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Programma estate 2018: come combattere il grasso localizzato

Siamo arrivati all’ultima fase del nostro programma beauty per l’estate: è il momento di dedicarsi in modo mirato ai cuscinetti di grasso localizzati. Alla fine dell’articolo troverai il link per scoprire come rassodare e tonificare la pelle

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Siamo arrivati alla terza e ultima puntata del nostro speciale “In forma per l’estate”: se hai seguito le tappe precedenti hai già iniziato a mettere ordine nella tua alimentazione con la dieta della dottoressa Serafina Petrocca e stai bruciando calorie con il programma di allenamento bruciagrassi del trainer Francesco Munna.

Adesso è il momento di passare alla parte più piacevole della remise en forme, quella dedicata ai trattamenti beauty per attaccare in modo mirato gli accumuli di grasso localizzato e poi a quelli per dare tono alla tua nuova silhouette.

Tieni conto, in ogni caso, che questo programma beauty è efficace anche se non lo abbini a un regime alimentare o agli esercizi fitness.


Parola d’ordine: costanza

Qui di seguito troverai una serie di trattamenti da fare a casa, in istituto o dal medico estetico. Puoi decidere di limitarti al fai da te domestico con i cosmetici (da applicare due volte al giorno o secondo le indicazioni riportate sulla confezione, per almeno due mesi), ma per mettere il turbo al programma antiadiposità punta anche sulle soluzioni nella cabina dell’estetista o nello studio del medico estetico. Nel nostro programma trovi quelle più nuove ed efficaci.

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A casa

La tua arma sono le creme. «Tra i principi attivi più efficaci per le adiposità localizzate c’è la caffeina, estratta da alcuni vegetali come noce di cola, semi e foglie di caffè e tè, che nella lista degli ingredienti sono indicati come cola acuminata, coffea arabica, camelia sinensis», spiega il cosmetologo Umberto Borellini. «Favoriscono la lipolisi, cioè lo smaltimento dei grassi contenuti nelle cellule adipose. Non solo: la caffeina ha dimostrato di avere un ottimo coefficiente di penetrazione, grazie alla sua particolare struttura molecolare».

Altri fitoestratti efficaci sono guaranà e gingseng che risvegliano il metabolismo locale, la capsaicina, derivata dal peperoncino, che è termogenica e risveglia il microcircolo e l’alga fucus, ricca di iodio organico e oligoelementi a effetto riducente.

«Un altro attivo che si può trovare in associazione è il lievito di birra che, specie di notte, aumenta i livelli di ATP, una molecola capace di stimolare l’attività cellulare», continua il cosmetologo.

Che texture scegliere? La crema consente di inserire nella formula ingredienti solubili sia nei grassi che nell’acqua, e inoltre richiede un lungo massaggio per essere assorbita, mettendo così il turbo all’azione brucia grassi. Ma tra le formulazioni più nuove ci sono anche dei gel freschi e di rapido assorbimento. Un consiglio: 3 o 4 volte la settimana fai uno scrub per favorire l’assorbimento dei prodotti snellenti.


Fai così

Dopo aver steso il cosmetico con movimenti circolari, esegui delle manovre “a tamburo”, ponendo le mani in posizione concava, e picchiettando la zona da trattare. Ricordati di procedere sempre dal basso verso l’alto.


Un tip extra

Aggiungi alla crema 4 gocce di olio essenziale di arancio amaro che favorisce la lipolisi. E se non hai tempo di massaggiarti (cerca però di farlo almeno una volta al giorno), puoi ricorrere ai patch snellenti da applicare, di preferenza, di notte. «I cerotti hanno il vantaggio che i principi attivi vengono rilasciati in modo costante e continuativo, assicurando una “copertura” per molte ore», conferma Borellini.


Aiutati con gli apparecchi

Il massaggiatore elettrico abbinato ai prodotti snellenti migliora la microcircolazione cutanea e aumenta il metabolismo delle cellule adipose.

Secondo uno studio della American Academy of Dermatology, una frizione intensa e prolungata per almeno 15 minuti accelera l’attività degli adipociti anche di due o tre volte. Inoltre, la pelle viene stimolata a produrre nuove fibre elastiche e diventa con il tempo anche più soda.


Prova il brushing

Un’altra tecnica che dà una sferzata al metabolismo cellulare è il brushing, che aiuta anche a tonificare la pelle e a eliminare i liquidi in eccesso perché stimola il sistema linfatico. Si effettua con spazzole specifiche, di setole naturali lunghe 3-4 centimetri.

Passa la spazzola (sulla pelle asciutta) sui punti critici per 3-4 minuti con movimenti dal basso verso l’alto, insistendo sulle zone che percepisci più fredde, per esempio intorno ai glutei. Se spazzoli l’addome, il movimento deve essere circolare, intorno all’ombelico. Dopo esserti massaggiata, applica il prodotto snellente.

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In istituto

I trattamenti in cabina si fanno sempre più sofisticati ed efficaci. L’estetista non può utilizzare alcune sostanze riducenti ad alta concentrazione, che restano appannaggio del medico, ma ha dalla sua un’arma importante: la manualità.

I programmi proposti per combattere le adiposità localizzate prevedono in genere cicli di una decina di sedute a frequenza settimanale o ogni quindici giorni. Punti cardine dei trattamenti sono l’applicazione di creme e impacchi con attivi drenanti e liporiducenti, in alcuni casi preceduti da scrub per favorire l’assorbimento degli ingredienti “sciogligrassi”.

Momento fondamentale della seduta a effetto snellente è il massaggio. Ottimi quelli manuali, ma sono molto efficaci anche quelli eseguiti con apparecchiature ad hoc.

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Dal medico estetico

«In base al tipo di adiposità e alla sua consistenza il medico può stabilire un protocollo che combini interventi in sinergia tra loro», spiega Stefania Enginoli, medico estetico a Milano.

«Il primo passo può essere l’intralipoterapia (come Aqualyx®), iniezioni a base di acido desossicolico sui punti critici. Agisce sciogliendo gli accumuli di grassi, che vengono poi eliminati dall’organismo». Occorrono circa 1-2 sedute, a distanza di 2-3 settimane. Con 2 fiale di prodotto, per esempio, si trattano le culotte de cheval e il costo è di circa 300 €.

Quando il tessuto adiposo è molto, si ricorre alla criolipolisi, che scioglie i grassi con il gelo. Sulle zone da trattare viene appoggiato un apparecchio che aspira e raffredda gli accumuli adiposi a circa -7 °C. Il grasso “congelato” perde le sue funzioni vitali e viene gradualmente eliminato attraverso il sistema linfatico. Occorrono 3 sedute, al costo di 5-600 € a zona.

Per consolidare i risultati, è consigliabile ricorrere ad apparecchi hi-tech. «Accent Prime, per esempio, unisce due tecnologie: la radiofrequenza, drenante, e gli ultrasuoni, che svuotano gli adipociti», suggerisce Enginoli. «Un altro apparecchio molto efficace è il Nir, che emette una lunghezza d’onda vicina ai raggi infrarossi per eliminare i liquidi in eccesso». Consigliate 3 sedute di radiofrequenza più ultrasuoni (150 € a zona) e poi 3 sedute di Nir (200 € a zona).



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Articolo pubblicato sul n. 14 di Starbene in edicola dal 20/03/2018

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