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Melissa, contro la tensione che blocca lo stomaco

Ideale per le persone emotive che somatizzano a livello di stomaco e sistema nervoso, la melissa è anche un ottimo rimedio per la sindrome premestruale. Ecco le sue proprietà, come trovarla, gli usi alternativi

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Sei una persona ipersensibile e quando sei nervosa o stressata ti si blocca subito la digestione? La melissa fa per te.

«Questa pianta delicata ma profumatissima, prediletta dalle api (il nome viene da mel, miele) è ideale infatti per le persone emotive che somatizzano facilmente a livello di stomaco e sistema nervoso, con nausea palpitazioni, cefalea, insonnia», osserva Marilla Buratti, medico esperta di terapie naturali a Milano.

Già gli arabi e i persiani conoscevano le virtù consolatorie della melissa, erba che consigliavano per scacciare inquietudine e dolori. Pianta legata a Venere e tipicamente femminile, nel secolo scorso la melissa veniva data alle giovani per curare attacchi isterici e svenimenti. Risale a quei tempi la celebre ricetta dell’Acqua di melissa creata dai frati carmelitani di Parigi. Oggi si sa che la melissa è un ottimo rimedio per molti disturbi femminili, dalla sindrome premestruale alla nausea in gravidanza.


Principi attivi e proprietà

L’olio essenziale racchiuso in foglie e fiori della melissa (ricco di citrale e citronellale) è il principale segreto delle proprietà medicinali di questa pianta.

  • Gli estratti di melissa calmano i crampi che ti chiudono lo stomaco come reazione a stress e ansia. Prendili se soffri di disturbi del sistema neurovegetativo come digestione lenta, nausea, mal di testa, tachicardia.
  • Hanno un effetto sedativo e ti aiutano a dormire meglio.
  • Secondo recenti studi, quando sono assunti per lunghi periodi migliorano la memoria.
  • L’olio essenziale combatte funghi, virus e batteri. È attivo anche per prevenire e curare le fastidiose febbri sul labbro causate dal virus dell’herpes simplex.
  • Aggiunta a un olio per massaggi o al bagno, l’essenza tonifica i tessuti e cicatrizza la pelle; il profumo inalato ti dà equilibrio nervoso ed energia vitale.


Come trovi la melissa

  • Foglie e sommità fiorite. Prepara un infuso versando una tazza di acqua bollente su un cucchiaino di foglie secche sminuzzate (o 3-4 foglie fresche). Lascia riposare coperto per un quarto d’ora, e bevine da 1 a 3 tazze al giorno dopo i pasti per favorire la digestione. Se hai mangiato troppo o non hai digerito bene per lo stress aggiungi alla tisana un po’ di limone e miele. L’infuso semplice è adatto anche per via esterna: tamponalo sulla pelle per asciugare acne e pelle grassa.
  • Tintura madre (Melissa officinalis TM). Prendine 30 gocce tre volte al giorno in un po’ d’acqua per calmare i nervi e migliorare la digestione. Alcuni medici la usano anche per regolarizzare il ciclo.
  • Acqua di melissa. Si trova pronta in commercio la celebre formula dei Carmelitani. Prendila a cucchiaini in caso di nausea e cattiva digestione.
  • Olio essenziale. Un ottimo antistress: una goccia frizionata sulle tempie libera la mente e allontana il mal di testa. Usalo anche sulle bollicine dell’herpes labiale.


Usi alternativi della melissa

  • Per la salute. Per lenire il prurito da punture di insetti o seccare le febbri alle labbra friziona qualche foglia fresca sulla parte.
  • Per la bellezza. Contro i capelli grassi e con forfora friziona qualche goccia di essenza direttamente sul cuoio capelluto.
  • Attenta! Gli integratori a base di melissa possono interferire con i farmaci assunti per l’ipotiroidismo: si è visto infatto che la melissa frena l’azione degli ormoni tiroidei. Se soffri di questa patologia chiedi consiglio al medico.
  • L’essenza è preziosa (ci vogliono sette tonnellate di foglie per farne un chilo!) e viene facilmente contraffatta. Chiedi consiglio all’erborista.


A scuola di botanica

La melissa (Melissa officinalis) appartiene alla famiglia delle labiate, piante tipicamente mediterranee. È un’erba perenne dal profumo fresco, simile al limone.

Cresce facilmente nei luoghi umidi e puoi tranquillamente coltivarla sul balcone, senza esporla al sole. Raccogli le foglie da maggio a settembre, falle seccare all’ombra e conservale in vasi di vetro al riparo dalla luce.


Con la consulenza di Marilla Buratti, medico esperta di terapie naturali a Milano


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