Dolore seno dopo assidua autopalpazione
Faccio una premessa, da 16 mesi soffro di depressione e sono in cura da una specialista, tutto ciò dopo aver scoperto un grosso nodulo alla tiroide (sono in attesa di intervento per tiroidectomia totale in autunno) Da qualche settimana ho dei dolori al seno sinistro (localizzati nella parte inferiore tra le costole a volte, a volte nel capezzolo con fitte e a volte nell'ascella) Tutto ciò è iniziato dopo aver fatto autopalpazione per controllare il seno, mi è presa come una compulsivita, adesso sto sempre li a controllare. Sono andata dal medico di base che mi ha controllato i linfonodi e dice che non ho niente. Ho provato a prenotare in ospedale ma hanno tempi lunghi (sto in Sicilia) e il senologo privato torna a settembre. Ho il terrore di avere un cancro, il seno sinistro è sempre stato più grosso del destro (ho avuto un incidente da piccola e mi hanno detto che è stato quello a farmi crescere meno il seno destro) ma dopo la gravidanza ho più smagliature nel seno più grosso, sento granuli all'interno ma sempre nel sinistro sono più pronunciati. Ho 36 anni e in famiglia nessun caso di tumore al seno, solo una zia con carcinoma follicolare tiroideo che è stata operata 15 anni fa e tutt'oggi sta benissimo. Il mio medico di base dice che il dolore è provocato dal mio continuo toccare per cercare noduli. Ma è possibile? E se fosse qualcosa di maligno attendere fino a settembre è troppo per la visita specialistica? Prendo le prostaglandine per la pressione oculare, potrebbero essere loro la causa delle fitte?La risposta
Gentile signora faccia i regolari controlli presso un centro di senologia pubblico accreditato della sua regione. Le potrà essere utile la App Pianeta Seno che potrà scaricare gratuitamente e la aiuterà a trovare i centri a lei più vicina. A 39 anni è già opportuno eseguire la prima mammografia e successiva ecografia. L’autopalpazione è utile solo a conoscere il proprio seno ma non a formulare diagnosi
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