Ultrasuoni viso: il ringiovanimento senza lifting

Impiegata da anni, questa tecnologia oggi è stata messa a punto per ottenere risultati di ringiovanimento paragonabili al lifting, senza bisturi né aghi



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Onde acustiche con una frequenza tale da non essere udibili all'orecchio umano: gli ultrasuoni, a causa della loro capacità di penetrare nell'organismo, vengono impiegati da tempo in campo medico, per esempio nell'ecografia, strumento diagnostico che consente di “vedere” dentro il corpo.

In medicina estetica, a differenti frequenze e densità, si sfrutta il loro potere di riscaldare i tessuti, così da indurre la produzione di nuove fibre elastiche: questa tecnologia è stata sempre più affinata e oggi lo specialista ha a disposizione strumenti molto precisi e sicuri, con i quali è in grado di rigenerare in profondità la pelle. Tanto che si può parlare di lifting non chirurgico di viso, collo e décolleté.


Ringiovanimento profondo, sotto controllo

«In medicina estetica, il più recente e interessante sviluppo degli ultrasuoni è rappresentato dagli ultrasuoni microfocalizzati con sonda ecografica», premette Maria Luisa Pozzuoli, chirurgo plastico estetico a Torino, specialista in chirurgia maxillofacciale con master in chirurgia estetica.

«Si tratta di una tecnologia che ha rivoluzionato la pratica del ringiovanimento soprattutto di aree come collo e décolleté, per le quali finora non esistevano metodiche non invasive».

Gli ultrasuoni microfocalizzati veicolano energie a bassa intensità per tempi brevissimi (millisecondi) e raggiungono punti precisi posti a 3 diversi livelli di profondità: il derma profondo a 1,5 mm, il tessuto sottocutaneo a 3 mm e la fascia muscolare a 4,5 mm.

Mentre sulla superficie della pelle non avviene alcuna dispersione di calore, in profondità gli ultrasuoni microfocalizzati inducono un riscaldamento intorno ai 70°, ideale per denaturare le vecchie fibre collagene indebolite dagli anni. Questa “distruzione” controllata fa sì che la pelle attivi un graduale processo di autoriparazione detto neocollagenesi, ovvero produca, in sostituzione del vecchio, nuovo collagene, con conseguente ricompattamento della pelle. 

«Le novità di questa tecnologia (che ha ben 4 approvazioni FDA, il severo ente di controllo USA) sono due», precisa la specialista. «La prima, è che tutto questo avviene sotto guida ecografica, così il medico vede cosa accade sotto la pelle e può evitare i vasi sanguigni, senza rischiare che si formino lividi. La seconda è la possibilità di agire a una profondità finora raggiungibile solo dal chirurgo con il bisturi: a 4,5 mm di profondità, infatti, si trova la fascia muscolare che, verso i 45-50 anni, tende a cedere. Gli ultrasuoni microfocalizzati agiscono sul muscolo “liftandolo”, cioè tirandolo su, con un risultato di ringiovanimento finora impensabile per un trattamento non chirurgico».



Una sola seduta

«Il trattamento si svolge in un'unica seduta. Prima di intervenire, il medico effettua un'ecografia della pelle, così da vedere come è la situazione anche in profondità», spiega la dottoressa Pozzuoli.

«Lo specialista, poi, insieme alla paziente individua su quale zona intervenire: viso e collo, collo e décolleté, parte superiore o inferiore del viso, sopracciglia... Disegna quindi una mappatura, evitando le zone con nervi importanti, quindi stende sulla pelle un gel come quello che si utilizza per le ecografie. Comincia quindi ad applicare il manipolo che conduce gli ultrasuoni, sotto il controllo della guida ecografica: il trattamento dura dai 30 ai 90 minuti in base all'estensione dell'area da trattare».

L'età a cui è consigliato? «Dai 30 ai 70 anni e a seconda del grado di invecchiamento lo specialista può scegliere a che piano di profondità agire. Molto importante: sulla superficie della pelle non c'è alcuna dispersione di calore, quindi non si avverte dolore, si sviluppa solo un lieve rossore che scompare del tutto in 2-3 ore. Questo significa che si può tornare immediatamente alle proprie normali attività».



I risultati

I risultati, in termini di ringiovanimento, non sono visibili subito, ma solo dopo un mese, il tempo necessario perché le nuove fibre collagene si riformino. Durante questo periodo, non si devono assumere farmaci antinfiammatori, che interferirebbero con il processo di autoriparazione avviato dalla pelle, mentre ci si può esporre al sole, ovviamente utilizzando una crema protettiva. I miglioramenti proseguono ancora per 180 giorni. Secondo gli studi, i risultati si mantengono stabili a due anni dal trattamento.

I costi? Da 600 euro per le sopracciglia a 4.000 euro per viso e collo. «Una sola seduta è di solito sufficiente, in alcuni casi è possibile completare il trattamento con piccole rifiniture con filler come l'idrossiapatite di calcio», precisa la specialista.



Ora anche per il corpo

In tutto il mondo, i medici certificati a utilizzare la tecnologia degli ultrasuoni microfocalizzati con sonda ecografica hanno già messo a punto e continuano a studiare nuovi protocolli, anche combinati, per trattare oltre al viso alcune zone del corpo. In particolare, si può agire sulla lassità delle braccia e dell’addome, migliorandone l’aspetto.

Anche i glutei sono zone per le quali il trattamento è indicato. 

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