hero image

Mai contenta? Lamentarti sempre ti fa invecchiare prima

Recriminare su tutto e tutti ha effetti negativi sull’umore e sul cervello. Scopri come combattere questo atteggiamento

credits:istock



di Barbara Gabbrielli


Mai contenta? Ti lamenti sempre un po’ per tutto? Per il tempo, il lavoro, il partner, i figli? Sappi che la lamentela è peggio dell’attacco dei radicali liberi, è il tipico atteggiamento psicologico che invecchia.

Perché se nei tuoi discorsi, e prima ancora nei tuoi pensieri, emergono con frequenza disappunto e fastidio, delusione e scontentezza, rassegnazione e pessimismo, condizioni negativamente te stessa e l’immagine che offri agli altri: ti presenti, insomma, come una persona noiosa e povera di risorse, senza energie vitali.

E poi intossichi” il cervello: sotto l’effetto del malumuore, infatti, quest’ultimo è costretto a produrre noradrenalina, cortisolo e adrenalina, ormoni che alla lunga alterano il normale funzionamento proprio di questo organo fondamentale. Finale? Si ritrovi con una mente meno elastica e pronta a trovare nuove soluzioni.


Non immobilizzare la tua vita

«Espressioni come “vecchio brontolone” non sono nate a caso», conferma la psicoterapeuta Monica Morganti. «Certo, quando si è avanti con gli anni è più facile non sentirsi contenti della propria vita e pensare di avere meno possibilità di miglioramento o di evoluzione».

Ma sfogare continuamente la mancanza di prospettive peggiora la situazione perché ti fa apparire più agée: recriminare o protestare rende immobili, statici e anche un po’ aggressivi. «La lamentela nutre la parte di noi che tende all’involuzione e alla depressione», prosegue la dottoressa Morganti.

«Ma soprattutto non produce la voglia di cambiamento, che scatta in automatico nei giovani, ma che in realtà dovremmo mantenere sempre attiva», prosegue la dottoressa Morganti. «Abbandonarci a un atteggiamento pessimista e negativo, quindi, ci impoverisce, ci toglie energia e quella spinta evolutiva che è poi il motore per una vita piena e felice».


Agisci invece di brontolare 

Se ti serve un’iniezione antietà, prova ad andare incontro alla vita con un atteggiamento diverso. «L’antidoto alla lamentela è l’azione», suggerisce la psicoterapeuta. «Il che significa che se abbiamo un intoppo al lavoro, se la nostra relazione non va, se dobbiamo affrontare un problema di salute, invece di pensare che non ci sia niente da fare e vivere la situazione come un limite, impegniamoci a trovare una soluzione, occupiamocene».


Cogli tutte le opportunità

Agire, al contrario di subire, ti farà sembrare più dinamica e volitiva, quindi anche più giovane ed energica. «È l’idea di avere tante opportunità e tante strade ancora aperte che riempie di gioia e di speranza», conclude Monica Morganti. E la felicità, si sa, ci rende più giovane. Anche agli occhi degli altri. 


Le posizioni da evitare per tirarsi su


- Postura ripiegata, spalle curve: «È la tipica posizione di chi sente di dover portare un peso sulle spalle, di chi subisce la vita», spiega la psicoterapeuta Monica Morganti. «Esprime stanchezza e fatica, ma anche chiusura e rigidità mentale, tutti tratti tipici della vecchiaia».

- Sguardo basso e angoli della bocca all’ingiù: «Evitare di guardare le persone in faccia è tipico di chi ha rinunciato al confronto, di chi pensa di non avere più niente da dire. E una bocca che non sorride mai riflette amarezza per le delusioni della vita», dice la dottoressa. 


Fai la tua domanda ai nostri esperti

Articolo pubblicato sul n. 52 di Starbene in edicola dal 12/12/2017

Leggi anche

Invidia: come usarla in modo costruttivo

Leggere: perché rende felici

Fiducia: i consigli per conquistarla

È tempo di mindfulness