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Come difendere i capelli d’estate: le risposte ai dubbi più comuni

Sai tutto su come difendere le chiome in vacanza? Qui trovi le risposte ai dieci dubbi più comuni

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Vacanze e capelli. «Un rapporto complicato anche se, con le dovute precauzioni, il sole può mettere in luce tutto lo splendore della chioma», chiarisce la dottoressa Elisabetta Sorbellini, specialista in dermatologia ed esperta di tricologia, membro dell’Ihrf (International Hair Research Foundation). «10 minuti al giorno di luce solare assicurano una quantità di vitamina D sufficiente per mantenere la capigliatura in salute».

Ma proprio come la pelle, anche i capelli vanno esposti ai raggi con un’adeguata protezione, da scegliere tenendo conto delle caratteristiche individuali e delle esigenze specifiche. Secondo una ricerca condotta da Kérastase su 2400 consumatrici, le donne cercano un prodotto efficace, ma sognano anche texture pratiche e piacevoli.

Ma scegliere il cosmetico giusto per la spiaggia non basta: ecco le risposte degli esperti a tutti i dubbi sulla corretta manutenzione dei capelli in estate.


1. Ho i capelli molto lunghi: devo spuntarli prima di partire?

«È consigliabile, anche se non indispensabile», risponde Elisabetta Sorbellini. «Ai danni causati dai trattamenti chimici o dall’uso di piastre e phon, in estate si aggiungono quelli favoriti da raggi Uv, vento forte, salsedine e cloro, che alterano la cheratina, aumentando la distanza tra le cuticole e portando all’aumento della porosità e alla per dita di luminosità. I capelli tendono ad annodarsi e a formare doppie punte, segno irreparabile che la cuticola è stata danneggiata. Spuntarli può limitare i danni».


2. È utile assumere degli integratori?

«Io li consiglio. Esistono prodotti per rinforzare la cheratina e ridurre i danni solari: contengono un mix di amminoacidi come taurina, ornitina e triptofano e antiossidanti di ultima generazione come gli estratti di Ganoderma Lucidum, bacche di goji e moringa. Vanno assunti per almeno tre mesi», spiega la dottoressa Sorbellini.


3. Come posso evitare l’effetto “paglia” in spiaggia?

I capelli secchi hanno una ridotta capacità di assorbire acqua dall’ambiente e un minor contenuto di fattori naturali di idratazione e lipidi: ecco perché è facile che diventino ruvidi, aridi e stopposi, caratteristiche che vento e sale peggiorano.

«Proteggi la chioma con un olio specifico ad azione condizionante e idratante», consiglia Alessio Turini, hairstylist e teacher Evos Parrucchieri. «Deve contenere filtri solari completi e oli e burri vegetali (cocco, carota, cacao) a effetto barriera, per prevenire l’azione disseccante di sole, vento e salsedine. Dopo ogni bagno risciacqua la testa con acqua dolce e riapplica l’olio, distribuendolo sulle lunghezze».


4. È vero che non è necessario proteggere i capelli corti?

«No. I raggi Uv causano danni soprattutto a livello del cuoio capelluto, non soltanto ai fusti», risponde la dermatologa. «Sono i bulbi a soffrire, pertanto è necessaria una protezione adeguata al grado di insolazione del luogo in cui ci si espone. Usa spray specifici ad alta protezione (Spf30-50)», spiega l’esperta.


5. Sono fresca di tinta: il colore al sole sbiadirà?

Un eccesso di esposizione e di salsedine causa una foto-degradazione della tinta, con conseguenti schiaritura e sbiadimento.

«In spiaggia, usa uno schermo solare specifico e tieni i capelli raccolti in uno chignon, in modo che i raggi colpiscano direttamente le lunghezze», consiglia l’hair stylist di Evos. «Alla sera, ogni due o tre lavaggi, al posto del balsamo usa un gel intensificatore della tua nuance. Si applica come una maschera, si lascia in posa due minuti e si sciacqua».


6. L’olio solare è adatto anche ai capelli sottili?

Sì, perché le nuove texture sono leggere e dry touch, senza l’effetto “piombo” che compare in chi ha i capelli molto fini.

«Le chiome sottili appaiono generalmente piatte e pesanti. Sensibili all’elettricità statica e all’azione di sole e vento, si aggrovigliano, sono difficili da districare, con frequenti doppie punte», spiega la dottoressa Sorbellini. Per proteggerle usa l’olio prima di ogni bagno, come pellicola protettiva, ma anche dopo, sui capelli bagnati o asciutti. In alternativa puoi scegliere un fluido o una crema idratante, uno spray districante al sale, che regala look scompigliati, o un gel a effetto bagnato, per capigliature corte.


7. Perché l’effetto crespo peggiora in estate?

Perché l’azione combinata del sole e dell’acqua salata cambia la disposizione delle cariche elettriche sul fusto, rendendo i capelli meno pettinabili e facili alle rotture.

«Fai un trattamento disciplinante in salone all’inizio della stagione», consiglia Marco Migliorelli, global artistic director di Jean Paul Myné. «Consiste nell’applicazione di uno shampoo specifico a base di sostanze organiche che si legano alla struttura cheratinica dei capelli rigenerandoli in profondità: va lasciato in posa 20-30 minuti e poi combinato all’azione termica della piastra. Previene l’aspetto crespo per tutta l’estate (fino a 3 mesi)».

Sotto il sole usa una protezione specifica, districa i capelli solo da bagnati, usando un pettine a denti larghi o una spazzola ad hoc. Approfitta del caldo per farli asciugare al naturale, poi non pettinarli più fino al lavaggio successivo, ma sistemali solo con le mani.


8. È vero che sole e caldo sono nemici dei capelli grassi?

«Il caldo sì, perché l’aumento della temperatura della testa favorisce l’iperproduzione di sebo e l’irritazione del cuoio capelluto», chiarisce la dermatologa. «Per quanto riguarda il sole, i raggi Uv esercitano un controllo sulla produzione del grasso, riducendo la dimensione delle ghiandole sebacee. Tuttavia un’esposizione troppo prolungata può dare un effetto “rebound”: i raggi Uv e gli infrarossi, aumentando la temperatura, danneggiano il Dna cellulare. Per ovviare al problema bisogna proteggersi con filtri Uv elevati, da riapplicare spesso».


9. Dopo la spiaggia, quale shampoo è meglio usare?

L’ideale è una formula studiata appositamente per lavare via con delicatezza ogni residuo di salsedine, cloro e olio solare, rispettando il capello grazie a formule nutrienti e riparatrici, come cera di ylang ylang, olio di jojoba e pantenolo, abbinate ad attivi lenitivi e rinfrescanti, come l’estratto di aloe vera.

«Fondamentale uno shampoo specifico se si hanno i capelli colorati», sottolinea Marco Migliorelli, «a base di attivi come olio essenziale di vetiver e vitamina E, che preservano la brillantezza del colore, estratti di semi di girasole e ceramidi, che proteggono dallo sbiadimento. Dopo il conditioner, prima di asciugare i capelli, usa uno spray senza risciacquo a base di ceramidi e oli ricchi di acidi grassi».


10. Devo applicare la maschera tutte le sere?

«Non è necessario», risponde Luigi Cucco, hair stylist milanese. «Basta una o due volte alla settimana, a seconda del tipo di capelli, raccogliendoli in uno chignon e lasciando in posa tutta la notte. Al mattino saranno soffici e idratati, pronti a ricevere un’altra dose di sole».


Idee smart per un look da spiaggia

Imbattibili per eleganza e praticità, trecce e chignon sono dei must sulle spiagge, anche in versione rivisitata, come spiega Luigi Cucco, hair stylist.

↘ Quest’anno piacciono le boxer braids: pettina bene i capelli, separali al centro con un pettine e dividi la chioma in due sezioni. Dividi la prima sezione in tre ciocche, partendo dalla fronte, e fai una treccia “alla francese”, cioè aggiungendo sempre più capelli alle ciocche. Fissa la treccia all’estremità con un elastico. Procedi con l’altra metà del capo, assicurandoti che la distanza tra l’orecchio e il centro sia la stessa su entrambi i lati.

↘ Lo chignon invece deve sembrare “improvvisato”. Fai una coda di cavallo alta lasciandola morbida, spettinala cotonandola con una spazzola, avvolgila facendola girare attorno alla base. Fissala con forcine o fermagli, senza precisione, per un effetto “morbido”. Il tocco finale: sfila qualche ciocca dalla fronte o dallo chignon.

↘ Altre idee? Chic lo chignon intrecciato con un foulard. Per capelli mossi “al naturale” invece fai una coda alta con treccia e appuntala sulla testa: a fine giornata i capelli risulteranno ondulati. Per non annodare le chiome fai una treccia rovesciata, con la testa capovolta, che parte dalla nuca e risale verso il centro della testa.

↘ «Dopo aver raccolto i capelli non dimenticare di applicare una protezione sulla cute scoperta, che rischia maggiormente di scottarsi», conclude l’esperto.


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Articolo pubblicato sul n. 30 di Starbene in edicola dal 10/7/2018

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