Come mantenere giovane il cervello: i 4 trucchi vincenti

Più attenzioni verso noi stessi. È questo il segreto per mantenere giovane il cervello e tenere alla larga malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e le demenze in generale. Qui trovi i 4 trucchi giusti per mantenere la mente vigile, attenta e allenata




di Cinzia Testa


Invecchiare mantenendo la mente lucida è possibile. Il segreto è volersi bene e prendersi cura di se stessi nel modo giusto. «Fior di studi dimostrano che troppo stress, assenza di pause piacevoli, sedentarietà, possono alterare l’attività dei neuroni, cioè di quelle cellule che permettono alla mente di “funzionare” bene», spiega Antonio Guaita, direttore della Fondazione Golgi Cenci per la ricerca sull’invecchiamento cerebrale di Abbiategrasso, Milano. «E provocare un irrigidimento dell’ippocampo, vale a dire della zona del cervello che svolge un ruolo importante nell’apprendimento e nella memoria».


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GESTISCI LO STRESS

Impegnarsi per riuscire a frenare i ritmi intensi rappresenta un guadagno non indifferente per la nostra mente. Quando siamo sotto pressione, infatti, l’organismo aumenta la produzione di cortisolo, cioè della sostanza che aiuta a rimanere su di tono. E quando ci rilassiamo, quest’ormone scende di livello. I guai cominciano quando si è perennemente sotto stress. Perché il cortisolo rimane sempre a livelli elevati. E a lungo andare irrigidisce la struttura dell’ippocampo, con ripercussioni sulla memoria.

La soluzione? Per esempio, praticare tutti i giorni con costanza cinque minuti di meditazione. Oppure 15 di yoga. In entrambi i casi è come permettere alla mente di fare una doccia rigenerativa, che migliora l’elasticità dell’ippocampo e la capacità di ragionamento.

MESCOLA GLI SPORT

Scegli un’attività fisica che ti piace, meglio ancora se ne mixi insieme più di una: l’importante è che tutto questo diventi un momento piacevole della tua giornata. E non abbandonare più la nuova abitudine. Una ricerca pubblicata sul Journal of internal medicine ha provato che l’esercizio fisico è in grado di ridurre il declino cognitivo di oltre un terzo.

Per esempio, cammina di buon passo per 30 minuti ogni giorno e iscriviti a un corso di ballo una sera alla settimana.

DIVERTITI

L’effetto protettivo del movimento è potenziato dall’associazione con attività cognitive e di svago. E non solo. «C’è un evidente effetto protettivo della cultura rispetto allo sviluppo della demenza», aggiunge il professor Guaita. «È quello che viene chiamato “teoria della riserva cerebrale”. Se quindi la demenza è una sorta di “furto” del nostro patrimonio mentale, quanto più questo è grande, tanto più sarà capace di sopportare le perdite iniziali legate all’azione della malattia».

Cosa puoi fare allora? Scegli giochi da tavolo e parole incrociate, sono i classici che vanno bene a tutte le età: mantengono vivace la memoria e la capacità di apprendimento. E se sei una tablet addicted puoi scaricare app con giochi che richiedono abilità e prontezza di riflessi. Ma non basta. Cerca nella tua città le associazioni che organizzano gite in città e fuori porta. Oppure iscriviti a un coro. L’obiettivo è fare qualcosa insieme agli altri, una vera e propria “palestra” per le cellule neuronali.

SEGUI LA DIETA MIGLIORE DEL MONDO

«Molti studi interessanti sulla dieta mediterranea confermano che questo tipo di alimentazione aiuta a diminuire il rischio di demenza.

Il merito è della food energy, vale a dire dell’effetto sinergico di una serie di cibi. Che tutti insieme migliorano l’irrorazione del sangue a livello cerebrale».

Le basi dell’alimentazione salva-cervello? Frutta e verdura di stagione a ogni pasto, pesce almeno tre volte alla settimana, più legumi e per contro meno carne. «In questo modo è anche più facile tenere sotto controllo il rischio di diabete e di obesità», conclude il dottor Guaita.

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