hero image

Autoabbronzanti: istruzioni per l’uso

In attesa dei primi week-end al sole, scatta la voglia di pelle dorata e si ricorre ai cosmetici selftan. Scopri cosa sono e come usarli

credits: iStock



di Laurence Donnini


Togli le calze, metti la prima maglietta a maniche corte e... sei una mozzarella. In attesa dei primi weekend all’aria aperta, ti aiutano gli autoabbronzanti. Dimentica le vecchie versioni che ti facevano la pelle arancione: ormai sono veri e propri sostituti del sole e le case cosmetiche li propongono in tante versioni, anche pratiche, come le gocce, i sieri e le mousse. Addirittura esistono centri estetici che li vaporizzano con l’aerografo, per ottimizzarne la stesura, loro tallone d’Achille. Ma c’è da fidarsi? Ti rispondono le esperte.


1 COSA CONTENGONO I SELFTAN?


«L’azione autoabbronzante è dovuta al DHA (diidrossiacetone), un derivato dello zucchero che, attraverso una reazione chimica con lo strato corneo della pelle, conferisce una colorazione arancio-bruna alle cellule più superficiali», spiega la dottoressa Corinna Rigoni, dermatologa. Le nuove formulazioni contengono anche eritrulosio, che garantisce risultati più uniformi e, a seconda delle marche, possono esserci anche altri ingredienti che migliorano l’effetto finale, come tirosina, caramello o mallo di noce. 


2 CHE TIPO DI ABBRONZATURA DANNO?


«Non si tratta di abbronzatura “vera”, ma di colorazione dello strato corneo della pelle dato dall’attivazione dei carotenidi a contatto con il DHA», chiarisce la dermatologa. La melanina non c’entra e, infatti, il colore è più effimero della tintarella naturale: svanisce con l’esfoliazione della pelle, perciò dura solo qualche giorno.


3 SONO PRODOTTI SICURI?

Come tutti i cosmetici in commercio, rispondono a severi criteri di sicurezza. «Tuttavia, il rischio di fenomeni di sensibilizzazione esiste sempre. Meglio, prima di utilizzarli, fare una prova su un’area nascosta della pelle», suggerisce la dottoressa Rigoni. A questo scopo, usa magari i campioni omaggio. «Si tratta pur sempre di una reazione chimica che inneschiamo sull’epidermide. Perciò, se proprio si vuole usare un autoabbronzante, consiglio di curare l’epidermide, rafforzandola e idratandola a fondo. A maggior ragione in vista dell’estate e dell’abbronzatura vera, che seguirà».


4 PROTEGGONO DAI RAGGI ULTYRAVIOLETTI?


«No, perché gli autoabbronzanti non attivano la melanina, il pigmento che protegge la pelle dalle radiazioni solari», sottolinea la dermatologa Rigoni. «Occorre perciò applicare le protezioni da UVA-UVB anche sulla pelle colorata dagli autoabbronzanti, proprio come faremmo se ci vedessimo bianche». Esistono tuttavia dei selftan che contengono anche filtri solari.


5 POSSO USARLI INSIEME AI NORMALI SOLARI?


Non solo è possibile, ma è consigliabile, anche in città: metti la sera l’autoabbronzante e la mattina la protezione


6 DEVO FARE QUALCOSA PRIMA DI METTERLI?


«Più la pelle è sana e idratata, migliore è il risultato finale », spiega Annamaria Previatii, estetista esperta in trattamenti naturali. «Per rinforzare la barriera difensiva cutanea e mantenere sana la struttura del film idrolipidico, 2 settimane prima dell’autoabbronzante consiglio di effettuare un peeling profondo e un impacco con burri e cere. Poi, 7 giorni prima dell’applicazione, suggerisco di idratare con creme a base di oligoelementi, vitamine e ceramidi». In questo modo, la cute si desquamerà più lentamente, l’effetto dorato sarà luminoso e durerà più a lungo.
 


7 QUANTO PRODOTTO BISOGNA APPLICARE?


«Meglio iniziare con piccole quantità e rinnovare poi le applicazioni nei giorni o nelle ore successive», raccomanda l’estetista. «Quantità eccessive possono dare striature o colorare troppo la pelle». Eventualmente puoi mescolarne un po’ a una crema idratante.


8 MACCHIANO LA PELLE O I VESTITI?


«Sì. Perciò vanno applicati se si ha tempo e non con un fugace massaggio», conferma Annamaria Previati. Palmi delle mani e piante dei piedi si macchiano facilmente, quindi presta attenzione e, dopo aver steso il selftan, lava le mani con cura, usando uno spazzolino per arrivare sotto le unghie. Gli autoabbronzanti colorano anche i tessuti, aspetta almeno 10 minuti prima di vestirti


9 CI SONO CONTROINDICAZIONI?


«Gli autoabbronzanti non vanno applicati su esiti acneici, cicatrici, cute desquamata o infiammata. E nemmeno su pelle troppo secca o grassa. E, ancora, no intorno agli occhi e sotto le ascelle», raccomanda la dermatologa.


10 POSSO USARE QUELLO PER IL VISO SULLE GAMBE E VICEVERSA?


«Cambiano densità e delicatezza della formula», conclude la dermatologa Rigoni. «Perciò, lo sconsiglio: si rischia un risultato a macchie ma soprattutto il prodotto più fluido del corpo, usato sul viso, potrebbe finire troppo vicino agli occhi». Potresti usare quello da viso sulle gambe, ma non solo non è economico, è anche meno facile da spalmare. 


Fai al tua domanda ai nostri esperti


Articolo pubblicato sul n.20 di Starbene in edicola dal 03/05/2016

Leggi anche

3 mosse per una tintarella super

La tintarella si salva a tavola

Come difendere la pelle dal sole

Sole: anche i capelli vanno protetti

Doposole: sceglilo con cura