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Medicina estetica: come agisce il filler superidratante

Chiamato skinsaver, è un prodotto a base di acido ialuronico e glicerolo, sostanza che fa trattenere acqua alla pelle. Regala luminosità al viso, cancellando le rughette

Foto: iStock



In medicina estetica si sta affermando sempre più lo skinsaver. Di che cosa si tratta? Non è un rivitalizzante (non contiene vitamine né enzimi) e nemmeno un booster (non si limita a stimolare i fibroblasti a produrre nuovo collagene).

«È un nuovo filler a base di acido ialuronico leggermente crosslinkato (ovvero trattato per avere maggiore durata nel tempo) combinato con glicerolo, una sostanza in grado di trattenere l’acqua e assicurare superidratazione alla pelle, ma anche di conferire una certa viscosità al filler, garantendo così una sua distribuzione omogenea nei tessuti», spiega Alberto Rossi Todde, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica a Milano e Rimini.

«Non solo, il glicerolo rallenta la degradazione dell’acido ialuronico, prolungandone così l’effetto». Vediamo allora i diversi protocolli di utilizzo, in base all’età, dello skinsaver.


A partire dai 25 anni: elimina le lievi imperfezioni

Sempre più spesso anche le donne giovani chiedono al medico estetico trattamenti per avere (e mantenere nel tempo) una pelle al top, che però non sembri artefatta. Lo scopo non è solo prevenire l’invecchiamento, ma anche migliorare tante piccole imperfezioni.

«A partire dai 25 anni, ci sono aree che possono apparire “asciutte”, quasi stropicciate: una di queste è la zona della palpebra inferiore, che, a causa di una scarsa idratazione, può essere caratterizzata da micropieghe cutanee. Un’altra zona a rischio, specie nelle fumatrici, è il labbro superiore, che rischia di apparire “arricciato”», illustra lo specialista.

«Altri problemi possono essere una grana della pelle non uniforme, un colorito spento o al contrario caratterizzato da rossore».

In tutti questi casi, il medico inizia la seduta disegnando sul viso una mappa di una decina di punti, distanziati tra loro di circa un centimetro. Inietta poi il prodotto nei punti prescelti con una siringa dotata di ago sottilissimo (cosa resa possibile dall’estrema fluidità del filler), così da colmare le rughe leggere e allo stesso tempo regalare luminosità alla pelle, il cosiddetto “effetto glowing”. Così la pelle non ha bisogno di filtri e app dello smartphone per apparire splendente.


Dopo i 40 anni: è un’ottima alternativa al botulino

Per chi è tra i 40 e i 50 anni, l’obiettivo dello skinsaver, oltre all’effetto glow e alla prevenzione, è la riparazione dei danni prodotti dal fotoinvecchiamento, soprattutto nella zona del contorno labbra, del contorno occhi, delle rughe glabellari (dalla radice del naso verso la fronte).

«Per occhi e fronte può costituire una valida alternativa alla tossina botulinica, garantendo una maggior durata dei risultati», sottolinea il dottor Rossi Todde. «La sua estrema fluidità lo rende adatto anche a colmare il solco lacrimale, zona di solito molto delicata da trattare».

Il protocollo prevede che il medico disegni sul viso una ventina di punti a mezzo centimetro circa di distanza tra loro e inietti poi lo skinsaver con il particolare ago sottilissimo. I trattamenti sono personalizzati: indicativamente, per le pelli più mature si utilizza una siringa di filler per ogni lato del viso, per le pelli più giovani una siringa in tutto. Anche la profondità di iniezione è variabile: da un millimetro (derma superficiale) a sei millimetri (derma medio-profondo).



Da sapere

La particolare fluidità di questo filler rende il trattamento indolore, per cui il prodotto non contiene lidocaina, perché non c’è bisogno di un’azione anestetica. Dopo la seduta, il volto non presenta particolari arrossamenti, ci si può truccare subito e uscire. I risultati sono visibili immediatamente, migliorano a pochi giorni dalla seduta, e poi si consolidano nel tempo, mantenendosi per 6-8 mesi: migliora l’idratazione, la texture e la qualità della pelle.

«Per potenziare il risultato a lungo termine, si consiglia un ciclo di sedute, non un trattamento una tantum: quindi, per la prima volta, 3 appuntamenti successivi, a un mese di distanza, poi una sessione ogni 6-8 mesi», spiega lo specialista.

Il trattamento costa circa 200-300 € a seduta ed è indicato anche per gli uomini.




Anche per le cicatrici

Il filler superidratante è indicato anche in caso di cicatrici acneiche o causate dalla varicella.

«Le ammorbidisce e, se introflesse, le riempie e le riporta a livello cutaneo. I risultati sono migliori se le cicatrici sono “fresche”, ma il filler è efficace anche se i segni sono di vecchia data. Il medico utilizza una tecnica particolare, con strumenti appositi», precisa il dottor Rossi Todde.


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Articolo pubblicato sul n. 47 di Starbene in edicola dal 5 novembre 2019


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