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Capelli d’estate: come proteggerli da salsedine, cloro, raggi Uv

I raggi solari possono disidratare i capelli, messi a dura prova anche da sudore, salsedine, cloro e altri agenti esterni. Un’esperta ci spiega come proteggerli d’estate e mantenerli idratati e luminosi

Foto: iStock



Sole, caldo, sudore e acqua del mare possono aggredire i capelli e renderli più fragili. D’estate, infatti, sono tanti i nemici spietati delle nostre chiome, che possono perdere lucentezza e vitalità. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Pamela D’Amico, responsabile della sede di Milano dell’Istituto Helvetico Sanders, che ci ha spiegato come proteggere im capelli d'estate, senza mandare in vacanza la loro bellezza.


Dottoressa D’Amico, è vero che i capelli d’estate sono più fragili?

«Sì, sotto accusa ci sono soprattutto i raggi solari, che svolgono un effetto disidratante sui capelli, perché ne prosciugano le riserve idriche e di conseguenza li rendono più secchi, opachi e sfibrati. Se poi ci esponiamo al sole in modo prolungato, nelle ore più calde della giornata e senza alcuna protezione, i legami tra le molecole di cheratina che sono presenti nei capelli possono rompersi, danneggiando la struttura del fusto e facilitando la comparsa di doppie punte. Ad amplificare il danno possono essere i bagni al mare o in piscina, sia perché i capelli bagnati diventano più porosi e permettono ai raggi ultravioletti di arrivare ancora più in profondità, sia perché la salsedine e il cloro si depositano sulla parte esterna del capello con un effetto sbiadente».


Il problema riguarda tutti oppure ci sono persone più predisposte di altre all’indebolimento?

«Sono a rischio i capelli di chi si espone in maniera non sicura al sole per tempi prolungati, ma ovviamente i fusti più forti e spessi ne risentono meno. Maggiore attenzione, invece, devono prestare le persone che hanno i capelli molto sottili oppure trattati».


Intende i capelli colorati?

«In realtà, a indebolire il fusto sono soprattutto i trattamenti più aggressivi, come la decolorazione o la permanente, che mettono a dura prova la salute del fusto, facendogli perdere corpo e struttura. Particolare attenzione deve prestare chi ha i capelli decolorati, perché i raggi UV sbiadiscono facilmente il colore artificiale, rendendo le chiome più spente e prive di tono. Un discorso a parte meritano le tinture, come quelle usate per coprire i capelli bianchi: oggi esistono colorazioni professionali a base di pigmenti naturali o prive di ammoniaca, meno invasive».


Per difenderci dai danni del sole, meglio indossare bandane, foulard e cappelli oppure una buona protezione UV può bastare?

«Come al solito è il lavoro di squadra a fare la differenza, anche quando si tratta di buone abitudini. Al sole è bene usare un cappellino leggero e in cotone, che favorisca la traspirazione della pelle ma che al tempo stesso protegga dalle ustioni del cuoio capelluto. Sulle lunghezze, invece, bisogna usare prodotti solari specifici, in olio, crema o spray, specificamente formulati con filtro di protezione per mantenere i capelli idratati durante l’esposizione, prevenendo secchezza e inaridimento. Nelle lunghe giornate di mare, questi prodotti vanno rinnovati più volte al giorno, soprattutto dopo bagni e docce, in modo da mantenerne costante l’efficacia».


In vista delle vacanze, tagliare i capelli può aiutare?

«L’idea che tagliare i capelli li rinforzi è un falso mito, perché le lunghezze sono formate da cellule cheratinizzate, prive ormai di qualunque funzione vitale. In altre parole, la parte visibile dei capelli è una struttura morta, mentre la vitalità sta nel bulbo all’interno del follicolo pilifero, una struttura a forma di sacco che si trova nel derma. Detto ciò, dare una sforbiciata può essere utile per eliminare le doppie punte, un problema piuttosto comune per cui non esistono altri rimedi».


Sudando di più, si tende ad aumentare l’igiene personale. C’è un numero di volte in cui possiamo o dobbiamo lavare i capelli?

«Quando ci troviamo al mare, è importante lavarli ogni sera per rimuovere tutti i residui di salsedine, sabbia e filtri solari, utilizzando uno shampoo delicato, poco schiumogeno e povero di tensioattivi. Per restituire alle lunghezze idratazione ed elasticità, in commercio c’è l’imbarazzo della scelta, perché possiamo scegliere prodotti dall’azione nutriente, ristrutturante o rivitalizzante, in modo da ripristinare le condizioni fisiologiche del fusto. Ma in generale, al di là delle vacanze, è fondamentale mantenere puliti la cute e i capelli. Possiamo farlo anche ogni giorno se sudiamo molto o se pratichiamo attività fisica, perché l’igiene quotidiana non li indebolisce, anzi li preserva dagli effetti dannosi di sudore, smog e altri agenti esterni: l’importante è scegliere prodotti di qualità e idonei al nostro cuoio capelluto».


È vero che, lavandoli di più, i capelli si sporcano prima?

«In generale lavare spesso i capelli non li rende più grassi, ma dobbiamo fare attenzione a non “stressare” troppo il cuoio capelluto con detergenti aggressivi che possono alterare il normale film idrolipidico e causare stati di alterazione cutanea. Per chi ha la tendenza a produrre molto sebo, lavare i capelli è un toccasana e si può intervallare l’utilizzo di uno shampoo dall’azione sebo-regolatrice con un altro più delicato. Con uno specialista, è bene valutare la propria situazione per capire la tipologia di cuoio capelluto e scegliere i migliori prodotti per la detersione».


È una buona abitudine concludere lo shampoo con una maschera?

«Assolutamente sì. Possiamo scegliere quelle che nell’INCI contengono principi attivi come olio di oliva, germe di grano, olio di mandorle ed estratti vegetali dall’effetto idratante, ristrutturante e nutriente. Coccolare i capelli dopo averli sottoposti a sole, sale marino o cloro, è la chiave giusta per mantenerli in salute, ma la regola vale tutto l’anno: una buona maschera aiuta a districare i capelli, rendendoli più pettinabili e meno a rischio di rottura durante lo spazzolamento».


Asciugare i capelli all’aria aperta, accantonando il phon, può essere una buona abitudine?

«Certo. Il fusto dei nostri capelli è caratterizzato da un primo strato esterno, detto cuticola, che è formato da 5-6 strati di cellule cheratinizzate disposte come le tegole di un tetto: se queste tegole sono disposte correttamente, il capello riflette la luce e di conseguenza è luminoso. Il calore diretto di phon o piastra, invece, solleva le tegole, rendendo i capelli meno lucenti ma anche più suscettibili ai danni strutturali. Ciò significa che approfittare delle belle giornate per asciugare la capigliatura all’aria può avere grandi benefici».


Quanto conta l’alimentazione d’estate?

«La dieta che seguiamo è sempre fondamentale per i nostri capelli. D’estate, in particolare, con la maggiore sudorazione perdiamo minerali preziosi, per cui diventa ancora più importante seguire un’alimentazione varia, equilibrata, ricca di frutta e verdura, fonti di minerali e antiossidanti. Anche la carne è fondamentale per il suo contenuto di ferro e biotina, quest’ultima presente pure nelle uova. Non deve mancare in tavola neppure il pesce azzurro, ricco di Omega 3, acidi grassi buoni che possono restituire luminosità e forza al capello».


Possono essere utili degli integratori specifici per capelli e unghie?

«Seguendo la giusta alimentazione, varia, equilibrata e completa, le supplementazioni non sono quasi mai necessarie. È anche vero, però, che nei periodi di maggiore stress psicofisico o nella stagione più calda dell’anno, quando la sudorazione è più intensa, può essere utile fare delle integrazioni. Minerali e oligoelementi come zinco, selenio, rame o silicio favoriscono il benessere dei capelli, ma validi sono anche gli integratori a base di biotina, vitamina del gruppo B che favorisce il rinforzo di unghie e capelli. L’importante è assumere questi prodotti per almeno tre mesi, perché i risultati non sono immediatamente visibili».


E al ritorno dalle vacanze che fare?

«Dopo l’estate, è utile affidarsi al parrucchiere di fiducia per eliminare innanzitutto le doppie punte o le porzioni di fusto che si sono danneggiate e sbiadite a causa di sole, mare o cloro. Un consulto specialistico può aiutarci invece a risolvere eventuali anomalie nella caduta o nella massa capillare, come perdita di volume, assottigliamento del capello o addirittura diradamento. In questo modo, si può valutare se davvero bisogna preoccuparsi e correre ai ripari o se magari tutto rientra nella normalità».


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