho parlato anche con il medico di famiglia ma più che prescrivermi del tranquirit non mi ha reso ulteriori alternative medico-investigative per capire e risolvere il problema se non aspettare che questo reflusso passi. Alla luce di quanto ho cercato di descrivere più specificamente ma sommariamente possibile chiedo nella Vs gentilezza una vostra risposta qualificata, magari uno spunto su cui avvalermi da uno specialista specifico poiché alla fine della fiera la salute ritengo venga prima di ogni altra cosa. Rimanendo in attesa di una risposta porgo cordiali saluti.La risposta
La tosse stizzosa, l’abbassamento della voce, i dolori retrosternali (sintomi presenti da circa un mese) possono essere legati a fattori diversi dalla ernia iatale; la sensazione di dispnea e la fame d’aria possono anch’essi essere sintomi legati a cause diverse dal rerflusso gastro-esofageo e più riconducibili ad uno stato ansioso. Quindi, se i sintomi suddetti non passano spontaneamente, deve nuovamente rivolgersi al suo medico curante e stabilire con lui un percorso diagnostico che faccia luce sulle cause che li determinano.
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