Cioccolato: il dolce amico degli sportivi

Come dimostrato da uno studio inglese, il cioccolato fondente consente di aumentare il livello della prestazione sportiva



Il cioccolato fondente, già largamente apprezzato per i suoi effetti positivi sulla salute cardiovascolare, contribuisce a migliorare la qualità della prestazione sportiva, così come dimostrato da uno studio condotto presso la Kingston University di Londra.

I ricercatori infatti hanno scoperto come il cioccolato fondente offra vantaggi simili al succo di barbabietola, un alimento assunto regolarmente dagli atleti di alto livello in quanto particolarmente ricco di nitrati, ovvero di una sostanza che consente di mantenere un’alta intensità per un maggior lasso di tempo poiché in grado di dilatare i vasi sanguigni e ridurre il consumo di ossigeno.


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Dal momento che il cioccolato fondente contiene una sostanza chiamata epicatechina, che causa nel corpo effetti analoghi ai nitrati, i ricercatori inglesi hanno cercato di capire se anche il cioccolato possa essere considerato un super-alimento per gli sportivi.

Lo studio ha quindi coinvolto nove ciclisti amatoriali: a parte del gruppo è stato chiesto di sostituire uno dei normali spuntini quotidiani con 40 grammi di cioccolato fondente, mentre all’altra parte di sostituirlo con 40 grammi di cioccolato bianco.

Gli effetti derivati dal consumo quotidiano di cioccolato sono stati poi registrati nel corso di una serie di test che hanno consentito di misurare parametri come la frequenza cardiaca ed i livelli di consumo di ossigeno sia durante una sessione di esercizio ad intensità moderata sia in prove a tempo.

I risultati dello studio, pubblicato sul Journal of International Society of Sport Nutrition, hanno evidenziato come, dopo aver mangiato cioccolato fondente, i ciclisti non solo abbiano utilizzato meno ossigeno durante le pedalate a ritmo moderato, ma abbiano anche coperto una maggior distanza nelle prove a tempo.

«Sia il cioccolato fondente che il succo di barbabietola sono alimenti conosciuti per aumentare l'ossido nitrico, che è probabilmente il meccanismo celato dietro a questi risultati – commenta Rishikesh Kamlesh Patel, autore principale dello studio – Abbiamo conferma dalla nostra ricerca che il cioccolato fondente consenta effettivamente agli atleti di esercitarsi più a lungo, un fattore che potrebbe portare questo alimento ad essere inserito di diritto nella dieta di chi pratica sport».

Il prossimo passo è capire se l’aumento della prestazione sportiva costituisca un effetto a breve termine (ovvero, si consuma una barretta di cioccolato e si beneficia immediatamente degli effetti) oppure se sia necessaria un’assunzione continuativa, un’opzione quest’ultima che sembrerebbe più realistica.

«Stiamo inoltre studiando quali siano i livelli ottimali di epicatechina, dal momento che c'è molta discordanza tra le quantità contenute nelle barrette in commercio – aggiunge il dottor Patel – Una volta trovata la dose ottimale di epicatechina e la modalità di assunzione più efficace, potremo confrontare gli effetti del cioccolato con quelli del succo di barbabietola, ed infine testare l'influenza derivata dal consumo incrociato di entrambi gli alimenti».

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