Medico di base.
Buona sera, mi chiamo Viviana e ho avuto di recente una brutta esperienza con il mio medico di base. Mi sono presentata in ambulatorio e ho atteso il mio turno per più di un ora (ma non è una novità né qualcosa di cui mi lamento), arriva il mio turno, vengo ricevuta e spiego al mio medico quali problemi mi affliggono: mal di testa, apnea notturna, naso chiuso da (presumibilmente) muco, e un fortissimo mal di orecchie con acufene e suoni ovattati. Il medico mi scrive una ricetta bianca, specificando che è la solita influenza. Mi rimprovera aspramente per il mio abbigliamento: maglione a collo alto (a suo dire scollato), pantaloni lunghi e giubbotto; insinua che a casa, a suo dire, sono vestita troppo leggera, non mi da alcun modo per replicare. Si alza, si avvicina a me e mi allarga il maglione per controllare cosa ho sotto, e per fortuna avevo una maglietta in cotone a maniche lunghe. Mi manda via nonostante io gli chiedessi se potesse visitarmi la gola e le orecchie, la sua risposta è stata: se ti vestivi bene non ti ammalavi; non ha senso visitarti. Quanto ho scritto è un lungo preambolo/spiegazione per chiedervi: un medico può prescrivere medicinali senza visitare un paziente che si trova in ambulatorio, in orario lavorativo, e fa esplicitamente richiesta di essere visitato?La risposta
Il rapporto col medico di famiglia può, in alcuni casi, far leva su una certa confidenza e su un certo grado di spontaneità che deriva da un lungo rapporto professionale e umano. Questo, talvolta, va a detrimento del freddo e formale rapporto medico-paziente, ma, le assicuro, la mette al riparo dai comportamenti freddi e stereotipati del medico che uno consulta solo occasionalmente. Le consiglierei di riparlare con lui chiarendo che le sue richieste erano motivate dal suo stato di salute, reiterando la richiesta di essere visitata per accertare la natura dei suoi disturbi.
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