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Via la pancia con gli ultrasuoni

Se il girovita si allarga per la salute sono guai: si apre la strada a problemi cardiovascolari, diabete, tumori e altre malattie. Ma oggi, per eliminare la pancia, c’è un metodo mininvasivo. Leggi qui

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Ridurre la circonferenza addominale? Far sparire la pancia non è solo una sfida estetica. Il grasso che si accumula tutt’intorno al girovita è la spia visibile di quello viscerale, invisibile ma assai pericoloso per la salute.

«Frena la circolazione, rallentando il circolo venoso di ritorno», premette la dottoressa Michela Galimberti, specialista in chirurgia vascolare e chirurgo estetico a Milano. «Inoltre, attenta alla salute del cuore, esponendo a un maggior rischio di incidenti cardiovascolari, e spiana la strada al diabete, ai tumori e persino alle malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer».


L’alternativa alla liposuzione

Oggi è possibile evitare la liposuzione in sala operatoria grazie a un nuovo metodo che sfrutta il potere sciogligrasso degli ultrasuoni, macrofocalizzati sul bersaglio (il grasso sottocutaneo) attraverso un sistema di lenti. «Si chiama Scizer ed è indicato a tutti coloro che hanno un Bmi (Body Mass Index) fino a 30, segno di obesità lieve, e una plica di grasso di almeno 2,5 cm», spiega l’esperta.

«Dopo aver spalmato sul ventre un gel conduttore, si passa un manipolo che emette ultrasuoni focalizzati che agiscono alla profondità di 13 mm. La temperatura (circa 70 °C), che non viene percepita per un sistema di autoraffreddamento, mira a distruggere gli adipociti».

Si fanno 1-3 sedute, distanziate 3 mesi l’una dall’altra, che costano 800 € l’una.


Quando si è a rischio

Un tempo si diceva che, centimetro alla mano, la donna più a rischio-salute era quella che aveva un girovita superiore agli 88 cm.

Oggi esistono metodi di misurazione più attendibili. «Se si vogliono evitare le radiazioni di una Tac, è possibile affidarsi alla bioimpedenziometria, l’esame diagnostico che, grazie al posizionamento strategico sulla cute di alcuni elettrodi, indica la presenza di grasso superficiale e viscerale nel tronco», spiega Galimberti. «Rileva, infatti, la percentuale di massa magra (muscoli) e grassa in base alla resistenza opposta al passaggio di una bassissima corrente elettrica».


Il nuovo indice che “esplora” la tua pancia

Oltre alla impedenziometria, il medico può fare una stima del grasso più profondo grazie a un nuovo algoritmo: il visceral abdominal index. Utilizzato da dietologi e specialisti in scienza dell’alimentazione, si tratta di un parametro che tiene conto di diverse variabili.

«L’equazione matematica mette in rapporto l’età, il sesso, il Bmi, i trigliceridi e il colesterolo Ldl presenti nel sangue, al fine di ricavarne un valore numerico», spiega la dottoressa Galimberti. «Se questo supera certi limiti, l’unica strategia per eliminare la pancia è mettersi subito a dieta stretta».


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Articolo pubblicato sul n. 22 di Starbene in edicola dal 16/05/2017

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