Ti arrabbi spesso? Rimedi dolci per ritrovare la calma

Arrabbiarsi spesso non fa bene alla salute: affatica il cuore, blocca la digestione, mantiene sempre in tensione. Ecco i rimedi dolci per domare la rabbia e ritrovare la calma



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di Valeria Ghitti e Gerardo Antonelli

In questo periodo ti sei accorta che qualsiasi discussione, o anche una banale osservazione ti fanno saltare i nervi e vorresti “spaccare tutto”? Succede, certo. Ma se da vampata isolata la tua rabbia diventa un incendio che divampa anche 3-4 volte alla settimana, ne risente l’organismo. E la psiche: perché si arriva a detestare se stessi per la facilità con cui si prende fuoco.


Cosa succede quando ti arrabbi

«Quando ti arrabbi aumenta l’attività del sistema nervoso simpatico, che controlla le reazioni di lotta e di fuga accelerando il battito del cuore, aumentando la pressione cardiaca e la tensione muscolare», spiega il dottor Luigi Torchio, esperto di medicina naturale a Torino. La rabbia in eccesso, allora, produce danni fisici. In molte persone, per esempio, irrigidisce i muscoli, al punto da indurre dolore. In altri casi fa venire la tachicardia, o è persino in grado di interferire con la digestione e, in particolare, con il fegato fino al punto da far produrre dei calcoli. Calma: ecco i rimedi per frenarla dal punto di vista psicologico e quelli che ne riparano gli effetti collaterali fisici.




Via le contratture che ti bloccano con lo shiatsu

  • Perché ti succede

    Soprattutto se cerchi di reprimerla tenendola dentro di te, la rabbia traspare all’esterno attraverso una mimica inconsapevole. Perché il tuo corpo si prepara all’attacco. Collo, schiena, spalle: la rabbia si scarica dalla testa ai piedi. Aggrotti la fronte e le sopracciglia, stringi i denti, quasi a digrignarli, serri i pugni e raddrizzi la schiena. Sotto la spinta del sistema nervoso i muscoli si contraggono, a partire da quelli mandibolari e cervicali, scendendo per quelli del dorso e delle braccia. «Un irrigidimento che, se continui a reprimire i tuoi sentimenti, diventa cronico, causando contratture dolorose alla schiena, al collo e alle spalle, per via dell’accumulo di acido lattico», spiega il dottor Torchio. «Persino la mandibola può fare male, soprattutto al mattino, perché durante il sonno digrigni i denti, vittima del cosiddetto bruxismo».

  • Rimedi

    La parola d’ordine è “sciogliere la muscolatura”. La cura migliore, in questo campo, è il massaggio shiatsu. Con 5-10 sedute a cadenza settimanale riuscirai, grazie alle pressioni manuali esercitate sui meridiani energetici, a distendere i muscoli, eliminare le tossine e aumentare la sintesi di endorfine, molecole del benessere.

Stop ai calcoli e ai problemi digestivi con i granuli detox

  • Perché ti succede 

    La rabbia fa “rodere il fegato”, e non è solo un modo di dire. L’aggressività causa contrazioni e spasmi anche a livello viscerale. «Se fegato e cistifellea risentono dello stress vai incontro a un ristagno di bile, che può determinare nel tempo la comparsa di calcoli biliari e di problemi digestivi», spiega Torchio. «La bile, infatti, serve a digerire i grassi, oltre ad avere un modesto effetto lassativo e a purificare il sangue. Se non funziona bene, rallenta anche l’attività di stomaco, pancreas e intestino».

  • Rimedi 

    «Puoi ricorrere a due preparati omeopatici: Colocynthis, se avverti spasmi addominali che si attenuano solo se ti pieghi in avanti, e Lycopodium, se avverti una tensione nella zona del fegato con meteorismo e flatulenza. Per entrambi diluizione alla 5 CH: 3 granuli 3 volte al giorno per 2 mesi», spiega il dottor Luigi Torchio. «Terminato questo ciclo, l’omeopata potrà prescriverti una sola somministrazione quotidiana ma a diluizione più alta, come la 30 CH». All’omeopatia puoi associare la fitoterapia. Per depurare il fegato e fluidificare la bile, prendi le Tinture madri di Tarassaco, Cardo Mariano e Carciofo: 10 gocce di ogni erba in un bicchiere d’acqua, da bere dopo i due pasti principali, fino a quando i sintomi non passano.


Ferma la tachicardia e la pressione alta con lo yoga

  • Perché ti succede 

    «Se non scarichi la rabbia puoi accusare tachicardia e ipertensione arteriosa. Inoltre, respirando in maniera superficiale, ossigeni poco l’organismo, a cominciare dal cervello. E questo ti rende anche più irritabile», spiega il dottor Torchio. Allora anche la frequenza della respirazione diventa superficiale, cioè toracica, mentre deve essere a livello addominale.

  • Rimedi 

    Quando ti succede, lavora sulla respirazione con questo esercizio di Pranayama, il controllo ritmico del respiro insegnato dallo yoga, che aiuta anche a regolarizzare il battito. Mettiti seduta in un ambiente tranquillo, con la schiena diritta e il corpo rilassato. Inspira con l’addome (senza muovere le spalle) e chiudi con il pollice la narice destra. Espira, fai una pausa di due secondi e poi inspira di nuovo, sempre con la narice destra chiusa. Ripeti l’esercizio liberando la narice destra e chiudendo con l’anulare la sinistra. Il tutto deve durare almeno dieci minuti.


PICCOLE ASTUZIE PER DOMARE LA RABBIA

  • Previeni con la meditazione

    Scegli una posizione comoda, in un luogo tranquillo, eventualmente con una musica soft di sottofondo. Inizialmente devi respirare in modo lento e profondo, con l’addome, immaginando poi un’onda di rilassamento che partendo dai piedi risale lungo il corpo, raccogliendo tutte le tensioni che vengono progressivamente dissolte con l’espirazione. Quando il corpo è completamente rilassato è importante immaginare di essere avvolti da un cerchio di luce che ci protegge e ci libera da ogni preoccupazione, da quelle recenti alle più remote, donandoci un senso di pace e serenità.

  • Scarica l’aggressività con lo sport

    Quando sei arrabbiata sfogati in palestra: 3 volte a settimana per almeno 50 minuti. L’ideale sono gli sport di contatto, come le arti marziali, che ti permettono di scaricare anche fisicamente l’emozione.

  • Di sera rilassati così

    Quando la rabbia ti crea tensione muscolare e tachicardia, sorseggia una tisana di valeriana, passiflora, camomilla, tiglio e biancospino in parti uguali. Metti 25 g di questa miscela in infusione per 10 minuti, filtra e bevila verso sera.


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