Consigli antispreco: quando mangiare il cibo scaduto

Per legge tutti gli alimenti devono riportare la data entro cui vanno mangiati. Ma in molti casi il cibo scaduto da giorni o settimane si può mangiare senza rischi e sprechi alimentari



a cura di Monica Coviello


YOGURT: TRE O QUATTRO GIORNI DOPO LA DATA

È un alimento deperibile, ma se conservato con la confezione integra in frigo, si può mangiare anche 3 o 4 giorni dopo la scadenza. Buttalo via se hai aperto la confezione. Il numero dei microrganismi vivi che contiene si riduce progressivamente. Inoltre si può sviluppare uno strato di muffa e si rischia un’infezione intestinale.


Fai la tua domanda ai nostri esperti

TONNO: 60 GIORNI DOPO LA SCADENZA

Si conserva a lungo e, anche se consumato un paio di mesi dopo la data indicata, non dà problemi. A patto che la confezione risulti assolutamente integra. Buttalo via se il gusto e la consistenza risultano modificati: è segno che i grassi hanno iniziato a irrancidire. Oppure se la confezione presenta gonfiori o ruggine. In questo caso potrebbero svilupparsi microrganismi potenzialmente pericolosi per la salute.

ACQUA MINERALE: 2 O 3 SETTIMANE

L’acqua non è una bevanda a grande rischio igienico: se conservata al fresco, può essere consumata anche 2 o 3 settimane dopo la scadenza. Buttala via se ha un sapore alterato (può succedere con le bottiglie di plastica). Se conservata male (per esempio non ben chiusa) può sviluppare una certa carica microbica.

PESCE SURGELATO: 14 GIORNI

Mantenuto a -18 °C può durare anche 2 settimane oltre la data indicata. Buttalo via se la temperatura del freezer è più alta oppure hai interrotto la catena del freddo. I microrganismi possono riprendere a svilupparsi, tanto più velocemente quanto più alta è la temperatura di conservazione. Il rischio èquello di una tossinfezione.

PASTA FRESCA: 7 GIORNI

La pasta fresca di produzione industriale può essere consumata al massimo nella settimana successiva alla data di scadenza (la secca invece si può consumare anche 1 o 2 mesi dopo la data limite). Buttala via se tende a seccare o ha un odore alterato. Anche se non è un prodotto ad altissimo rischio igienico, perde gusto

FARINA: 60 GIORNI

Se conservata in un luogo fresco e asciutto può durare 1 o 2 mesi oltre la scadenza.
Buttala via se l’hai conservata male: il pericolo maggiore è lo sviluppo di muffe. Cambia il gusto della farina e si possono sviluppare micotossine. Col passare del tempo aumenta il rischio di parassiti.

LATTE: 1 O 2 GIORNI

Il latte fresco, se conservato a 4 °C, può durare anche uno o due giorni dopo la data di scadenza, a patto di valutarne bene le caratteristiche di gusto prima di consumarlo. Buttalo via se è diventato acido o presenta grumi: può dare problemi gastrointestinali.


BURRO: 7 GIORNI

In frigorifero e coperto può durare anche una settimana oltre la data di scadenza.
Buttalo via se ha odore e sapore disgustosi, segno Che il prodotto è irrancidito.

BISCOTTI: DUE O TRE SETTIMANE

Puoi consumarli anche dopo 2 o 3 settimane dal termine di conservazione.
Buttali via se hanno perso freschezza, risultano meno friabili (segno che hanno assorbito umidità) o hanno assunto un sapore di stantio.

Leggi anche

Spreco alimentare: ora una legge per combatterlo

Sprechi alimentari: così li eviti

Infezioni alimentari: come prevenirle

Cucina anti-spreco: le ricette con gli avanzi