I ritocchini per le zone vuote del viso

Oggi con i filler è possibile correggere piccoli difetti che un tempo richiedevano interventi chirurgici, dal mento sfuggente alle occhiaie



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«Si tratta di dettagli, che però possono togliere armonia al viso, o comunque essere vissuti male, soprattutto oggi che i selfie li mettono in primo piano»: così Giulio Maria Maggi, chirurgo estetico a Torino, definisce le lacune che, anche in giovane età, possono caratterizzare un volto.

Grazie ai nuovi materiali a disposizione della medicina estetica, iniettabili a differenti profondità, tali vuoti sono ora facilmente colmabili. Vediamo quali sono questi difetti e le relative possibili correzioni.


  • Mento sfuggente


Una fossetta troppo accentuata, oppure un profilo ridotto, “sfuggente”:
«Il mento può essere ridisegnato e riempito senza ricorrere a protesi, grazie a delle iniezioni di idrossiapatite di calcio, che si può inserire in profondità, in prossimità dell'osso, fino a costituirne un prolungamento, con effetto naturale», spiega lo specialista.

Si tratta di una metodica che si esegue in studio e che non è dolorosa: «Utilizzo un prodotto addizionato di lidocaina, un anestetico, quindi la paziente non avverte alcun dolore».

I risultati si mantengono anche per un anno, il costo dipende dalla quantità di filler iniettato: per una fiala, intorno ai 350 euro.


  • Difetti del naso


Il naso è una delle zone sulle quali è possibile intervenire con il filler, il cosiddetto rinofiller.

«La classica gobbetta, per esempio, si può correggere con due piccole dosi di idrossiapatite di calcio, una subito prima e una subito dopo il gibbo, per creare una linearità che rende meno evidente il difetto», spiega il medico. «Stesso prodotto anche se la punta del naso è un po' all'ingiù: iniettandolo sopra la spina nasale, la punta si solleva di 1-2 millimetri e il profilo migliora notevolmente», assicura il dottor Maggi.

Anche in questo caso, i risultati si possono mantenere per quasi un anno.


  • Occhiaie

Quando l'area del solco lacrimale, tra l'angolo interno dell'occhio e il naso, appare depressa e scura (dark circle), conferisce un aspetto stanco al viso.

«La soluzione può essere anche in questo caso un filler: acido ialuronico a bassa densità o idrossiapatite di calcio, iniettati sotto il muscolo orbicolare. Meglio utilizzare la cannula con la punta smussa, perché questa zona è ricchissima di nervi e vasi linfatici e sanguigni: grazie a questo strumento si evitano possibili ecchimosi», consiglia il chirurgo.

Rispetto all'acido ialuronico, che è idrofilo, l'idrossiapatite di calcio ha il vantaggio di non richiamare acqua e quindi di non provocare gonfiore. «Utilizzata in minime quantità e diluita, inoltre, si può iniettare appena sopra il muscolo orbitale, con un effetto biostimolante e schiarente», spiega il dottor Maggi.


  • Fessure dei lobi delle orecchie

Persino i lobi delle orecchie possono essere modificati e resi più armoniosi grazie ai filler.

«Se sono molto piccoli e li si vuole più definiti, oppure se sono rovinati da una fessurazione dovuta agli orecchini, il prodotto giusto è l'acido ialuronico, ideale per i tessuti molli», suggerisce lo specialista.

8-10 mesi la durata del risultato, 250 euro circa a fiala.


  • Sopracciglia cadenti

Se si desidera una maggiore proiezione del sopracciglio perché appare un po' piatto e non abbastanza evidente, si può intervenire con acido ialuronico.

«Stesso filler se con il trascorrere degli anni le sopracciglia si abbassano, gravando sulle palpebre inferiori: va iniettato sotto l'arcata, per restituire la linea ad “ala di gabbiano”», precisa il medico.


  • Solchi nasogenieni

Le due pieghe profonde tra naso e angoli della bocca non sono vere rughe, ma conseguenza di un impoverimento del tessuto adiposo della zona malare (guance e zigomi).

«Inutile iniettare il filler nei solchi, dove creerebbe un effetto “cordoncino”: meglio inserire l'acido ialuronico a livello degli zigomi, cosa che solleva le guance, spiana la piega e ridisegna il volto senza appesantirlo. Occorre conoscere bene l'anatomia, non si può inserire un bolo di prodotto che creerebbe un effetto “criceto”, ma realizzare un reticolo di linee di prodotto che si intrecciano tra loro e sollevano tutti i tessuti armonicamente e gradualmente», precisa il chirurgo.


  • Mani svuotate

Con l'età, le mani si impoveriscono di tessuto adiposo e si evidenziano tendini e arterie.

«Per un effetto antietà, è possibile rimpolpare il tessuto con delle iniezioni di idrossiapatite di calcio allungata con soluzione fisiologica in proporzione 1:2», conclude il dottor Maggi.


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