Capelli: le soluzioni salva chioma

Quando cadono mettono subito in allarme, ma per ogni problema esiste un trattamento specifico. Scopri i più efficaci per lei e anche per lui



BIOSTIMOLAZIONE

È indicata quando i capelli sono meno corposi, deboli e diradati, magari perché si attraversa un periodo di forte stress, si segue una dieta troppo restrittiva o si è diventate mamme da poco.

«Tutte queste situazioni innescano variazioni ormonali reversibili che provocano una sofferenza dei capelli», spiega la dottoressa Magda Belmontesi, dermatologa e docente al Master di medicina estetica dell’Università di Pavia.

Negli uomini il trattamento è consigliato quando i capelli nella zona dell’attaccatura frontale e sulle tempie diventano più sottili di quelli della nuca, o iniziano a diradarsi. «È il segno che i follicoli lavorano meno e rischiano di andare in atrofia, aprendo la strada alla “vera” calvizie», specifica la dottoressa Belmontesi.

È un trattamento di medicina estetica che utilizza delle microgocce di una soluzione a base di frammenti di proteine biodisponibili diluite in acido ialuronico, efficaci per nutrire il follicolo. «Vengono iniettate con microiniezioni nel cuoio capelluto delle aree sofferenti o diradate, dove riducono la
caduta e stimolano la ricrescita», spiega Belmontesi.

«Inoltre favoriscono la formazione di nuovi capillari che nutrono la chioma e contrastano l’azione dei radicali liberi, mentre l’acido ialuronico esercita un’azione idratante che ridà corpo e luminosità ai capelli».

Sono necessarie 4 sedute di 20 minuti come cura urto, da effettuare a distanza di 10 giorni l’una dall’altra. Poi, ne vanno programmate altre 4, con cadenza mensile, come mantenimento. Il rallentamento della caduta e una maggiore ricrescita si notano già dopo 40 giorni. I costi: 150 € a seduta.

PRP HT

È indicata quando c’è una forma iniziale calvizie, con aree molto diradate. «Oppure come trattamento integrativo dell’autotrapianto, un intervento che riduce le aree totalmente o quasi glabre, ma che da solo non arresta la caduta dei capelli», specifica il dottor Riccardo Testa, medico chirurgo.

È una terapia rigenerativa: la Prp ht (platelet rich plasma hair therapy) dà nuovo vigore ai follicoli grazie alle piastrine contenute nel tuo sangue, ricche di fattori di crescita.

«Il medico preleva un piccolo campione ematico, lo centrifuga subito all’interno di una speciale provetta in modo da concentrare le piastrine, separandole dagli altri elementi del sangue, e poi le inietta con delle micropunture, fastidiose ma non dolorose, nelle aree dove i capelli sono più diradati», spiega il dottor Riccardo Testa.

«La loro azione rigenera i bulbi e stimola le cellule staminali all’interno del cuoio capelluto, riattivando la crescita dei capelli. Il trattamento blocca la caduta, favorisce la ricrescita e aumenta la densità della chioma, effetti che sono visibili già dopo 3 mesi.

In genere sono necessarie 3 sedute di circa 30 minuti l’una, da effettuare a distanza di 3 mesi l’una dall’altra. e il costo è di 500 € a seduta.

AUTOTRAPIANTO

È indicato quando la riga centrale è molto più ampia di un tempo, oppure ha un aspetto simile a quello di un pino, che non riesci a coprire neppure cambiando pettinatura. Negli uomini è utile se è presente una calvizie che non risponde ai trattamenti rigenerativi, con una “stempiatura”
importante e la cosiddetta “chierica”, dove i capelli non crescono più, ma la fascia laterale della chioma è inalterata.

È un intervento chirurgico durante il quale vengono prelevati dei follicoli dalla nuca, insensibili all’azione degli ormoni responsabili della calvizie. «Il chirurgo quindi li trapianta nelle zone diradate, dove continuano a produrre capelli spessi e lunghi, che si rinnovano periodicamente», spiega il dottor Riccardo Testa, primario dell’Unità operativa di chirurgia plastica dell’Istituto clinico città studi di Milano.

«L’esperto può avvalersi di due diverse tecniche: la Strip o la Fue. Eseguite entrambe in ambulatorio, in anestesia locale, possono essere associate a una leggera sedazione», continua il medico.

«Nel primo caso, lo specialista asporta una striscia di cuoio capelluto dalla nuca, dove sono contenute sino a 4000 unità follicolari, quindi le separa al microscopio e le innesta, una a una, con delle microincisioni. L’intervento dura da 3 a 6 ore, a seconda del numero di bulbi utilizzati.

Nel secondo, estrae le singole unità follicolari che rimpianta immediatamente, quindi sono necessarie più sedute (circa 2 di 2-3 ore). Il rinfoltimento, visibile già dopo 6 mesi, dura tutta la vita». I costi vanno dai 6 ai 10mila euro.

L’AUTOTEST PER CAPIRE SE SERVE IL MEDICO

I capelli che cadono sono un sintomo che mette subito in allarme. In realtà, quando il numero di quelli che trovi fra i denti del pettine o sul cuscino è contenuto (entro 50 al giorno), il problema è destinato a risolversi da solo, perché è legato al normale ricambio cui è soggetta la capigliatura.

Per esserne certa, effettua un’ulteriore prova: afferra tra pollice e indice una ciocca di circa 30 capelli e tirala verso l’alto, in modo da esercitare una trazione sul cuoio capelluto.

Se tra le dita te ne rimangono meno di 5, la situazione è sotto controllo. Se invece sono di più, la tua caduta merita l’accertamento dello specialista: una visita e un eventuale tricogramma (esame del capello al microscopio) saranno sufficienti per fare la diagnosi e capire se si tratta di calvizie.

Articolo pubblicato sul n.48 di Starbene in edicola dal 15/11/2016

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