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I nuovi solari che proteggono da rughe e macchie

I solari di ultima generazione sono ricchi di ingredienti che combattono i radicali liberi e prevengono le macchie

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Alla base dell’invecchiamento della pelle ci sono moltissimi fattori. Su alcuni non possiamo intervenire: geni, predisposizione, ormoni. Su altri invece c’è molto da fare in chiave di prevenzione: mangiare bene, smettere di fumare, soprattutto proteggersi dai raggi Uv.

«Il sole, preso senza regole, favorisce la liberazione di mediatori dell’infiammazione, indebolisce i sistemi di difesa dell’organismo, produce radicali liberi, sostanze tossiche per le cellule e molto reattive», spiega il professor Leonardo Celleno, dermatologo e presidente di Aideco (Associazione italiana dermatologia e cosmetologia). «I segnali del fotoinvecchiamento? Rughe precoci, disidratazione, macchie, incarnato spento».

I raggi responsabili dei danni alla pelle sono sia gli Uvb (radiazioni di lunghezza da 320 a 280 nanometri) sia gli Uva (da 400 a 320 nm). Le zone più a rischio? Volto, collo, braccia, mani.


MAI MESSO LA CREMA? COMINCIA ORA

«I raggi Uv hanno un’azione cumulativa, esercitano cioè un danno proporzionale alla quantità e all’intensità di radiazioni ricevute», prosegue Celleno. «Le rughe aumentano con gli anni e sono tanto più evidenti quanto più la pelle è danneggiata dalle radiazioni solari».

Ma non è mai troppo tardi per cominciare a spalmarsi la crema. Purtroppo lo fa solo una persona su due, rivela una ricerca di La Roche-Posay e Ipsos, in collaborazione con la George Washington University, mentre il 52% degli italiani pensa ancora che senza protezione ci si abbronzi di più e meglio.


I PLUS DELLE NUOVE FORMULE

I solari di ultima generazione si avvalgono di una squadra di attivi che non lascia scampo ai radicali liberi. «Proteggono l’epidermide grazie a un sistema filtrante fotostabile ad ampio spettro, composto da filtri organici e/o minerali, a seconda del prodotto», sottolinea l’esperto.

Oggi poi esiste un filtro particolare, l’avobenzone, in grado di proteggere dagli Uva “lunghi”, cioè quelli di lunghezza d’onda maggiore, che penetrano più in profondità nel derma. «Inoltre i nuovi solari difendono il patrimonio cellulare della giovinezza, grazie a miscele di antiossidanti come betacarotene, astaxantina, niacinamide e altri, che migliorano la resistenza delle cellule, prevengono i segni del photoaging e riparano i danni del Dna cellulare».

Per stimolare il sistema immunitario vengono inseriti vitamina E, polisaccaridi estratti dal lievito di birra, complessi marini a base di alghe e plancton. A completare le formule, attivi idratanti come acido ialuronico, estratti vegetali dai poteri ringiovanenti, come bioflavonoidi del mirtillo, tè bianco e cotone, gliceridi vegetali che forniscono lipidi alla pelle rendendola morbida e liscia. Mentre contro le macchie la cosmesi schiera lecitina di soia, estratto di liquirizia, derivati dell’acido ferulico e microorganismi marini.


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Articolo pubblicato sul n. 26 di Starbene in edicola dal 12/6/2018

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