CONTUSIONI

La contusione è una lesione determinata dall’effetto di un trauma diretto sul nostro corpo che però non è tale da causare un’interruzione della superficie cutanea, ossia da causare una ferita. Il danno provocato, in funzione dell’intensità della forza applicata, consiste nella lesione dei tessuti sottocutanei e più profondi, quali lo strato di grasso (adipe), le […]



La contusione è una lesione determinata dall’effetto di un trauma diretto sul nostro corpo che però non è tale da causare un’interruzione della superficie cutanea, ossia da causare una ferita. Il danno provocato, in funzione dell’intensità della forza applicata, consiste nella lesione dei tessuti sottocutanei e più profondi, quali lo strato di grasso (adipe), le fasce muscolari e i muscoli, i tendini, le articolazioni, le ossa, i vasi sanguigni.

Questi ultimi, se di piccole dimensioni (capillari o vasi di modesto calibro), possono causare un’emorragia di minima entità e irregolarmente diffusa, definita ecchimosi.

In caso invece di vasi sanguigni più grandi, il sanguinamento conseguente a una contusione è maggiore e, confluendo in un’unica zona, determina una vera e propria raccolta di sangue, definita ematoma.

Visitando il soggetto contuso, si rileva che la parte interessata dal trauma può apparire inizialmente arrossata, più o meno sollevata per la presenza di un ematoma sottostante, con ecchimosi che potranno divenire più scure ed evidenti nei giorni a seguire. In effetti, avviene un graduale riassorbimento dello stravaso di sangue, il gonfiore diminuisce ed è caratteristico il variare del colorito della pelle, che da bluastro diventa brunastro, poi verde e infine giallo sempre più chiaro fino a scomparire, con ripristino del normale colore della pelle.


Sintomi e segni

La sintomatologia varia a seconda della forza del trauma e della zona corporea interessata, consistendo in un dolore immediato che può esaurirsi più o meno rapidamente oppure perdurare e anche accentuarsi con il trascorrere delle ore, a causa delle lesioni profonde e dell’ematoma provocato: quest’ultimo, costretto dai tessuti circostanti, assume sempre maggiore tensione e quindi provoca dolore per la compressione esercitata nei tessuti limitrofi.

Contusioni muscolari Se sono interessate strutture muscolari, tendinee o articolari, i disturbi saranno più importanti, accompagnandosi a una più o meno evidente limitazione della funzionalità.

Il muscolo, in particolar modo se al momento del trauma era contratto e dunque con minore capacità di assorbimento e distribuzione della forza applicata nel punto dell’urto, può subire un danno di varia entità, dalla semplice rottura di poche fibre muscolari alla rottura di parti più o meno estese con formazione di ematomi situati in profondità, dolore vivo ai tentativi di contrazione e impossibilità più o meno completa di compiere movimenti con i muscoli contusi.

Contusioni ai tendini Accade di frequente che sia interessato un tendine, quando il suo decorso è superficiale, come accade ai tendini della mano (i tendini estensori delle dita sono situati sul dorso della mano), del ginocchio (tendine rotuleo o quadricipitale, situato al di sopra della rotula), del piede (strutturato come la mano) e del tendine d’Achille, posto sopra il tallone.

In questi casi l’ematoma sarà limitato per la modesta presenza di vasi sanguigni nella struttura del tendine e, se presente, sarà causato dall’interessamento dei tessuti circostanti.

Il dolore sarà più accentuato per l’interessamento della guaina che circonda il tendine: essendo infatti quest’ultima ricca di vasi sanguigni e fornita di rami nervosi sensitivi, il minimo movimento causato al tendine contuso dalla contrazione del muscolo scatenerà un dolore conseguente alla sua tensione e alla tumefazione prodottesi nella guaina stessa a seguito del trauma.

Contusioni alle articolazioni L’articolazione contusa può subire un danno sia a livello dei legamenti, e dunque con caratteristiche sovrapponibili a quelle descritte per i tendini, sia a livello più profondo, interessando la capsula articolare e cioè il tessuto fibroso che racchiude a manicotto l’articolazione. In quest’ultimo caso si può creare un gonfiore apprezzabile dall’esterno, è causato da un versamento di liquido all’interno dell’articolazione stessa.

Il versamento, se prodotto da una semplice infiammazione conseguente al trauma, sarà costituito solo da siero (si parla in questi casi di idrartro); se invece è sostenuto da lesione di vasi della membrana sinoviale che ricopre l’interno della capsula è formato da sangue (emartro).

Il dolore conseguente è causato nel movimento dell’articolazione sia dalla tensione dell’eventuale liquido che si è raccolto dentro di essa e che ne limita anche meccanicamente il movimento (l’articolazione in cui il liquido è contenuto è una sorta di “sacca” non dilatabile più di tanto), sia dal coinvolgimento di legamenti e inserzioni dei muscoli vicini.

Contusioni alle ossa Particolarmente doloroso può infine risultare il trauma che interessa un osso, spesso nei punti in cui si trova meno protetto da grasso e muscoli, come accade per esempio per le dita, i gomiti, la testa e il viso, le coste, la tibia e i malleoli delle caviglie. Infatti, la membrana fibrosa che avvolge tenacemente l’osso (il periostio) è ricca di vasi e di terminazioni nervose sensitive, per cui anche in assenza di ematoma il dolore risulta acuto e persistente a distanza di tempo, in particolare alla palpazione.


Trattamento

Ogni tipo di trauma contusivo va trattato al più presto con l’applicazione di ghiaccio (ricordarsi sempre di interporre tra ghiaccio e pelle un semplice panno, a evitare le ustioni da freddo) o di qualsiasi altra sorgente di freddo, associato a una compressione esercitata sulla parte interessata, per limitare il più possibile la formazione di un ematoma e sfruttare l’azione antidolorifica del freddo stesso.

La compressione dovrà variare di intensità a seconda delle parti colpite, per esempio deve essere moderata se esercitata sulla regione degli occhi o sul collo, intensa se applicata su un muscolo o su una superficie ossea. Successivamente, dolore e limitazione funzionale limitati suggeriranno un semplice riposo delle parti interessate, con risoluzione dei sintomi più o meno rapidamente e completamente.

Il ricorso al medico è consigliato nei seguenti casi:

  • il soggetto contuso lamenta dolore acuto e persistente;
  • si apprezza una sensazione di scroscio in profondità nella zona colpita;
  • risulta evidente una modificazione del normale profilo anatomico della zona contusa (per esempio per la comparsa di un evidente solco o di un avvallamento nella superficie cutanea e nei tessuti profondi), o una deviazione del profilo di un osso (per esempio un dito, un polso o altro);
  • diventa notevole la limitazione di un movimento articolare.

In tutti questi casi, il medico valuterà prevedibilmente la necessità di approfondimenti diagnostici, come radiografie, ecografie e altro.

L’intensità dei sintomi associata all’evidenza di alcuni dei segni descritti, in caso di mancata possibilità di consultare tempestivamente il proprio medico, potrà consigliare di rivolgersi al sistema dell’emergenza sanitaria tramite il 118 telefonico, o di recarsi, autonomamente o accompagnati, al pronto soccorso più vicino. [R.M.]