Artrosi: le cure naturali

Alghe, argilla, fieno e sali possono alleviare efficacemente i dolori lombari e cervicali. Ecco come usarli



Stanca dei soliti antinfiammatori che lì per lì attenuano il dolore ma non risolvono il problema alla radice? Se soffri di artrosi (l’usura e la degenerazione delle cartilagini articolari dovuta alla continua frizione dei capi ossei), prova a combattere tensioni e rigidità con un pool di rimedi naturali.

Argilla, oli essenziali, fango d’alghe e fieno sono pronti ad alleggerire la famigerata artrosi cervicale o lombare, tipica di chi passa tante ore davanti al computer. Per saperne di più, leggi qui di seguito. 

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1 IL “LIMI” D'ALGHE TOSCANE

Vicino a Castagneto Carducci (LI), in una laguna di cinque ettari, si è sviluppato un particolare ecosistema. Macroalghe e piante marine vengono raccolte e fatte essiccare al sole, per poi essere polverizzate e diventare protagoniste di trattamenti contro artrosi, lussazioni e postumi di interventi ortopedici. Stessa cosa per il limi, un mix autoctono di sabbia, microalghe ed elementi marini, che viene spalmato a mo’ di impacco sulla parte dolente.

«La polvere d’alghe viene addizionata all’idromassaggio terapeutico (35 €), mentre il limi viene applicato caldo (40 °C) a camicia, cioè in uno strato sottile ricoperto da una velina di plastica per favorire la vasodilatazione e la penetrazione dei principi attivi», spiega la dottoressa Michela Giovannetti, direttore sanitario della Tombolo Talasso Spa di Castagneto Carducci, aperta anche ai pazienti esterni.


>Elimina l’infiammazione - «L’impacco caldo di limi, che può essere di 25 minuti (50 €) o di 45 minuti (65 €), apporta un’elevatissima concentrazione di ioni», precisa Giovannetti. «Tra questi, spiccano lo iodio, che elimina i cataboliti dell’infiammazione e attiva i processi riparativi, lo zolfo che toglie l’edema e disinfiamma, e numerosi oligoelementi che aiutano la rigenerazione delle cartilagini».

2 L'OLIO FOSSILE

L’olio fossile è estratto dalla miniera di scisto bituminoso del Karwendel, situata sull’Achensee, il grande lago del Tirolo Austriaco. Scoperto nel 1902 da Martin Albrecht, il scisto viene utilizzato dai contadini da oltre un secolo per combattere i dolori articolari.

«Dal bitume, distillato a basse temperature, viene ricavato un olio molto denso, dal colore nero e dal forte odore di zolfo,  minerale prezioso per ridurre l’infiammazione e “sciogliere” le articolazioni bloccate», spiega ladottoressa Hu Ji, responsabile medicina tradizionale cinese del Posthotel Achenkirch.

>Abbina gli impacchi di fango - «Oltre al forte potere disintossicante, fare un bagno caldo di 20 minuti nell’olio fossile migliora la sintomatologia dolorosa, specie se viene abbinato a degli impacchi con un fango, sempre a base di olio fossile. 

Presso il Posthotel Achenkirck gli impacchi costano 26 € l’uno, ma puoi acquistare olio e fango fossili (e usarli a casa tua) anche on line sul sito: www.steinoel.at oppure inviare una mail a [email protected].

3 L'ARGILLA E I SALI EPSOM 

L’argilla verde ventilata è un antinfiammatorio naturale grazie all’apporto di silicio, argento, oro, magnesio, calcio, manganese e altri preziosi oligoelementi.

«Contro l’artrosi cervicale o lombare consiglio gli impacchi di argilla calda (40 °C o più, se si sopportano), da applicare in abbondante strato dopo aver riscaldato la parte con un termoforo o una boule dell’acqua calda in modo da decontrarre la muscolatura paravertebrale», spiega il dottor Willi Rovati, specialista in anestesia e rianimazione con indirizzo terapia del dolore, attivo a Bormio e presso il CentroMeid (Medicina integrata donna) di Milano. 

«Si stemperano 2 cucchiai di argilla in un bicchiere d’acqua, si mescola fino a formare un composto cremoso e si riscalda in un pentolino. L’impacco va rimosso solo quando l’argilla è completamente essicata e la pelle comincia a “tirare”. Per ginocchia, gomiti e caviglie, invece, viene fatto un impacco freddo, utile a eliminare eventuali gonfiori e a sfiammare tendini e legamenti».

 >Il trucco in più - Dopo l’impacco, è bene fare un bagno caldo versando nell’acqua una manciata di sali di Epsom (noti anche come “sali inglesi”). Ad alta concentrazione di solfato di magnesio, rilassano la muscolatura e depurano l’organismo, favorendo lo smaltimento di acido lattico e di quelli urici. Si acquistano in farmacia, erboristeria o on line.

4 GLI OLI ESSENZIALI

Nell’armadietto dei medicinali di chi soffre di artrosi non dovrebbero mancare le boccettine di oli essenziali. «Non vanno usati puri, ma miscelati con un latte detergente a pH leggermente alcalino (compreso tra 6 e 7) per compensare l’acidità degli oli.

Oppuri addizionati a olio di iperico, un vettore che consente alle essenze di venire subito assorbite dalla pelle e immesse nel microcircolo», dice Rosa Granzotto, specializzata in aromaterapia in Francia e insegnante di questa materia a Solferino (Mantova).

«In caso di attacco acuto, per attenuare il dolore, si mescolano 4 gocce di olio essenziale di lavanda vera bio e 4 gocce di olio essenziale di camonilla romana bio a 50 ml di latte detergente o olio di iperico. Quindi, si applicano sulla cute senza massaggiare, tutti i giorni per un mese». 

>La cura di mantenimento - Il secondo mese, si miscelano a 50 ml di latte o olio di iperico 4 gocce di olio essenziale di maggiorana bio a 4 gocce di olio essenziale di rosmarino bio. Si spalma tutti i giorni per favorire il recupero funziona e dell’articolazione.

5 IL FIENO E LO ZENZERO

I migliori amici di chi soffre di artrosi sono i bagni di fieno, un mix di erbe alpine e di fiori naturalmente essicati al sole, raccolti sulle valli delle Dolomiti tra i 1500 e i 2000 metri di altitudine», spiega Alexander Kirchler, naturopata e iridologo presso l’hotel Mirabell di Valdaora (Bolzano).

«L’arnica, l’ortica e il cardomariano stimolano il fegato e i reni a depurare l’organismo, eliminano acido lattico e acidi urici liberati dall’infiammazione e tolgono il dolore, con un effetto immediato.

Con il sistema soft-pack, il fieno scaldato a 45 °C ricopre tutto il corpo adagiato in una specie di culla, mentre da sotto l’acqua calda (che non viene a contatto con la pelle) sprigiona vapori che esaltano gli oli eterici».

>A casa tua - Puoi riprodurre questa piacevole terapia acquistando in erboristeria dei cuscini imbottiti di fiori di fieno. Riscaldali e applicali sulla cervicale o sulla schiena  «Utile è anche l’impacco di zenzero», prosegue Kirchler. 

«Si taglia la radice a fettine sottili, si riscalda in forno a 50 °C e si applica su gomiti, ginocchia o caviglie dolenti, con sopra un cuscinetto pieno di noccioli di ciliegia per mantenere il calore costante. Gli oli essenziali di zenzero drenano i liquidi e alleviano il malessere».

Articolo pubblicato su Starbene n. 39 in edicola dal 13/09/2016

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